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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
PER I CINQUANT'ANNI DI SACERDOZIO
DEL CARDINALE GIOVANNI CARBERRY

 

Al Nostro Venerabile Fratello
Cardinale Giovanni Carberry
Arcivescovo di San Lodovico.

Far memoria dei singolari doni di Dio e ringraziare più fervidamente il divino elargitore è piissimo dovere dell’animo grato e contemporaneamente sollievo dalle preoccupazioni quotidiane e motivo di gioia. Con l’animo pieno di gratitudine perciò ti siamo vicini, Nostro Venerabile Fratello, e ricolmi di gioia vogliamo commemorare con te mediante questa Nostra Lettera il 50° della tua ordinazione sacerdotale ormai prossimo. Infatti riteniamo che sia compito del supremo Pastore della Chiesa non solo preoccuparsi con sollecitudine paterna dei fedeli, ma onorare in modo particolare, con una maggiore attenzione, coloro che sono Nostri Fratelli, apostoli delle Chiese e gloria di Cristo (cf. 2 Cor 8, 23). Con l’amato gregge al quale ti dedichi da undici anni e con coloro che hai seguito con predilezione come maestro delle cose sacre, noi stessi ti esprimiamo la nostra gioia e invochiamo dal Signore abbondanti e ottimi doni.

Sappiamo bene quale posizione particolare tu occupi ancor oggi tra i Vescovi della tua patria come presidente delle Commissioni per la Sacra Liturgia e per l’Ecumenismo; sappiamo anche quanto ti sei adoperato per curare l’istruzione evangelica delle Chiese, per superare le difficoltà, per aiutare i diversi ordini delle comunità: sacerdoti e laici, maestri e discepoli, giovani e anziani. Hai dedicato inoltre gran parte della tua attività nella perenne formazione e aggiornamento dei sacerdoti e dei religiosi e per la comunione tra di loro e con il loro Vescovo. Sappiamo anche che hai curato corsi di educazione cristiana per laici e che l’apostolato della Chiesa ha avuto grande impulso dalla tua sollecitudine. E ci è noto che hai seguito le vocazioni con particolare attenzione, e che ti sei preoccupato in modo particolare dei collegi e dei seminari, perché le diocesi avessero i loro ministri, che attendessero alla parola di Dio e alimentassero negli uomini la vita divina con perpetua fiamma.

Grande dunque è il motivo di gioia spirituale che ti si presenta in questa occasione, gioia attinta alle fonti divine, pegno di quel grande premio che verrà dato nel Regno dei cieli ai servi buoni e fedeli. Ringraziamo perciò con te Dio, autore e perfezionatore delle nostre buone opere, e gli chiediamo che si degni di far crescere ciò che è stato seminato e irrigato.

Infine invochiamo su di te, a cui auguriamo un lungo corso di vita, l’amore della Madre di Dio, la Vergine Maria, alla quale continuamente hai affidato te e il tuo lavoro, e ti impartiamo di cuore la Benedizione Apostolica, di cui vogliamo far partecipi anche i Vescovi Ausiliari e tutti i tuoi cari.

 

IOANNES PAULUS PP. II



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