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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL 31° STORMO DELL’AERONAUTICA MILITARE ITALIANA

Domenica, 19 settembre 1993

 

Signor Comandante,
Signori Ufficiali e Sottufficiali
del trentunesimo Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana!

Sono lieto di incontrarvi, insieme con i vostri familiari, e rinnovo a tutti voi l’espressione della mia stima e della mia riconoscenza. Durante quest’anno, nello svolgimento della mia missione pastorale, ho avuto modo in numerose occasioni di usufruire del vostro stimato servizio professionale. Certamente san Pietro e, ancor più, san Paolo, se venissero ai nostri giorni, approfitterebbero volentieri del vostro aiuto. Gli Apostoli sono spinti dall’urgenza del mandato di Cristo: Andate!... Annunciate!... E il Papa deve obbedire! Grazie di cuore a tutti voi per il servizio che prestate.

Trovarmi quest’oggi con voi, uomini del volo, riporta alla mente le visioni aeree dell’Italia, che ci è dato di sorvolare spesso insieme. Penso che fa bene poter guardare qualche volta un Paese dall’alto. Non certo per evadere dalle difficoltà e dai problemi che lo assillano e che, anzi, chiedono a tutti di essere ben dentro nelle questioni, specie quando è in gioco la dignità degli individui e il bene comune. È pur sempre vero, però, che per comprendere adeguatamente una realtà bisogna considerarla da una prospettiva globale, senza assolutizzare alcun punto di vista particolare.

Guardare la realtà dall’alto, invita a misurarne la reale dimensione. Nessuno può, allora, considerarsi la misura di tutte le cose, ma ciascuno deve avere l’onestà di confrontarsi con la verità e con le sue concrete esigenze.

Ogni persona, ogni società, diventa più se stessa, più matura, quando sa guardarsi dall’“alto”, quando il “cielo” si rispecchia nel cuore, nelle coscienze della gente. Non dimentichiamo che Gesù ci ha insegnato a dire ogni giorno: “come in cielo, così in terra” (Mt 6, 10). Forse gli aviatori possono capire queste cose meglio di altri!

Grazie, Signori Ufficiali e Sottufficiali, per la vostra apprezzata collaborazione. Come ogni anno, anche quest’oggi ho la gioia di manifestare la mia gratitudine verso l’intero Stormo, mentre consegno ad alcuni di voi speciali onorificenze. Ciò vada simbolicamente ad onore di tutti e sia un incoraggiamento a proseguire generosamente nel vostro servizio alla causa dell’uomo e della pace.

Vi accompagni sempre l’apostolica benedizione, che imparto volentieri a voi e ai vostri cari.

 

© Copyright 1993 - Libreria Editrice Vaticana     

 



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