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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI AD UN PELLEGRINAGGIO PROMOSSO
DALL
«ASSOCIATION CALIXTE II» DI BESANÇON

Giovedì, 7 maggio 1992

 

Cari amici,

Il vostro pellegrinaggio romano mi dà l’occasione di potervi ricevere nella casa del Vescovo di Roma. Voi che siete fedeli al ricordo del suo lontano predecessore Callisto II, nato nella vostra diocesi di Besançon. Egli è stato eletto papa a Cluny e voi in qualche modo state facendo lo stesso viaggio che aveva fatto lui, anche se con altre tappe, per raggiungere la Sede di Pietro.

Il vecchio arcivescovo di Vienne sul Rodano fu un negoziatore abile e paziente. In un periodo di profonde dispute tra pastori e sovrani, Callisto II fece tutto il possibile per ottenere delle garanzie di indipendenza a favore della Chiesa. Il Concordato di Worms ne fu il risultato decisivo, che in molti altri settori riuscì a ristabilire la pace.

Per dare ancora maggior peso ai provvedimenti già presi, Callisto II convocò il primo Concilio Lateranense. Si adoperò quindi. per unire i suoi fratelli nell’episcopato per la tutela dei diritti della Chiesa e, d’altro canto, per delle riforme disciplinari che si presentavano allora necessarie.

La vostra “Associazione Callisto II” vi darà modo di approfondire il senso e la portata storica di tali ricordi, che io posso soltanto rievocare. Non viviamo nella stessa epoca, ma forse troverete ugualmente, nel vostro compatriota divenuto papa, uno stimolo per riflettere su certi temi oggi tanto attuali.

Pellegrini a Roma, ricordatevi che il nome di Callisto II resta legato alla storia stessa del culto espresso sulla tomba del Principe degli Apostoli. Che la vostra strada vi conduca a rafforzare la comunione con la Chiesa universale. Sostenete i suoi propositi con la preghiera. Sappiate capire il suo insegnamento. Siate risoluti nell’assumervi la responsabilità della sua missione, con un’attiva collaborazione tra pastori e laici, perché tutta la comunità ecclesiastica porti nel mondo la testimonianza dell’esperienza e dell’amore indissolubili nella fede che abbiamo ricevuto.

In questo breve incontro vorrei rivolgere un saluto cordiale ai rappresentanti dell’Arcivescovato di Besançon, alle autorità che vi accompagnano e ai responsabili della vostra Associazione.

A tutti, concedo di cuore la mia benedizione apostolica.

 

© Copyright 1992 - Libreria Editrice Vaticana

 



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