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VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
IN ECUADOR, BOLIVIA E PARAGUAY

(5-13 LUGLIO 2015)

PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO
IN OCCASIONE DELLA CONSEGNA DELLE DECORAZIONI
ALLA VERGINE DI COPACABANA, PATRONA DELLA BOLIVIA

Santa Cruz de la Sierra (Bolivia)
Venerdì, 10 luglio 2015

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La mattina di venerdì 10 luglio Papa Francesco, profondamente grato per le onorificenze che il presidente dello Stato plurinazionale di Bolivia gli ha conferito, le ha lasciate, in riconoscimento della nobiltà e della pietà del popolo boliviano, alla Vergine di Copacabana, affinché, guardandole, ella si prenda cura con grande tenerezza materna di questo amato popolo e lo custodisca con lui. Durante la messa, celebrata nella cappella della residenza privata dell’arcivescovo emerito di Santa Cruz de la Sierra, il Pontefice ha donato entrambe le onorificenze e ha pronunciato le seguenti parole.

Il Signor Presidente della Nazione, in un gesto di cordialità, ha avuto la delicatezza di offrirmi due onorificenze a nome del popolo boliviano. Ringrazio per l’affetto del popolo boliviano e ringrazio per questa finezza, questa delicatezza del Signor Presidente, e vorrei lasciare queste due onorificenze alla Patrona della Bolivia, Madre di questa nobile Nazione, affinché Ella si ricordi sempre del suo popolo e dalla Bolivia, dal suo Santuario, dove vorrei che rimanessero, si ricordi anche del Successore di Pietro e di tutta la Chiesa, e dalla Bolivia se ne prenda cura.

Il Papa ha poi recitato la seguente preghiera.

Madre del Salvatore, Madre nostra, tu, Regina di Bolivia, dall’alto del tuo Santuario a Copacabana, soddisfa le suppliche e i bisogni dei tuoi figli, specialmente dei più poveri e abbandonati, e li proteggi.

Ricevi come ossequio del cuore della Bolivia e del mio affetto filiale i simboli dell’amore e della vicinanza che — a nome del Popolo boliviano — mi ha consegnato con affetto cordiale e generoso il Signor Presidente Evo Morales Ayma, in occasione di questo Viaggio Apostolico, che ho affidato alla tua sollecita intercessione.

Ti prego affinché queste onorificenze, che lascio qui in Bolivia ai tuoi piedi, e che ricordano la nobiltà del volo del Condor nei cieli delle Ande e il commemorato sacrificio di Padre Luis Espinal, S.I., siano emblemi dell’amore perenne e della perseverante gratitudine del Popolo boliviano alla tua sollecita e forte tenerezza.

In questo momento affido al tuo cuore le mie preghiere per tutte le richieste dei tuoi figli che ho ricevuto in questi giorni: ti supplico di ascoltarle; concedi loro il tuo incoraggiamento e la tua protezione e mostra a tutta la Bolivia la tua tenerezza di donna e di Madre di Dio, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

L'Osservatore Romano, Edizione quotidiana n. 156 del 12/07/2015

 



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