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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI MEMBRI DELLA PRESIDENZA

DEL «
CIRCOLO SAN PIETRO»

Sabato, 7 gennaio 1984

 

Carissimi dirigenti e soci del “Circolo San Pietro”!

1. Sono molto lieto di accogliervi in questa udienza, ormai tradizionale all’inizio del nuovo anno, e di porgervi il mio cordiale saluto.

Anche quest’anno avete voluto presentare personalmente al Papa l’“Obolo di San Pietro”, e cioè l’offerta raccolta tra i fedeli nelle chiese e nelle parrocchie di Roma per le necessità della Santa Sede, e insieme avete inteso esprimere i vostri sentimenti di ossequio e di fedeltà.

Desidero ringraziare di cuore voi qui presenti e tutti i soci del vostro benemerito Sodalizio per questo attestato di fede e per il vostro impegno di coerenza e di sensibilità cristiana; ed estendo la mia viva riconoscenza a tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa di carità.

Incoraggio il vostro Circolo nei suoi ideali di formazione cristiana e di testimonianza di carità: esso è una delle espressioni del bene che viene compiuto nel silenzio, ma che è una realtà preziosa. Una realtà che non fa rumore, ma che esiste anche nella società di oggi, in ogni luogo, in ogni strada, in ogni palazzo, in ogni casa, in ogni parrocchia: essa conforta, spinge ad operare sempre in modo positivo, a realizzare sempre la bontà, a vincere il male facendo il bene con generosità, con gioia, con amore! Il mondo ha certamente bisogno di persone intelligenti e lungimiranti; ma ha soprattutto bisogno di persone buone. Mentre esorto voi, soci del “Circolo di San Pietro”, a perseverare con fervore nei vostri impegni di testimonianza cristiana e di amore fraterno, auspico di cuore che l’Anno Nuovo moltiplichi il numero delle persone caritatevoli, generose, sensibili alla fraternità e all’amicizia!

2. La solennità dell’Epifania, che abbiamo celebrato ieri, mi suggerisce una riflessione, che può servirvi come programma di vita cristiana per l’anno appena iniziato. La venuta dei sapienti dall’Oriente a Betlemme per adorare Gesù, ha un valore storico e insieme didattico, perché contiene una verità profondamente dogmatica: la manifestazione di Gesù, il Verbo Divino incarnato, Rivelatore delle Verità trascendenti e Salvatore dell’umanità, ha un valore “universale”, è cioè valida in modo assoluto e definitivo per tutti i popoli e per tutti i tempi. L’Epifania afferma perentoriamente che l’intera storia umana, “la storia della salvezza”, ha come perno l’Incarnazione del Verbo, attorno al quale si svolgono tutti gli avvenimenti umani.

La riflessione su questa verità vi stimoli ad essere voi stessi “epifania” di Cristo proprio nelle vicende, talvolta anche tumultuose, della vita quotidiana e della storia contemporanea per avvicinare ogni uomo come fratello e portarlo alla verità.

Con l’augurio di un anno sereno e operoso, con sincero affetto vi imparto ora la propiziatrice benedizione apostolica, che volentieri estendo a tutti i soci e alle vostre famiglie.               

 

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