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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL PELLEGRINAGGIO GIUBILARE INTERSCANDINAVO

Sala Clementina - Venerdì, 30 marzo 1984

 

Cari fratelli e sorelle,

“Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo” (Ef 1, 2).

È una gioia immensa per me dare il benvenuto a voi, pellegrini della Scandinavia. Voi rappresentate la Chiesa di Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. Siete venuti con le vostre speranze e ansietà, con le aspirazioni e le gioie delle vostre vite cristiane. Siete venuti per rendere testimonianza a Roma della vostra fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio e Redentore del mondo.

Nei vostri Paesi avete udito il richiamo della Chiesa: “Spalancate le porte al Redentore”. Questo richiamo ha toccato il vostro cuore e voi avete sentito il bisogno di celebrare, in unità con la Chiesa universale, il mistero della redenzione. La vostra presenza a Roma in questo tempo rende omaggio al sangue redentore di Cristo e alla riconciliazione ottenuta con lo spargimento di tale sangue. Siete qui per proclamare nella e con la Chiesa che Cristo ci ha liberati dal peccato e dalla morte. Con le parole dell’apostolo Paolo: “In Cristo abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia” (Ef 1, 7). A motivo della redenzione siete chiamati ad essere un popolo santo, a vivere in Cristo Gesù per la gloria del Padre. Mediante l’azione redentrice di suo Figlio - il mistero pasquale di Gesù - Dio prende possesso di voi come di cosa sua.

E oggi potete entrare nel mistero della Redenzione mediante la conversione che Dio vi offre, l’apertura dei vostri cuori a lui. In questo contesto la Chiesa vi fa dono di un grande tesoro di grazia: il sacramento della Penitenza, nel quale, in un incontro individuale e personale col Redentore, voi ricevete l’effusione del suo perdono, la sua misericordia e il suo amore. E allora la Chiesa vi invita alla pienezza dell’unità con Dio nell’Eucaristia, in cui il mistero della redenzione è supremamente attuato nelle vostre vite. La Chiesa vi chiede, cari fratelli e sorelle, di ricevere questi sacramenti. Penitenza e Eucaristia generano la conversione, l’apertura dei cuori al Redentore.

C’è ancora un altro aspetto della redenzione che vorrei sottolineare oggi. Gesù è morto, ci dice san Giovanni, “per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi” (Gv 11, 52). La redenzione di Gesù è intimamente connessa all’unità della Chiesa e richiede la piena unità di fede e di amore di tutti i discepoli di Cristo. Voi, cattolici di Scandinavia, siete un piccolo gregge tra gli altri fratelli cristiani. Nella vostra vita quotidiana voi sperimentate la necessità della perfetta unità cristiana. Questa unità è un dono di Dio e deve essere umilmente cercata nella preghiera. Attraverso la conversione, l’obiettivo del vostro pellegrinaggio a Roma, voi sarete capaci di essere fedeli alla preghiera per l’unità dei cristiani. Attraverso la santità della vostra vita voi contribuirete realmente a questa causa. Anche questo aspetto è racchiuso nel richiamo della Chiesa: “Aprite le vostre porte al Redentore”.

Ritornando alle vostre case vi chiedo di portare il mio saluto e la mia benedizione alle vostre famiglie e amici, specialmente ai malati e ai sofferenti. Il Papa è vicino ai vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e ai laici della Scandinavia. Siate certi delle mie preghiere per tutti voi. “Il mio amore è con voi tutti in Cristo Gesù” (1 Cor 16, 23).

 

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