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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO
DI SUA SANTITÀ PAOLO VI
IN ASIA ORIENTALE, OCEANIA E AUSTRALIA

DISCORSO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
AL MONDO UNIVERSITARIO DELLE FILIPPINE

Manila, Filippine
Sabato, 28 novembre 1970

 

Cari amici,

Noi salutiamo in voi il mondo universitario delle Filippine. Diciamo subito la Nostra grande stima per la Pontificia Universita di S. Tommaso che ci accoglie, una delle più prestigiose per la ricchezza della sua storia, una delle più importanti per il numero dei suoi studenti, una delle più apprezzate per il merito di un insegnamento molto qualificato?
A voi, signori Professori, Noi rivolgiamo il Nostro saluto con l’omaggio che è dovuto agli uomini di scienza ed agli educatori. Non siete voi impegnati nella ricerca della verità, sì cara al cuore dell’uomo? Sappiamo che occorre oggi molta saggezza per distinguere le diverse vie, per le quali si cerca il conseguimento della verità totale: la via - per dirla con una sola parola - della ragione umana, la via della scienza, che gode della libertà e della autonomia proprie del pensiero naturale; e la via della fede, dono di un raggio dello Spirito e risposta della nostra anima alla parola di Dio rivelatore. La distinzione e la sintesi esigono un’operazione delicata, ma possibile, magnifica e vitale; e dopo sarà necessario un certo coraggio per affermare e difendere tutta la verità. Che il Cristo sia il vostro modello, lui che ha dato la sua vita in testimonianza della verità (Cfr. Io. 18, 37). Ogni progresso verso la verità, d’altra parte, torna a gloria di Dio; non conduce, esso, all’incontro col Maestro per eccellenza, la cui parola ha la capacità di liberare dall’errore e dalla menzogna? (Cfr. Matth. 23, 8; Io. 8, 32) Voi rispondete all’attesa dei vostri fratelli, dedicandovi al vostro compito.
Che meravigliosa responsabilità è la vostra! E che valido contributo potete dare all’avanzamento dell’umanità nella scoperta di Colui, che si è definito «via, verità e vita» (Io. 14. 6), attraverso la ricerca laboriosa di una città terrena, in cui regnerebbero la giustizia e la libertà!
Cari studenti, Noi vi salutiamo con la più profonda simpatia e con tutto il Nostro paterno affetto. Proprio oggi è la vostra ora, voi siete l’ala marciante del vostro Paese; la vostra responsabilità di intellettuali è decisiva per l’avvenire della vostra nazione!

Comprendiamo la vostra aspirazione ad impegnarvi più attivamente nella vita del vostro popolo e sappiamo che il vostro dinamismo, al servizio della vostra particolare sensibilità, ha contribuito a una più profonda presa di coscienza degli adulti di fronte ai problemi da risolvere. La gioventù delle Filippine, come quella di tutta l’Asia, è in cammino. Permettete a questo proposito di formulare alcuni interrogativi! Sapete voi in quale direzione procedere? Avete chiara coscienza degli scopi del vostro avanzare? Perseguite la ricerca dei veri valori? La vostra volontà di servire i fratelli si traduce in scelte concrete, che vi preparano a promuovere efficacemente il progresso di tanti uomini? Siete convinti che non si può essere veramente liberi, se non nella misura che si è responsabili?
La vostra età è quella della critica - e questa può essere benefica alla società sempre perfettibile -; la vostra età è anche quella del dono generoso di sé, e il popolo delle Filippine lo attende da voi; è l’alleanza equilibrata di queste due attitudini che è richiesta da voi. Il vostro notevole numero nelle Università depone a favore della vostra intelligenza e della vostra sete di sapere; ma vi crea pure, per ciò stesso, degli obblighi, il cui peso si riscontra raramente nella storia.
La Chiesa intende aiutarvi a rispondere a questi interrogativi, che sono di vitale importanza per voi e per i vostri fratelli. Essa ha ricevuto la missione di propagare nel mondo il Vangelo della salvezza: questo messaggio, che ci viene da Dio, è la risposta ultima alle aspirazioni dell’uomo verso il suo appagamento totale. Ma chi crederà a questo Vangelo, se esso non è recato da testimoni convinti? Chi accoglierà la sua forza liberatrice, se i suoi araldi non sono essi stessi liberi dall’egoismo, dalla falsità, dallo spirito di divisione, dal peccato in tutte le sue forme?
Amici studenti, questo Vangelo è vostro; volete esserne i portatori, con i vostri capi religiosi, con i vostri educatori, con tutti i cristiani impegnati, al fine di edificare su questa terra, che ne è tanto desiderosa e degna, una società fraterna?
Ecco il Nostro messaggio: Dio è luce (1 Io. 1, 5), Gesù Cristo è  la luce del mondo»; chi lo segue non cammina nelle tenebre (Cfr. Io. 8, 12).
Che Dio vi benedica, che illumini le vostre menti nella scoperta della verità e riscaldi i vostri cuori nell’esercizio della carità!

                                     



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