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PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
IN OCCASIONE DELLA PUBBLICAZIONE DEL VOLUME
«PRO FIDE ET IUSTITIA» IN ONORE DEL 70° GENETLIACO
DEL CARDINALE AGOSTINO CASAROLI

Venerdì, 7 dicembre 1984

 

Illustri signore e signori.

Sono lieto di ricevervi in occasione della vostra visita nella Città eterna, e qui in Vaticano. La vostra venuta a questo incontro col successore di Pietro è proseguimento del cammino da voi iniziato col Battesimo e che si è rafforzato grazie alla personale testimonianza di fede nella vostra vita privata, professionale e pubblica.

Il nostro tempo ha bisogno di questa testimonianza a Gesù Cristo e alla Chiesa. Come ha sottolineato il Concilio Vaticano II nella costituzione Gaudium et Spes (Gaudium et Spes, n. 91), è compito della Chiesa e dei cristiani aiutare gli uomini, “sia quelli che credono in Dio, sia quelli che esplicitamente non lo riconoscono, affinché, scoprendo più chiaramente le esigenze della loro vocazione totale, rendano il mondo più conforme all’eminente dignità dell’uomo, aspirino a una fratellanza universale e superiore, e possano rispondere, sotto l’impulso dell’amore, con uno sforzo generoso e congiunto, agli appelli più pressanti della nostra epoca”.

Con l’apostolato della vostra vita avete aderito a queste finalità della nostra Chiesa e gli autori di questo scritto commemorativo in onore di sua eminenza il cardinale Agostino Casaroli hanno dato letteraria espressione alla loro responsabilità di cristiani nel mondo d’oggi. Con gli apporti provenienti dal vostro ambito di lavoro nelle diverse parti del mondo, impegnatevi a valorizzare quel dialogo che il cardinale Casaroli, da voi onorato in occasione del suo genetliaco, ha promosso in modo così benemerito, al servizio della carità e della Santa Sede, per Gesù Cristo e la sua Chiesa.

È doloroso che l’illustre editore, il professor Johannes Broermann di Berlino, che tanto si è preso cura della realizzazione di questo volume, oggi non sia più tra noi. Che il Signore lo ricompensi per tutto il bene da lui compiuto su questa terra, soprattutto per la Chiesa.

A tutti voi auguro che dalla profonda esperienza comune dell’Avvento e della imminente solennità della Madre del nostro Signore, qui nella città eterna, scaturisca nuova forza per la vostra vita cristiana e per la vostra vita futura. Questo impetro per voi, impartendovi la mia benedizione apostolica, comprensiva anche dei vostri cari, degli amici e dei collaboratori rimasti in patria.

 

© Copyright 1984 -  Libreria Editrice Vaticana

 


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