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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI RAPPRESENTANTI DELLA «FEDERAZIONE DELLE
ASSOCIAZIONI ITALIANE SPINA BIFICA E IDROCEFALO» (FAISBI) E
AI MEMBRI DELL’ASSOCIAZIONE «LA STRADA PER L’ARCOBALENO»

Lunedì, 6 novembre 1995

 

Carissimi Fratelli e Sorelle!

1. Sono lieto di porgervi il benvenuto e vi ringrazio per questa visita che avete voluto compiere al termine del congresso della vostra Associazione. Il mio saluto va ai professori della Scuola di specializzazione in Pediatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e ai Medici della Clinica pediatrica del Policlinico Gemelli che hanno guidato i lavori del vostro convegno. Desidero poi esprimere la mia vicinanza ai rappresentanti della Federazione delle Associazioni Italiane Spina Bifida e Idrocefalo (F. A. I. S. B. I.) ed in particolare ai membri dell’Associazione “La strada per l’Arcobaleno”, costituita allo scopo di operare in favore dei bambini affetti da tali patologie.

2. Le conseguenze neurologiche, ortopediche e urologiche che affliggono quanti sono affetti da tale malformazione congenita sono a voi ben note, sia dal punto di vista medico sia dal punto di vista umano. Esse sono state al centro delle riflessioni congressuali, che vi hanno permesso di approfondire quanto i recenti progressi della ricerca scientifica offrono per poter adeguatamente seguire coloro che ne sono colpiti.

Con la visita odierna, voi testimoniate il desiderio di rendere partecipe anche la Chiesa delle preoccupazioni e delle fatiche che accompagnano le vostre attività in favore dei bambini affetti da così grave patologia. Il vostro impegno di medici, ma soprattutto di genitori accanto a questi piccoli costituisce una testimonianza di amore alla vita, che ben si inserisce nella missione della Comunità cristiana. Essa è chiamata ad annunciare che la vita, ogni vita umana, è sempre un bene inviolabile: va difesa, protetta e promossa in ogni circostanza, specialmente quando si trova ad esprimersi nella più lacerante precarietà. Se questo compito vale per ogni esistenza umana dall’inizio fino al suo termine naturale, ancor più esso è necessario per difendere e proteggere la vita di chi è afflitto da gravi infermità.

Penso in questo momento a voi, papà e mamme presenti, ed a quanti come voi, hanno scelto, nell’eroicità dell’amore, di stare a fianco dei figli colpiti da patologie, che ne rendono difficili l’esistenza e l’inserimento attivo nella società.

3. Tra gli scopi della vostra Associazione vi è quello di favorire iniziative in campo socio-sanitario, medico, assistenziale, economico e morale a favore dei bambini affetti da spina bifida e idrocefalo e delle loro famiglie, stimolando così la comunità civile ad operare attivamente per la soluzione di tali problemi. Essa non può deludere, magari sotto la pressione di eventi contingenti o di calcolo economico, le legittime attese di chi è invalido e della relativa famiglia. Anzi, guidata da quello spirito di solidarietà che tiene unito il tessuto sociale, essa saprà trovare strumenti appropriati per essere concretamente vicina a quanti sono affetti da grave infermità ed a coloro che li assistono.

4. Carissimi Fratelli e Sorelle! Il Vangelo della sofferenza è strettamente unito, in Cristo, al Vangelo della vita. Esso non si limita a registrare la presenza della sofferenza nell’annuncio cristiano, ma ne svela il significato salvifico nella missione di Cristo e della Chiesa (cf. Salvifici Doloris, 25). Con la croce e la risurrezione, il Redentore ha restituito all’umanità la pienezza della vita. In tale ottica, la comunità cristiana non può non proclamare costantemente l’altissimo valore della sofferenza umana vissuta nella luce della fede in Cristo. Essa, inoltre, è vicina con affetto e concreta solidarietà ai suoi figli che si trovano nel disagio e nella malattia.

Affido a Maria, Madre di Cristo e Madre nostra, le vostre fatiche e le vostre speranze. Ella, che “intravvide nella sua missione di madre la “destinazione” a condividere in maniera unica la missione stessa del Figlio” (Salvifici Doloris, 25), vi protegga con la sua intercessione e il suo amore.

Con tali sentimenti, imparto a tutti, in modo speciale ai bambini che voi con amore assistete, una particolare Benedizione.

 

© Copyright 1995 - Libreria Editrice Vaticana

 



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