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Tobi
10
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10
[
1] Ogni
giorno
intanto
Tobi
contava
le
giornate
, quante erano
necessarie
all'
andata
e quante al
ritorno
. Quando poi i
giorni
furono al
termine
e il
figlio
non
era
ancora
tornato
,
[
2]
pensò
: "Forse sarà
stato
trattenuto
là
? O sarà
morto
Gabael
e nessuno gli
darà
il
denaro
?".
[
3]
Cominciò
così a
rattristarsi
.
[
4] La
moglie
Anna
diceva
: "Mio
figlio
è
perito
e non è più tra i
vivi
, perché troppo è il
ritardo
".
[
5] E
cominciò
a
piangere
e a
lamentarsi
sul proprio
figlio
dicendo
: "
Ahimè
,
figlio
, perché ho
lasciato
partire
te che eri la
luce
dei miei
occhi
!".
[
6] Le
rispondeva
Tobi
: "
Taci
, non stare in
pensiero
,
sorella
; egli sta
bene
. Certo li
trattiene
là
qualche
fatto
imprevisto
. Del
resto
l'
uomo
che lo
accompagnava
è
sicuro
ed è uno dei nostri
fratelli
. Non
affliggerti
per lui,
sorella
; tra poco sarà qui".
[
7] Ma essa
replicava
: "
Lasciami
stare e non
ingannarmi
! Mio
figlio
è
perito
". E subito
usciva
e
osservava
la
strada
per la quale
era
partito
il
figlio
; così faceva ogni
giorno
senza
lasciarsi
persuadere
da nessuno. Quando il
sole
era
tramontato
,
rientrava
a
piangere
e a
lamentarsi
per tutta la
notte
e non
prendeva
sonno
.
[
8]
Compiutisi
i
quattordici
giorni
delle
feste
nuziali
, che
Raguele
con
giuramento
aveva
stabilito
di fare per la propria
figlia
,
Tobia
andò
da lui e gli
disse
: "
Lasciami
partire
. Sono certo che mio
padre
e mia
madre
non hanno più
speranza
di
rivedermi
. Ti
prego
dunque, o
padre
, di
volermi
congedare
: possa così
tornare
da mio
padre
. già ti ho
spiegato
in quale
condizione
l'ho
lasciato
".
[
9]
Rispose
Raguele
a
Tobia
: "
Resta
figlio
,
resta
con me.
Manderò
messaggeri
a tuo
padre
Tobi
, perché lo
informino
sul tuo
conto
". Ma quegli
disse
: "No, ti
prego
di
lasciarmi
andare
da mio
padre
".
[
10] Allora
Raguele
,
alzatosi
,
consegnò
a
Tobia
la
sposa
Sara
con
metà
dei suoi
beni
,
servi
e
serve
,
buoi
e
pecore
,
asini
e
cammelli
,
vesti
,
denaro
e
masserizie
.
[
11] Li
congedò
in
buona
salute
. A lui poi
rivolse
questo
saluto
: "
Stà
sano
, o
figlio
, e
fà
buon
viaggio
! Il
Signore
del
cielo
assista
te e
Sara
tua
moglie
e possa io
vedere
i vostri
figli
prima di
morire
".
[
12] Poi
abbracciò
Sara
sua
figlia
e
disse
: "
Onora
tuo
suocero
e tua
suocera
, poiché da questo
momento
essi sono i tuoi
genitori
, come coloro che ti hanno
dato
la
vita
.
Và
in
pace
,
figlia
, e possa
sentire
buone
notizie
a tuo
riguardo
, finché sarò in
vita
". Dopo averli
salutati
, li
congedò
.
[
13] Da
parte
sua
Edna
disse
a
Tobia
: "
Figlio
e
fratello
carissimo
, il
Signore
ti
riconduca
a
casa
e possa io
vedere
i
figli
tuoi e di
Sara
mia
figlia
prima di
morire
, per
gioire
davanti al
Signore
. Ti
affido
mia
figlia
in
custodia
. Non farla
soffrire
in nessun
giorno
della tua
vita
.
Figlio
,
và
in
pace
. D'
ora
in avanti io sono tua
madre
e
Sara
è tua
sorella
. Possiamo tutti
insieme
avere
buona
fortuna
per tutti i
giorni
della nostra
vita
". Li
baciò
tutti e due e li
congedò
in
buona
salute
.
[
14] Allora
Tobia
partì
da
Raguele
in
buona
salute
e
lieto
,
benedicendo
il
Signore
del
cielo
e della
terra
, il
re
dell'
universo
, perché aveva
dato
buon
esito
al suo
viaggio
.
Benedisse
Raguele
ed
Edna
sua
moglie
con quest'
augurio
: "Possa io avere la
fortuna
di
onorarvi
tutti i
giorni
della vostra
vita
".
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