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  SALUTO DEL SANTO PADRE
ALLA DELEGAZIONE SLOVACCA
IN OCCASIONE DELLA FIRMA DELL’ACCORDO
TRA LA SANTA SEDE E LA REPUBBLICA SLOVACCA*

Venerdì, 24 Novembre 2000

 

Illustri Signori, Gentili Signore,

sono lieto di potervi accogliere al termine della solenne firma dell’accordo-base tra la Santa Sede e la Repubblica Slovacca su alcune materie relative alle relazioni tra la Chiesa e lo Stato.

Rivolgo il mio cordiale e deferente saluto a Lei, Signor Primo Ministro, che ringrazio per le gentili parole rivoltemi anche a nome del Presidente della Repubblica slovacca. Saluto pure il Signor Vice-Presidente del Consiglio Nazionale, il Signor Ministro degli Esteri e le altre Autorità della Delegazione. Il mio saluto si estende inoltre a Lei, Signor Cardinale, al Nunzio Apostolico, ai Vescovi presenti, come pure agli altri componenti del seguito ed ai rappresentanti della stampa e delle comunicazioni sociali.

Il momento che viviamo riveste una notevole importanza per la posizione giuridica della Chiesa e delle sue istituzioni nei confronti dello Stato. Con il nuovo accordo internazionale viene infatti garantito alla Chiesa il libero esercizio della sua missione, in particolare per quanto concerne il culto, il governo pastorale, l’insegnamento e altri aspetti della vita ecclesiale.

Sono convinto che la nuova atmosfera creato dall’Accordo favorirà una sempre migliore intesa tra le Autorità dello Stato e i Pastori della Chiesa, a tutto vantaggio del bene comune della Nazione.

Come non vedere, ad esempio, l’importanza di una intesa nella formazione dei giovani che rappresentano il futuro della Chiesa e della società? Né si deve dimenticare l’incidenza che sull’autentico progresso della società svolge la salvaguardia del patrimonio culturale, nel quale tanta parte hanno i valori religiosi, che costituiscono il fondamento sul quale si è sviluppata la ricca tradizione del popolo slovacco.

Signor Primo Ministro, nell’affidarLe il compito di recare il mio saluto deferente e cordiale al Signor Presidente della Repubblica slovacca, assicuro una speciale preghiera per l’amato popolo slovacco, sul quale invoco da Dio abbondanti favori. Affido tutti i fedeli alla protezione della Vergine Maria Addolorata, venerata con particolare devozione nella Basilica di Šaštin.

Accompagno questi miei sentimenti ed auspici con una speciale Benedizione, pegno del mio affetto e del mio costante ricordo.


*L'Osservatore Romano 25.11.2000 p.4.

 

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