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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AI PELLEGRINI
GIUNTI PER LA BEATIFICAZIONE DI DUE PADRI PASSIONISTI

Aula Paolo VI - Lunedì, 17 ottobre 1988

 

Carissimi fratelli e sorelle.

Ieri, domenica, ho avuto la gioia di elevare all’onore degli altari i due padri passionisti Bernardo Maria di Gesù e Carlo di sant’Andrea. Le letture della liturgia del giorno ben s’adattavano a delineare la loro spiritualità di devoti imitatori della passione di nostro Signore Gesù Cristo. Infatti la pagina tratta dal libro del profeta Isaia ci presentava l’esempio del “Servo di Jahvè”, figura del Cristo, ed il Vangelo ci proponeva l’insegnamento dello stesso Maestro divino, il quale ammoniva che chi vuol essere primo, tra i suoi discepoli, deve farsi servitore di tutti. E tale, certamente, è stato l’esempio dei due beati, a cominciare da Bernardo Maria che, alla guida della Congregazione per lunghi anni, si prodigò indefessamente, innanzitutto col proprio personale stile di vita, nel promuovere tra i confratelli l’ardua sequela di Cristo crocifisso secondo la disciplina propria della vita passionista, respingendo decisamente le insidie laiciste e moderniste del suo tempo; similmente, il beato Carlo di sant’Andrea dette testimonianza di generosa disponibilità, a prezzo di sacrifici anche eroici, specialmente nel servizio del confessionale e nell’assistenza ai malati: due attività caritative tanto preziose, ma che nel contempo richiedono in chi le esercita tanta dedizione e un sincero amore al nascondimento. Esse spesso restano inavvertite agli occhi degli uomini, ma sono ben note allo sguardo di Dio, ed attirano le sue benedizioni.

Fratelli e sorelle carissimi!

Festeggiamo assieme i beati Bernardo Maria di Gesù e Carlo di sant’Andrea! So che siete venuti per questo e vi ringrazio. I nuovi beati, in cielo, sono certamente lieti della vostra presenza. Tuttavia questo nostro incontro gioioso non rimanga un momento isolato. Esso deve lasciare una traccia. Da qui deve oggi partire un rinnovato e più fermo proposito di seguire Gesù con maggiore convinzione, con maggiore slancio, il proposito di stargli vicini anche quando ci chiede di partecipare al sacrificio della croce, che è decisivo per la nostra salvezza. Tutta la vita terrena di Gesù, infatti, e tutta la sua azione salvifica ruotano attorno alla croce. Chiediamo a Gesù che essa non ci spaventi e che sempre ci sia data la forza di accettarla serenamente, certi di impegnarci, così, per la nostra e l’altrui salvezza. Vi benedico tutti di cuore.

Il Santo Padre si rivolge ai pellegrini di espressione neerlandese:

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo.

Con piacere mi rivolgo con qualche parola in lingua neerlandese anche ai pellegrini che sono venuti a Roma dai Paesi Bassi e dal Belgio per la beatificazione di padre Carlo di sant’Andrea.

Egli nacque e crebbe nella bella terra del Limburgo, in una regione veramente cattolica ed in una famiglia profondamente credente, in cui la vocazione per la vita religiosa e il sacerdozio poté sbocciare quasi spontaneamente. Infatti, la famiglia è la terra più naturale e feconda per la nascita di una tale vocazione. In questo senso padre Houben è certamente un esempio e uno stimolo, affinché le famiglie siano autentiche “chiese domestiche”, nelle quali i figli quasi da sé imparino a conoscere, amare e vivere la fede.

Il nuovo beato passò la parte più importante della sua vita sacerdotale in Irlanda, dove esercitò il suo apostolato in diversi modi, ma soprattutto nel confessionale, in linea con lo spirito della Congregazione dei Passionisti. Il compito principale di questa Congregazione consiste pure nel tenere viva nei cuori dei credenti la memoria della passione del Cristo. Essa è stata la risposta della misericordia e dell’amore infiniti di Dio al peccato dell’uomo. Per mezzo della sofferenza e morte in croce Gesù ha riconciliato gli uomini con il Padre celeste e per conseguenza anche fra di loro. A questo ministero della Riconciliazione padre Houben dedicò le sue doti e forze migliori, riportando nel sacramento della Penitenza innumerevoli fedeli a riconciliarsi con Dio e con gli altri uomini. In tal modo ha offerto un esempio e uno stimolo per una nuova valorizzazione di questo sacramento, affinché la sofferenza e la morte del Verbo Incarnato producano frutti ricchi per una convivenza pacifica degli uomini.

Per intercessione del beato padre Carlo imploro l’abbondanza della misericordia e della grazia divina su di voi tutti e sulla Chiesa nella vostra patria, affinché essa conosca, grazie alla riconciliazione dei fedeli tra loro, una più profonda compattezza e una nuova fioritura. Per questo imparto di cuore la mia benedizione apostolica.

Il Santo Padre si rivolge ai pellegrini in lingua inglese:

Dear Friends,

I offer my cordial greetings to all who have come for yesterday’s ceremony of beatification. In particular I warmly welcome all those from the Netherlands, Ireland and England, countries which have been abundantly blessed Charles of Saint Andrew, a priest of the Passionist Congregation. It is my fervent hope that your visit to Rome on this occasion will serve to renew you in your Christian vocation to holiness and to humble service of God and neighbour, as exemplified in the life of Father Charles.

The world in which we live stands very much in need of reconciliation. One of the outstanding characteristics of Father Charles’s life and priestly ministry was the dedication which he showed in reconciling individuals with God in the Sacrament of Penance. Countless people came to see him at the Passionist Monastery at Mount Argus in Dublin to receive his counsel, his priestly blessing and the forgiveness of their sins at the tribunal of the Lord’s mercy. The large numbers who came to speak to Father Charles attest to the need and longing of the human heart to be at peace, to be reconciled with God, with oneself and with others. Like Father Charles, we are called to be heralds of the forgiveness, peace and joy which Christ has won for us by his Cross. Together with Father Charles, let us fix our gaze on the saving mystery of the Lord’s Passion, and generously respond to his love for us.

I assure you of my prayerful remembrance. I ask you to carry my greetings to your religious communities, your parishes and families, and to all who entrust themselves to the intercession of Blessed Charles. May the grace and peace of Jesus Christ be with you.

Ecco una nostra traduzione italiana delle parole del Santo Padre:

Cari amici.

Porgo i miei cordiali saluti a tutti coloro che sono venuti per la cerimonia di beatificazione di ieri. In particolare, saluto cordialmente tutti i pellegrini provenienti dai Paesi Bassi, dall’Irlanda e dall’Inghilterra, Paesi benedetti copiosamente da Carlo di sant’Andrea, sacerdote passionista. È mia fervida speranza che la vostra visita a Roma in questa occasione serva a rinnovarvi nella vocazione cristiana alla santità e all’umile servizio di Dio e del prossimo, secondo l’esempio di padre Carlo.

Il mondo in cui viviamo ha grande bisogno di riconciliazione. Una delle caratteristiche più rilevanti della vita di padre Carlo e del suo ministero sacerdotale è stato l’impegno nel riconciliare gli uomini con Dio nel sacramento della Penitenza. Innumerevoli persone venivano a trovarlo nel monastero passionista del Monte Argus, a Dublino, per ricevere i suoi consigli, la sua benedizione e il perdono dei loro peccati davanti al tribunale della misericordia divina. Il gran numero di persone che venivano a parlare con padre Carlo testimonia il bisogno e il desiderio del cuore umano di essere in pace, riconciliato con Dio, con se stesso e con gli altri. Come padre Carlo, siamo chiamati ad essere araldi del perdono, della pace e della gioia che Cristo ha vinto per noi attraverso la croce. Insieme con padre Carlo, fissiamo il nostro sguardo al mistero salvifico della passione del Signore, e rispondiamo generosamente al suo amore per noi.

Vi assicuro il mio ricordo e la mia preghiera. Vi prego di portare il mio saluto alle vostre comunità religiose, le parrocchie e le famiglie, e a tutti coloro che si affidano all’intercessione del beato Carlo. La grazia e la pace di Gesù Cristo siano con voi.

 

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