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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI MEMBRI DEL COMITATO ESECUTIVO DELLA
FEDERAZIONE CATTOLICA MONDIALE PER L’APOSTOLATO BIBLICO

Lunedì, 7 aprile 1986

 

Cari fratelli e sorelle in Cristo.

1. È un piacere ricevere i membri del Comitato esecutivo della Federazione Cattolica Mondiale per l’Apostolato Biblico. Provenienti da molti e differenti Paesi, voi e i vostri colleghi siete in grado di dare un significativo contributo alla missione evangelizzatrice della Chiesa. Aiutate la Chiesa a rispondere fedelmente al mandato del nostro Salvatore risorto: “Andate dovunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato” (Mt 28, 19-20).

2. Il Sinodo dei vescovi del 1985, confermando, celebrando e dando un impeto di freschezza agli insegnamenti del Concilio Vaticano II, diede particolare attenzione alla centralità del mondo di Dio nella vita e nella missione della Chiesa. La relazione finale del Sinodo stabilì che la costituzione dogmatica Dei Verbum è stata troppo trascurata nei vent’anni che hanno seguito il Concilio, e che meritava una più profonda considerazione e comprensione. Posso suggerire, cari amici in Cristo, che voi potete essere di speciale aiuto negli sforzi che tendono a rispondere a questa sfida.

Oltre a un’attenta rilettura della Dei Verbum, c’è anche un grande bisogno di una solida formazione dei ministri della parola di Dio, di tutti coloro che insegnano e predicano il Vangelo della salvezza. Come hanno detto i partecipanti al Sinodo, primo dovere, non solo dei vescovi ma anche dei sacerdoti e dei diaconi, per meglio dire di tutti i cristiani”.

3. Come preparare altri al lavoro di catechesi ed evangelizzazione della Chiesa? Certamente dobbiamo incominciare a trasmettere un amore reverenziale per la Parola di Dio: per il Verbo Incarnato nostro Signore Gesù Cristo, e per la parola ispirata contenuta nelle Sacre Scritture. Dobbiamo nutrire un amore fermamente radicato nella fede, che crede, con san Paolo, che la Parola di Dio “ha il potere di edificare e di concedere l’eredità con tutti i santificati” (At 20, 32).

I ministri della Parola di Dio - sacerdoti, diaconi, catechisti e altri laici - dovrebbero essere immersi nelle Scritture attraverso una lettura costante e uno studio diligente, accompagnati dalla preghiera. Per quanto possibile essi dovrebbero essere messi a conoscenza con le intuizioni della moderna scuola biblica. Si deve prestare attenzione alle forme letterarie dei vari libri biblici per determinare l’intenzione dei sacri scrittori. Ed è di maggior aiuto, in tempi cruciali, essere a conoscenza della situazione personale dello scrittore biblico, le circostanze di cultura, tempo, lingua e così via che hanno influenzato il modo di presentare il messaggio.

Al tempo stesso, un’adeguata formazione dell’apostolato biblico è attenta all’unità di tutti i libri della Bibbia e prende in considerazione la Tradizione vivente della Chiesa. In questo modo è possibile evitare lo stretto conservatorismo che distorce l’intera verità e anche resistere alla tentazione di porre la propria personale interpretazione al di sopra o persino in contrasto con l’autentica interpretazione della Parola di Dio che appartiene esclusivamente ai vescovi della Chiesa in unione con il Papa.

4. L’apostolato nel quale siete impegnati è eccitante e provocatore. Richiede duro lavoro e perseveranza. Esige studio e preghiera. In tutti i tempi, impegna personalmente perché “la parola di Dio è viva ed efficace” (Eb 4, 12). Come una spada a doppio taglio taglia la pretesa e l’inganno e prepara la strada alla conversione.

“La parola di Dio viva ed eterna” (1 Pt 1, 23) è un lavoro sia di colui che porta il messaggio che di colui che lo riceve, diffondendo su entrambe la luce della verità che dà vita. Infine la proclamazione della Parola di Dio si unisce all’Eucaristia, e nell’Eucaristia raggiunge la sua più completa ed efficace espressione. Esiste un intimo legame tra la santa liturgia e gli sforzi evangelizzatori della Chiesa. Chiunque desideri impegnarsi nell’apostolato biblico, allora, deve essere instillato di amore fervente per l’Eucaristia e per l’intera vita liturgica della Chiesa.

Vi lascio con questi pensieri e assicuro i miei più calorosi incoraggiamenti e la mia preghiera “perché la Parola del Signore si diffonda e sia glorificata” (2 Ts 3, 1).

Cristo, Parola vivente di Dio, sia la vostra gioia e la vostra forza. Colmi i vostri cuori con la sua pace.

 

© Copyright 1986 - Libreria Editrice Vaticana

 


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