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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AI COMPONENTI
DELL’ORCHESTRA INTERNAZIONALE GIOVANILE DI LANCIANO

Giovedì, 17 agosto 1989

 

Cari fratelli e sorelle, carissimi giovani.

1. Al termine di questa pregevole esecuzione musicale, esprimo sentita gratitudine alla presidente, ai dirigenti della associazione amici della musica “F. Fenaroli” ed a tutti voi, che avete voluto compiere questo gesto di attenzione nei confronti della mia persona.

Mi è caro dirvi il mio compiacimento anche per le parole, con le quali il vostro giovane collega si è fatto portavoce dei vostri sentimenti ed ha introdotto il “concerto per violino e orchestra” (opera 64) di Mendelsohn.

Le profonde emozioni, che la musica suscita nell’animo di chi ascolta come di chi la esegue, consentono di asserire ragionevolmente che l’esperienza artistica ha notevoli somiglianze con quella religiosa, ed entrambe richiedono uno spirito di contemplazione. Vale a dire quell’atteggiamento umano che fa guardare alla realtà con stima, attenzione e amore.

2. Come la preghiera, ogni espressione artistica e, in particolare, quella musicale eleva l’animo a ciò che trascende la mera esistenza terrena, e consente di porsi davanti alla vita ed a Dio, che l’ha creata, con umile devozione, aperti allo splendore della sua verità.

Ma c’è un’altra, non minore motivazione che pone in rilievo l’importanza della musica: questa, sia per essere composta che per essere eseguita, necessita di molto impegno e di costante disciplina.

3. Carissimi, l’augurio che di vero cuore formulo per ciascuno di voi è che la seria applicazione, con la quale vi dedicate alla vostra professione e che - come avete mostrato questa sera - dà pregevoli frutti, sia del pari usata nella vita di ogni giorno per facilitare rapporti di mutuo rispetto e di cordiale fraternità con tutta la famiglia umana, così bisognosa di pace.

Nel nostro tempo, in cui il bene prezioso della pace è frequentemente e da più parti minacciato, c’è bisogno di persone che lavorino per renderlo stabile e forte.

Concludo questo breve incontro con voi, assicurandovi della mia preghiera affinché il Signore di ogni bellezza e bontà vi conceda ogni desiderata grazia. Prego altresì perché, pure mediante il vostro lavoro artistico, possiate avere una miglior conoscenza di Dio e cresca in voi l’efficace desiderio di servirlo e di amarlo.

Ed ora desidero salutare i giovani musicisti provenienti da diverse nazioni, rivolgendomi loro nelle rispettive lingue.  

Je salue très cordialement ceux d’entre vous qui sont d’expression française. Je vous remercie pour cet heureux moment musical passé avec vous. Et je vous offre tous mes vœux pour votre avenir de musiciens, d’hommes et de femmes ouverts à une coopération harmonieuse par-delà les frontières.

I also wish to thank the English-speaking members of the Orchestra for this fine performance. May God, the author of all harmony and peace, inspire you always to dedicate your talents to his glory, and to the uplifting of the human spirit.

Cieszę się bardzo, że w zespole Międzynarodowej Młodzieżowej Orkiestry Symfonicznej znajdują się także moi Rodacy.

Serdecznie Was witam i pozdrawiam. Dziękuję Wam za dzisiejszy wspaniały koncert, owoc Waszego talentu, pracy i serca.

Życzenia moje wyrażę słowami św. Pawła Apostoła z Listu do Kolosan: “Słowo Chrystusowe niech w was przebywa z całym swym bogactwem. Pod wpływem łaski śpiewajcie Bogu w waszych sercach”. 

Polecam Bogu w modlitwie Was, Wasze rodziny i środowiska, i z serca wszystkim błogosławię.

 

© Copyright 1989 - Libreria Editrice Vaticana

 



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