EVANGELII GAUDIUM - page 45

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parte degli uomini e delle donne del nostro tem-
po vivono una quotidiana precarietà, con conse-
guenze funeste. Aumentano alcune patologie. Il
timore e la disperazione si impadroniscono del
cuore di numerose persone, persino nei cosiddet-
ti paesi ricchi. La gioia di vivere frequentemente
si spegne, crescono la mancanza di rispetto e la
violenza, l’inequità diventa sempre più evidente.
Bisogna lottare per vivere e, spesso, per vivere
con poca dignità. Questo cambiamento epocale
è stato causato dai balzi enormi che, per qualità,
quantità, velocità e accumulazione, si verificano
nel progresso scientifico, nelle innovazioni tec-
nologiche e nelle loro rapide applicazioni in di-
versi ambiti della natura e della vita. Siamo nell’e-
ra della conoscenza e dell’informazione, fonte di
nuove forme di un potere molto spesso anonimo.
No a un’economia dell’esclusione
53. Così come il comandamento “non uccide-
re” pone un limite chiaro per assicurare il valore
della vita umana, oggi dobbiamo dire “no a un’e-
conomia dell’esclusione e della inequità”. Questa
economia uccide. Non è possibile che non faccia
notizia il fatto che muoia assiderato un anziano
ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso
di due punti in borsa. Questo è esclusione. Non
si può più tollerare il fatto che si getti il cibo,
quando c’è gente che soffre la fame. Questo è
inequità. Oggi tutto entra nel gioco della compe-
titività e della legge del più forte, dove il potente
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