Index   Back Top Print

[ ES  - IT ]

   CONVEGNO AUGURALE DEI GIOVANI
INTORNO AL PAPA

OMELIA DEL SANTO PADRE GIOVANNI XXIII

Basilica Vaticana
Venerdì, 3 novembre 1961

 

Diletti figli!

La soavità di questo nostro mattutino convegno liturgico con le schiere dell'Azione Cattolica e delle altre istituzioni del laicato trae la sua profonda spiegazione dal carattere della singolare circostanza, promossa dalla Gioventù Italiana di Azione Cattolica. 

La biblica esclamazione del Salmo : Ecce quam bonum et quam iucundum habitare fratres in unum (1), è qui palpitante di bellezza e di giocondità. E la gioia è tanto più intensa, poichè il motivo che la ispira è l'amore di Cristo : Congregavit nos in unum Christi amor, secondo l'antico ritmo liturgico. L'amore a Cristo e alla Chiesa ha ispirato ai giovani di radunarsi e di attrarre intorno alla Nostra umile persona in questa Basilica fulgente, elevata sul sepolcro glorioso di Pietro, innumerevoli fratelli appartenenti alla multiforme varietà delle opere di apostolato.

Diletti figli! È questo che dà letizia al Nostro spirito, mentre si vogliono ricordare i tratti soavissimi della infinita bontà del Signore : cioè il compiersi del terzo anniversario della Nostra incoronazione, e l'ottantesimo compleanno.

L'animo commosso si raccoglie nella grata contemplazione degli innumerevoli favori divini, distribuiti nel corso della Nostra vita, che voi confortate con la vostra presenza orante, così rispettosa del significato dell'ora! Voi Ci avete compresi, diletti figli; avete capito che questa vigilia non è giorno di rumorosa, anche se giustificata, esultanza; e vi siete stretti attorno al vostro Padre per accompagnarlo e aiutarlo con la vostra preghiera. Siate benvenuti, figliuoli, siate benedetti.

La presenza di tanti giovani di Azione Cattolica richiama alla memoria quei primi, che qui, in questa Basilica, si trovarono stretti attorno a Pio IX di s. m. il 29 giugno del 1867, all'alba stessa della Società che allora si iniziava. Poi gli incontri divennero frequenti, in ore gioiose come in circostanze meste, a testimoniare al Successore di Pietro la fervida adesione dei cuori, la fedeltà generosa e convinta, la ferma risposta alle ricorrenti opposizioni. Da allora i Nostri Predecessori ebbero spesso a rallegrarsi della presenza dei giovani cattolici e delle giovani, degli uomini, delle donne, degli universitari, dei laureati, dei maestri. La storia dei numerosi incontri col Papa è scritta a caratteri d'oro negli annali dell'Azione Cattolica, fin dai gesti coraggiosi del tempo di Pio IX, che tanto conforto procurarono al cuore del grande vegliardo, su su fino alle udienze esaltanti di Pio XI, alle grandiose manifestazioni, celebrate sotto il Pontificato di Pio XII.

Sicché oggi, in questo incontro di preghiera, mentre consideriamo le successive disposizioni della Provvidenza, che dal paese natio, lungo molte strade del mondo Ci ha tratti sin quassù, amiamo scorgere nella vostra presenza la continuità luminosa di una tradizione, che tanto vi fa onore.

Da voi, diletti figli, viene la promessa di giorni migliori, la sicurezza dell'avvenire, su cui si fonda la perenne giovinezza della Chiesa. Quando si è giovani, tutto sorride nella vita, e le stesse difficoltà non atterriscono, ma sono di sprone a lottare per superarle.

Voi portate un messaggio di speranza, benedetto da Dio stesso : e, siatene certi, esso trova eco di particolare benevolenza nel Nostro cuore. Tutti fummo giovani : tutti lo siamo nel cuore : tutti partecipiamo alle gravi preoccupazioni dei giovani di oggi, per la loro sanità morale, per le loro giuste aspirazioni, per il loro inserimento nel mondo del lavoro e nella società.

Accanto all'Altare, ove è stata immolata la Vittima Divina, e il Sangue Preziosissimo ha irrorato le nostre anime, questo messaggio di speranza acquista il suo valore più alto.

L'aver accolto qui in San Pietro il laicato cattolico, vedere coi Nostri occhi questa fraternità concorde e generosa che unisce giovani e anziani, uomini e donne, dice meglio di ogni parola che tutti voi siete i degni eredi del patrimonio lasciatovi dai fondatori della Gioventù di Azione Cattolica : Preghiera - Azione - Sacrificio.

Avete messo opportunamente l'accento su la prima realtà. Questa infatti è fondamento e sostegno della azione, e dà profumo e soavità al sacrificio. Senza la preghiera l'azione diventa esteriorità inconcludente, che sotto effimeri successi nasconde il vuoto e la infecondità; senza la preghiera il sacrificio non si comprende nel suo valore, perchè diventa aspro e freddo.

Stamane avete voluto offrire a Dio le vostre intenzioni perchè si compia il suo disegno di grazia : l'esaltazione cioè dell'unità di tutti i cristiani sotto la guida paterna del Successore di Pietro, e la pace delle coscienze e dei popoli. E Ci è caro altresì pensare che il più bel frutto di questo incontro sia proprio una rinnovata stima della preghiera : un mettere in primo piano le esigenze della vita soprannaturale, alimentata da una intensa partecipazione ai Sacramenti, in particolar modo della Eucaristia, « il Pane di Dio disceso dal cielo, che dà al mondo la vita » (cfr. Io. 6, 33); il cibo che nutre i figli di Dio, il Sangue prezioso « che è amore incorruttibile » (S. Ignat. ad Rom. 7, 3). Qui è la fonte della gioventù perenne, la forza contro le seduzioni del mondo, il coraggio davanti alla derisione e al dubbio; qui l'ardore della più pura carità, la vita che plasma « l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità » (Eph. 4, 24).

Così sostenuti dalla preghiera, e irrobustiti da una solida vita soprannaturale, avrete quelle convinzioni, che si manifestano nella parola e nel tratto, nella condotta e nella professione. Nessuno sfugge al fascino di un'anima che sa quello che vuole, e vive secondo la propria fede.

Diletti figli! continuate su questa via sicura, che forma i sinceri cristiani e i buoni cittadini, perchè pone al primo posto il dovere essenziale dell'uomo : amare Dio, pregarlo, vivere della sua stessa vita mediante la grazia. Non lasciatevi impressionare dalla mentalità mondana, che non trova la pace perchè non sa più pregare : ma sappiate profumare ogni vostra azione col soffio animatore della preghiera. In questo modo, ne siamo certi, la vostra vita si svilupperà armoniosa, benedetta da tutti i favori del Cielo e della terra : e saprete altresì comunicare ad altri la pienezza degli ideali, che vi dilata il cuore.

Nella vigilia del giorno in cui l'intera famiglia cattolica, come Ci viene comunicato da ogni punto del mondo, sta per stringersi attorno all'umile Servo dei servi di Dio in comunione di augurio e di invocazione fervidissima, la prima fonte di consolazione Ce la offrite voi, membri operanti delle varie organizzazioni del laicato cattolico. I Nostri occhi amano guardare al di là della vostra assemblea orante, e abbracciare quanti vi hanno seguito col pensiero e con l'affetto : e non solo essi, ma le schiere che si affacceranno in avvenire, sempre pronte e generose, per prendere la fiaccola dalle vostre mani, e alimentarla, e conservarla sempre più ardente, per affidarla ad altri e ad altri ancora. È la visione della perenne vitalità della Chiesa, di cui voi siete parte eletta e promettente, che conforta e commuove il cuore del Papa. E come vi portiamo tutti nella Nostra preghiera, così stamane vi abbiamo offerti sulla patena della Nostra Santa Messa, affinché il Signore faccia di ciascuno di voi « un'ostia pura, santa ed immacolata » al suo cospetto, omnibus diebus vitae vestrae.

È questo il voto e l'incoraggiamento paterno, che viene a voi dal profondo del Nostro cuore, avvalorato dalla Benedizione Apostolica, arra e promessa di ogni abbondanza di celesti grazie per voi, per le vostre famiglie, per i vostri consoci e dirigenti, affinché la pace e la gioia di Dio sia con tutti voi. Amen.

 

 



Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana