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PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
PRIMA DELLA MESSA PER IL CENTENARIO
DI EVANGELIZZAZIONE DELLA NIGERIA

Cappella Matilde - Martedì, 3 febbraio 1987

 

Cari fratelli e sorelle in Cristo,

sono felice di darvi il benvenuto oggi e di celebrare con voi l’Eucaristia in uno spirito di gratitudine a Dio per il centenario dell’evangelizzazione in Nigeria. Quest’importante occasione ci porta a riflettere sul modo meraviglioso col quale molte persone del vostro paese, negli ultimi cento anni, hanno ascoltato e abbracciato la buona novella della salvezza. Ognuno di voi è testimone del felice compito della grazia di Dio. Voi siete i simboli viventi della fecondità del Vangelo.

È una grande gioia per me essere con voi intorno a questo altare di sacrificio. Perché, come ci ricorda il Concilio Vaticano II, l’Eucaristia è “la fonte e il culmine di tutta la predicazione del Vangelo” (Presbyterorum Ordinis, 5). Nell’Eucaristia noi preghiamo la Santa Trinità per le benedizioni del passato; celebriamo la presenza di Cristo con noi ora; e siamo fortificati nell’adempiere il nostro ruolo nella missione salvifica della Chiesa.

Uniamo i nostri cuori e le nostre voci in questo giorno, pregando per l’intera Chiesa in Nigeria: per il suo clero e i suoi religiosi; per tutti i suoi laici, in modo particolare per gli ammalati e i sofferenti. Possa la parola di Dio continuare a portare frutto e a fiorire nella vostra terra.

 

© Copyright 1987 -  Libreria Editrice Vaticana

 



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