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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE KAZIMIERZ ŚWIĄTEK, ARCIVESCOVO DI
MINSK-MOHILEV E AMMINISTRATORE APOSTOLICO DI PINSK

Domenica, 27 novembre 1994

 

Venerato Fratello,

Con grande gioia e commozione La saluto, in occasione della sua elevazione alla dignità cardinalizia. Saluto anche con tutto il cuore la amata Chiesa in Bielorussia. Quanto vicina è per me questa Chiesa che così tanto ha sofferto, durante gli ultimi decenni, per il nome di Cristo! Con il mio pensiero abbraccio in questo momento i molti sacerdoti e tutti quei laici che, per la fedeltà al Vangelo di Cristo, sono stati condannati dal sistema totalitario comunista a terribili sofferenze, umiliazioni e persecuzioni. Quanti di loro hanno perso la vita nei campi di concentramento in Siberia, condannati al lavoro in condizioni disumane! Quanti sono coloro le cui vicende Dio solo conosce. Ella appartiene proprio a quegli irriducibili difensori della fede cristiana. Signor Cardinale, Lei ha incominciato il suo servizio sacerdotale come viceparroco e successivamente come amministratore parrocchiale a Pruzany nella diocesi di Pinsk. Già quasi dall’inizio, questo servizio è stato contrassegnato dalla sofferenza e dalla persecuzione da parte dei nemici della Chiesa e della fede. E possibile ricordare qui la vastità di sofferenze e tormenti che Lei ha sperimentato durante la sua vita? Due volte rinchiuso nella cella della morte aspettando la sentenza definitiva e poi condannato a dieci anni di lavori forzati negli sconfinati terreni della taiga siberiana - a Mariinsk, Inta e nelle miniere di Workuta.

Dopo la scarcerazione nel 1954, Ella ritorna alla sua amata Diocesi di Pinsk per continuare il lavoro pastorale in mezzo al popolo della sua terra, lavoro interrotto in modo così disumano. Non l’hanno fermata minacce e vessazioni da parte del regime comunista. E così è stato fino all’anno 1989, quando la storia della Chiesa in questa parte dell’Europa è stata cambiata dall’invisibile mano della Divina Provvidenza.

Dal 1991 Lei, Signor Cardinale, è Pastore dell’Arcidiocesi di Minsk-Mohilev e Amministratore Apostolico “ad nutum Sanctae Sedis” di Pinsk. Grazie al suo zelo e all’enorme energia, questa Chiesa si sviluppa in modo dinamico. Si fa tornare l’originale bellezza alle chiese distrutte, sorgono anche nuovi luoghi di culto aumenta il numero delle parrocchie, aumenta il numero del clero, crescono le vocazioni sia sacerdotali che religiose.

Desidero esprimerle, Signor Cardinale, la mia sincera e profonda riconoscenza per questa grande testimonianza di fede, per l’intrepida difesa della Croce di Cristo e per l’amore alla Chiesa Universale. Sono grato a Lei per tutto ciò che ha fatto e sta facendo per il Popolo di Dio, alla cui guida il Signore l’ha posto. Che la Madre Santissima Le ottenga dal Suo Figlio le grazie necessarie. Imparto di cuore a Lei e a tutto il Popolo di Bielorussia la benedizione apostolica.

 

© Copyright 1994 -  Libreria Editrice Vaticana

 



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