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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI MILITARI DELLA MISSIONE ONU
NELLA EX JUGOSLAVIA

Giovedì, 10 marzo 1994

 

Colonnello, cari amici,

Sul cammino del vostro ritorno in Canada, vi ringrazio di aver voluto rendermi visita. Sono lieto di questa occasione che ho di salutarvi, militari del centoventesimo Reggimento corazzato canadese, voi che avete appena partecipato alla grave e delicata missione della FORPRONU in Bosnia.

Sapete quale preoccupata attenzione la Chiesa rivolge ogni giorno alla situazione in Bosnia. Per tutto ciò che può dipendere dalla Santa Sede, non risparmieremo alcuno sforzo per incoraggiare la ricerca della pace, nel rispetto delle persone, della loro vita familiare, della loro vita sociale e religiosa. Ci tengo a comunicarvi la grande stima che nutro verso i “Caschi blu” delle diverse nazioni, che contribuiscono, in condizioni molto difficili, a limitare le azioni di guerra e a riavvicinare questo sfortunato Paese alla pace desiderata da tutti i suoi abitanti.

Con lodevole perseveranza, siete stati gli agenti efficaci della solidarietà internazionale. La vostra presenza ha permesso all’aiuto umanitario di giungere a popolazioni che gli scontri e gli assedi interminabili hanno posto in condizioni di vita psicologica e materiale ai limiti di ciò che è umanamente sopportabile. Senza l’azione dei “Caschi blu”, sappiamo che la situazione sarebbe ancora più grave.

Nell’ambito di questo breve incontro, vorrei semplicemente ringraziarvi a nome di tutti coloro che voi avete assistito. Auspico che il ricordo che conserverete della vostra missione faccia di voi degli artefici di pace convinti, sempre aperti alla solidarietà, con il cuore pieno d’amore per tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle in umanità.

Affinché Dio vi aiuti lungo il vostro cammino, vi imparto di tutto cuore la mia benedizione apostolica.

 

© Copyright 1994 - Libreria Editrice Vaticana

 



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