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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN AUSTRALIA

APPELLO DI GIOVANNI PAOLO II
AL TERMINE DELLA CELEBRAZIONE

Sydney (Australia), 26 novembre 1986

 

Miei cari fratelli e sorelle, in questo momento vedo dinanzi a me una meravigliosa rappresentanza della Chiesa e delle diocesi dell’Australia. Quest’assemblea è composta da molte generazioni di nativi australiani, da molte generazioni di cittadini di questa grande e famosa città di Sydney.

Ma, nello stesso tempo questa assemblea è composta anche da molte persone di diversi gruppi etnici. E tutti voi siete “uno” nell’unità della Chiesa di Cristo.

Nel salutare voi, io saluto tutti gli abitanti della città di Sydney. Saluto gli australiani, sia vecchi che nuovi. Nel salutare i nuovi cittadini di questa città e i cristiani di questa comunità cattolica, intendo salutare coloro che provengono da diverse nazioni, in particolar modo coloro che sono per qualche verso privati dei loro diritti umani e in particolare della libertà di culto.

So che molti hanno lasciato le loro famiglie nella terra d’origine e, spesso, le hanno lasciate in situazioni molto difficili. Il mio pensiero è rivolto a diversi luoghi del mondo e, in modo particolare, al Libano dove oggi forse soffrono maggiormente.

Durante la Messa io prego con voi, per tutti voi, e chiedo a Dio onnipotente di darvi la pace e tutti quei diritti umani che sono condizione necessaria per la pace nelle vostre terre e in tutto il mondo.

Cari fratelli e sorelle, vi ringrazio per aver partecipato a questa celebrazione eucaristica. Grazie di essere venuti qui.

Ringrazio innanzitutto l’arcidiocesi di Sydney e poi le altre diocesi appartenenti alla provincia ecclesiastica di Sydney, qui rappresentata nella nostra assemblea di oggi.

Ringrazio tutti i miei confratelli vescovi e tutti i miei fratelli sacerdoti che hanno con me concelebrato questa santa Eucaristia.

Ringrazio i cori: due cori splendidi. Ringrazio tutte le persone e le istituzioni che hanno collaborato alla preparazione della celebrazione di questa sera. Siamo tutti grati alla Provvidenza per questa giornata splendida, per il bel tempo e per il vento.

Sappiamo che nel giorno di Pentecoste soffiò il vento su Gerusalemme: era la discesa dello Spirito Santo, era l’inizio della Chiesa. Perciò ringrazio tutti voi per la vostra fedeltà a nostro Signore Gesù Cristo, alla sua Chiesa, alla sua Chiesa apostolica nata a Gerusalemme il giorno di Pentecoste. Possa nostro Signore Gesù Cristo dare a tutti voi pace e gioia, ora e sempre. Vi ringrazio tutti.

 

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