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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE ANTONIO QUARRACINO,
ARCIVESCOVO DI BUENOS AIRES

 

Al Venerato Fratello Nostro
Cardinale S. Em.za Rev.ma Antonio Quarracino
Arcivescovo di Buenos Aires
 

Con la stessa grande fiducia e stima con cui, Venerato Fratello Nostro, Le affidammo incarichi pastorali tanto importanti nella sua patria, e con la stessa ampia benevolenza con cui recentemente abbiamo ritenuto di poterLa chiamare nel numero dei Padri porporati della Chiesa di Dio, Le consegniamo oggi questa Lettera, come di mano in mano, affinché, oltre a tutte le altre testimonianze e prove dei Nostri sentimenti nei suoi riguardi, Ella abbia questo attestato speciale e chiaro della profonda gratitudine del Nostro animo.

E infatti motivo di grande consolazione e piacere per Noi ripercorrere insieme nel Nostro animo e in queste righe, gli innumerevoli meriti da Lei acquistati nello svolgimento del sacro ministero, valutare le sue molteplici iniziative, considerare le sue opere dai notevoli frutti. Ma questa occasione memorabile e la stessa eccezionale opportunità che ci spinge oggi a compiere questo gesto nei suoi confronti, procura a Noi una letizia pari a quella che proveranno in questo momento, come già prevediamo, gli altri Fratelli Vescovi e sacerdoti, fedeli compagni di vita consacrata. Parliamo, Venerato Fratello Nostro, del cinquantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, che per la grande benevolenza del Divino Pastore Le sarà possibile celebrare e commemorare quest’anno. Moltissimi insieme con Noi vorranno adeguatamente lodare i cinquant’anni della sua instancabile attività in ogni ambito dell’apostolato e in ogni campo degli studi, annoverandoLa tra gli eminenti pastori della Chiesa. Lei è stato infatti Presidente del Consiglio Episcopale dell’America Latina (C.E.L.A.M.) e questa sua attività sacerdotale ed episcopale è stata di giovamento non ad uno, ma a molti greggi e comunità ecclesiali – Mercedes, Santo Domingo, Nueve de Julio, Avellaneda, La Plata, Buenos Aires – dal momento che tutta la Chiesa cattolica d’Argentina gode degli effetti salutari della sua opera: comprendiamo perciò facilmente a quale grande coro uniamo prontamente anche la Nostra chiara voce per lodare in Lei il sacerdozio di Cristo.

Questa Nostra lode fraterna tocca inoltre il suo quotidiano lavoro di insegnamento nei seminari e nell’Università cattolica; riguarda la sua amorosa cura verso l’Azione Cattolica e le altre forme di apostolato dei laici; include soprattutto la sua sollecitudine nel formare i nuovi presbiteri nel modo più solido possibile; non tralascia la diligente promozione della vera cultura, di un umanesimo cristiano, ed in particolare della musica corale, alla quale tutti sanno quanto amore Lei porti. In tutte queste forme ed espressioni del sacro ministero Lei ha dimostrato egregie virtù sacerdotali e doti di cui può rendere adeguate grazie al Divino Dispensatore e del cui uso così pieno desideriamo render grazie a Lei, Venerato Fratello Nostro, in questa felicissima occasione.

Ci auguriamo che questo suo anniversario arrechi all’animo suo abbondante consolazione, confermi nei prossimi anni il suo fervore sacerdotale e Le conceda già in terra divine ricompense. Riceva dunque dal profondo del Nostro cuore il Nostro saluto, la Nostra Benedizione Apostolica, la conferma della Nostra stima per i suoi meriti sacerdotali, nonché la supplica di aiuti celesti, così che la comunità di Buenos Aires e la Chiesa stessa d’Argentina si allietino, grate per il dono del suo sacerdozio ed episcopato.

Dal Vaticano, 8 settembre 1995, diciassettesimo anno del Nostro Pontificato.  

IOANNES PAULUS PP. II

 

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