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APPROVAZIONE UFFICIALE DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II

Giovedì, 25 giugno 1992

 

Signori Cardinali,
Venerati fratelli nell’Episcopato!

1. È per me motivo di intensa gioia poter esprimere in questa cerimonia, semplice ma di notevole rilevanza per tutta la Chiesa, la mia approvazione al testo di Catechismo della Chiesa Cattolica. Mi congratulo vivamente col Signor Card. Joseph Ratzinger, Presidente della Commissione del suddetto Catechismo e con gli altri Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, Membri della medesima Commissione e del Comitato di redazione, per aver portato a compimento questa non facile impresa in un tempo relativamente breve. Tutti ben ricordiamo la proposta fatta dal Sinodo Straordinario dei Vescovi, al termine dei suoi lavori nel 1985, di preparare “un catechismo e compendio di tutta la dottrina cattolica, per quanto riguarda sia la fede che la morale, perché sia quasi un punto di riferimento per i catechismi o compendi che vengono preparati nelle diverse regioni” (Relatio finalis, II, B, 4).

Accogliendo ben volentieri la proposta, il 10 luglio 1986 costituii questa vostra Commissione, rappresentativa di Pastori di vari continenti e responsabili dei competenti Dicasteri della Curia Romana, allo scopo di elaborare un progetto di tale Catechismo. Durante questi anni ho seguito con viva attenzione il vostro lavoro, intervenendo alle vostre riunioni collegiali e soprattutto accompagnando le varie fasi di elaborazione dei successivi progetti, che venivano sottoposti al mio giudizio, con osservazioni, proposte, consigli, che Voi avete sempre accolto con grande disponibilità e attuato con premurosa fedeltà. Debbo altresì rilevare che l’attuale testo è frutto di una collaborazione ecclesiale veramente eccezionale: esso infatti, oltre ad essere il risultato del prezioso contributo dei numerosissimi esperti interpellati, ha potuto avvalersi anche e soprattutto del notevole apporto, scaturito dalla consultazione di tutto l’Episcopato cattolico nel 1989-’90.

2. Al termine pertanto di così complesso lavoro, sono ben lieto di manifestare ufficialmente, in questa circostanza così prossima alla Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, la mia approvazione al Catechismo della Chiesa Cattolica.

Nel fare questo, non posso non ringraziare di cuore anzitutto il Signore, che ha mirabilmente guidato tale intenso e impegnativo lavoro, e poi ciascuno di Voi, che con encomiabile solerzia non avete risparmiato energie per condurre a termine l’impegnativo compito nei tempi stabiliti. La mia riconoscenza si estende inoltre a tutti coloro che in un qualunque modo hanno contribuito a portare a felice conclusione l’importante e attesa opera.

L’attuale testo, la cui redazione risulta accurata, chiara e sintetica, si colloca mirabilmente nel solco della Tradizione della Chiesa: di essa esprime e attualizza catechisticamente la perenne vitalità e la sovrabbondante ricchezza. Il contenuto, ben articolato e rispondente alle indicazioni dei Padri Sinodali, rispecchia fedelmente l’insegnamento del Concilio Vaticano II, e si rivolge all’uomo di oggi presentandogli il messaggio cristiano nella sua integrità e completezza. Grazie alle sue caratteristiche e qualità, potrà costituire un sicuro “punto di riferimento” nell’elaborazione dei catechismi nazionali e diocesani, la cui mediazione è da ritenersi indispensabile.

3. Nel dare la mia approvazione al testo, desidero ora affidarlo nuovamente a Voi, perché possiate predisporre quanto è necessario per la sua traduzione e stampa nelle principali lingue moderne. Adempiuti tali ulteriori e indispensabili passi, sarò ben lieto di presiedere con un atto solenne, la cerimonia della pubblicazione del nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, in un tempo che mi auguro non troppo lontano. Grazie anche all’intercessione di Maria Santissima, “catechismo vivente, madre e modello dei catechisti” (Catechesi tradendae, 73), possa questo Catechismo della Chiesa Cattolica costituire un ulteriore e prezioso strumento per la rinnovata missione apostolica ed evangelizzatrice della Chiesa universale, alle soglie del terzo Millennio cristiano.

Con questi voti a tutti imparto una speciale benedizione apostolica.

 

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