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INCONTRO DI GIOVANNI PAOLO II
CON I PELLEGRINI DELLA ROMANIA

Sabato, 17 giugno 1989

 

Cari fratelli e sorelle.

Con particolare affetto e gioia vi porgo il mio saluto e vi dico il mio compiacimento per l’animo pieno di devozione, che vi ha mossi a farvi pellegrini di fede presso la Sede di Pietro.

La strada percorsa è simbolo di un cammino spirituale che incessantemente ogni credente deve compiere nella novità di vita del Redentore, per portare a tutti la verità e l’infinita carità divina.

Sono a conoscenza dei vari impegni ecclesiali, che nelle vostre comunità diocesane voi espletate con generosità, e di vero cuore vi esorto a perseverare in essi, per far crescere in voi e nelle persone che incontrate un filiale orientamento a Dio ed una pronta dedizione ai fratelli.

In tal modo la vostra collaborazione nell’edificare la Chiesa e la società sarà sempre fondata sulla pace e sulla legge di grazia, che hanno nel Cristo Signore la propria sorgente.

A questo fraterno invito unisco la mia preghiera ed il mio augurio per ciascuno di voi come per i vostri familiari e per quanti rappresentate.

Tornando in patria portate anche il mio saluto ai sacerdoti che sono al vostro servizio e, giacché provenite in prevalenza da Bucarest e da Jasi, salutate anche l’eccellentissimo monsignor Robu e monsignor Gherghel.

Tale saluto lo estendo a tutti i pastori e a tutti i fedeli della Chiesa cattolica che è in Romania. Dite loro che il Papa prega per loro e li ricorda nel suo affetto e nella sua sollecitudine.

A conforto di tutti giunga la mia benedizione apostolica.

 

© Copyright 1989 - Libreria Editrice Vaticana

 



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