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Bibbia CEI


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3


[1] Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita,

[2] e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo.

[3] Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: "Mettiti nel mezzo!".

[4] Poi domandò loro: "È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?".

[5] Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: "Stendi la mano!". La stese e la sua mano fu risanata.

[6] E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

[7] Gesù intanto si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea.

[8] Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui.

[9] Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.

[10] Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.

[11] Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: "Tu sei il Figlio di Dio!".

[12] Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.

[13] Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui.

[14] Ne costituì Dodici che stessero con lui

[15] e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.

[16] Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro;

[17] poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono;

[18] e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo

[19] e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

[20] Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.

[21] Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: "È fuori di sé".

[22] Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: "Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni".

[23] Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: "Come può satana scacciare satana?

[24] Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi;

[25] se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi.

[26] Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire.

[27] Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la casa.

[28] In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno;

[29] ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna".

[30] Poiché dicevano: "È posseduto da uno spirito immondo".

[31] Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.

[32] Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: "Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano".

[33] Ma egli rispose loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?".

[34] Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli!

[35] Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre".



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