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RITO DI APERTURA DELLA PORTA SANTA 
E CELEBRAZIONE ECUMENICA 

Basilica di San Paolo fuori le Mura
Martedì, 18 gennaio 2000

 

Mentre il Santo Padre, i Rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali e i ministri si recano nell'atrio della Basilica per la «statio», la schola canta:

Acclamate al Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza.

Saluto liturgico

Il Santo Padre:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di DioPadre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. 
R. E con il tuo spirito.

Monizione

Il Santo Padre:

Fratelli e sorelle, provenientidall'Oriente e dall'Occidente, pellegrini nella storia verso l'eterno, da duemila anni si è manifestata per noi la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini: il Salvatore e Redentore, nostro Signore Gesù Cristo.

Il suo amore ci sospinge a non vivere più per noi stessi, ma per lui che è nato, morto e risorto per noi. Il suo amore ci chiama alla comunione e alla carità perfetta, al di là dei nostri peccati e delle nostre divisioni. Il suo amore ci spalanca la porta alla vita in abbondanza, perché la comunichiamo con le parole e le opere ad ogni creatura, come Pietro, Paolo, Andrea e tutti i testimoni della fede.

Fratelli e sorelle, cantiamo, unanimi e riconoscenti, il dono del suo amore per noi. Benediciamo il Padre, sorgente nel suo Santo Spirito di questo amore che salva.

Cantico di benedizione

Ef 1, 3-14

Il Santo Padre:

Benedetto sia Dio, Padre delSignore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto.

Il cantore:

Benedetto nei secoli il Signore.

L'assemblea ripete: Benedictus Deus in sæcula.

Un Rappresentante delle altre Chiese e Comunità ecclesiali:

In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto, nella sua benevolenza, aveva in lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra.

R. Benedictus Deus in sæcula.

Un Rappresentante delle altre Chiese e Comunità ecclesiali:

In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente, conforme alla sua volontà, perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.

R. Benedictus Deus in sæcula.

Un Rappresentante delle altre Chiese e Comunità ecclesiali:

In lui anche voi, dopo averascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza,e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso,il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Diosi è acquistato, a lode della sua gloria.

R. Benedictus Deus in sæcula.

Orazione

Il Santo Padre:

Preghiamo.

Ascolta, o Padre, la nostra preghiera, e unisci i cuori dei fedeli nella lode del tuo nome e nel comune impegno di conversione, perché, superata ogni divisione fra i cristiani, la tua Chiesa si ricomponga in comunione perfetta, e nella gioia del Cristo cammini verso il tuo regno.

Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.

Il Diacono latino dà l'avvio alla processione verso la porta santa cantando:

Avviamoci in pace.

L'assemblea:

R. Nel nome di Cristo. Amen. 

La schola e l'assemblea cantano:

Andremo con gioia alla casadel Signore.

Salmo 121

1. Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore».
2. E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme!
3. Gerusalemme è costruita come città salda e compatta. 
4. Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore. Salgono, secondo la legge di Israele per lodare il nome del Signore.
5. Là sono posti i seggi del giudizio, i seggi della casa di Davide.
6. Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano.

Apertura della Porta Santa

Quando la processione giunge davanti alla Porta Santa, il Santo Padre dice:

È questa la porta del Signore.
R. Per essa entreranno i giusti.

V. Entrerò nella tua casa, Signore.
R. Mi prostrerò in adorazione nel tuo santo tempio.

V. Apritemi le porte della giustizia.
R. Voglio entrarvi e rendere grazie al Signore.

Il Santo Padre e altri due Rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali aprono la porta santa. Il Santo Padre si inginocchia sulla soglia e vi sosta in preghiera.

Quindi il Libro dei Vangeli viene mostrato ai quattro punti cardinali secondo le seguenti modalità. Il Santo Padre mostra il Libro dei Vangeli verso l'esterno della porta; quindi varca la soglia della porta santa ed entra in Basilica. Il Libro dei Vangeli viene successivamente mostrato verso l'interno della porta e i suoidue lati da tre Rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali.

Nel frattempo la schola e l'assemblea cantano l'acclamazione:

Cristo ieri e oggi, Fine e Principio; Cristo Alfa e Omega. A lui la gloria nei secoli.

Dall'atrio della Basilica la processione si avvia, attraverso la porta santa, verso l'Altare, mentre si canta:

Inno a Cristo,
Signore dei millenni

1. Quale gioia quando mi hanno detto: andiamo alla casa delSignore! Città di Dio apri le tue porte, sorgente d'ogni popolo gioisci!

R. Squilla la tromba del grande giubileo, proclama che Gesù ci ha liberati.

2. Sole e luna hanno già segnato da che sei fatto carne due millenni, da che sei sangue d'ogni nostra razza in ogni nostra piaga e nella storia. R.

3. Benedetta, Maria, tra le donne, e benedetto il Frutto del tuo grembo! Tu dolce seno, beato! che allattasti fratello nostro il Figlio dell'Altissimo. R.

4. Verbo eterno, tu che sei il Diletto e spada affilata a doppio taglio. Dio di giustizia e di misericordia sei tu che muti il mio lamento in danza. R.

5. Su di te è lo Spirito di Dio, riscatto degli oppressi, vista ai ciechi, tu che risani il cuore degli affranti, tu che promulghi l'anno della grazia. R.

6. Legno verde ora rinverdisci il nostro tronco secco inaridito: terzo millennio di speranza nuova, prepara ai figli il Padre delle luci. R.

7. O tu Alito, Vento impetuoso, o Fuoco sempre atteso, Santo Spirito, vieni, fa nuovo il volto della terra, riempi l'universo del tuo Amore. R.

8. Padre Santo a te che ci hai amati, a te o Cristo, Luce della Vita, o Acqua viva, a te Consolatore, Signore nostro Dio, a te gloria! R.

Intronizzazione del Libro dei Vangeli

Giunta la processione presso l'Altare, il Diacono ortodosso colloca il Libro dei Vangeli sull'apposito tronetto davanti alla Confessione. Quindi il Santo Padre infonde l'incenso nei turiboli e i due Diaconi, ortodosso e latino, incensano il Libro dei Vangeli.

Salmodia

Il Santo Padre:

Preghiamo insieme con le parole del Salmo 144, canto di benedizione e di lode al Dio fedele e santo, misericordioso e paziente, pieno di bontà verso tutte le sue creature.

La preghiera comune dei figli è gradita a Dio Padre. Con essa risuona nella Chiesa la stessa preghiera del Figlio diletto e il gemito dello Spirito Santo.

Confessiamo insieme la santità di Dio, lodiamo unanimi la grandezza del suo nome e la bontà delle sue opere, supplichiamo con fiducia colui che, nel cammino verso l'unità, ci sostiene quando vacilliamo e ci rialza quando siamo caduti, affinché mai venga meno la nostra speranza, perché fedele è il Signore alle sue promesse.

Antifona

La schola:

Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Salmo 144 I (1-9)

O Dio, mio re, voglio esaltartie benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Grande è il Signore e degnodi ogni lode,
la sua grandezza non si può misurare.

Una generazione narra all'altra le tue opere, annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria e raccontano i tuoi prodigi.

Dicono la stupenda tua potenza e parlano della tua grandezza.
Diffondono il ricordo della tua bontà immensa, acclamano la tua giustizia.

Paziente e misericordioso è il Signore, lento all'ira e riccodi grazia.
Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Gloria al Padre e al Figlio eallo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sul salmo

Un Rappresentante delle altre Chiese e Comunità ecclesiali:

Signore Dio nostro, tu ci doni la grazia di benedirti ogni giorno per lo splendore della tua gloria e la grandezza delle tue meraviglie; dona a noi, riuniti nel tuo nome, di poter annunziare insieme al mondo, con la testimonianza della carità, che tu sei un Dio paziente e misericordioso, ricco di grazia e di tenerezza verso tutte le creature.

Per Cristo nostro Signore.
R. Amen

II (10-13)

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza,
per manifestare agli uomini i tuoi prodigi e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli, il tuo dominio si estende ad ogni generazione.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sul salmo

Un Rappresentante delle altre Chiese e Comunità ecclesiali:

Padre di bontà e di misericordia, che in Cristo, tuo dilettissimo Figlio, ci hai fatti partecipi della splendida gloria del tuo regno mediante il dono dello Spirito Santo che hai effuso nei nostri cuori, rendi sempre più salda e coraggiosa la nostra comunione nella ricerca dell'unità, affinché più chiaramente si manifesti nel mondo la santità del tuo nome e la potenza del tuo amore.

Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.

III (14-21)

Fedele è il Signore in tutte lesue parole, santo in tutte lesue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto.

Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie, santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sincero.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono, ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore protegge quanti lo amano, ma disperde tutti gli empi.

Canti la mia bocca la lode del Signore.
Ogni vivente benedica il suo nome santo, in eterno e sempre. 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona

La schola:

Preghiera sul salmo

Un Rappresentante delle altre Chiese e Comunità ecclesiali:

Santo e fedele sei tu, Signore, giusto e verace nelle parole e nelle opere, vicino a quanti invocano il tuo nome. Guarda noi tutti riuniti in preghiera con gli occhi rivolti a te, o Padre; appaga il desiderio che ci arde nel cuore di raggiungere la piena unità, apri ancora la tua mano, piena di doni, e rinnovaci con il tuo Spirito, affinché, cercando sinceramente la tua volontà, testimoniamo uniti la potenza salvifica del Vangelo di Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Prima lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi.

Tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo
Fratelli vi sono diversità di carìsmi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.
E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. Ma tutte questecose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole.
Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tuttici siamo abbeverati a un solo Spirito.

Responsorio breve

Seconda lettura

Des écrits de Georges Florovsky, prêtre orthodoxe russe (Le Corps du Christ vivant. Une interprétation orthodoxe de l'Église).

Le Mystère catholique

La Chiesa è una. Vi è una sola Chiesa di Cristo, poiché la Chiesa è il suo corpo. E Cristo non èmai diviso. In Cristo, Signore incarnato e glorificato, l'unità del genere umano, che era stata compromessa dalla caduta e lacerata dal peccato, è stata restaurata. Mediante la creazione della Chiesa cristiana è stato inaugurato un regime di esistenza totalmente nuovo. Un regime cattolico, si potrebbe dire, contrapponendolo allo stato funesto di dislocazione e di frammentazione nel quale tutta l'umanità era stata relegata dal peccato originale. La salvezza esigeva un'autentica reintegrazione, una totale ricapitolazione. La Chiesa una non è una semplice e specifica nota ecclesiæ in mezzo ad altre, ma è piuttosto la natura stessa della Chiesa. E la funzione principale della Chiesa nel mondo è proprio quella di radunare gli individui separatie dispersi e di incorporarli in un'unità organica e viva, inCristo. L'unità della Chiesa è al tempo stesso l'inizio e la fine della sua esistenza, il fondamento stesso nonché il fine, il dato primordiale e il problema da risolvere. L'unità è un principio dinamico, un principio di vita e di crescita. «L'unità dello Spirito» è stata data fin da principio. Essa, però, va mantenuta e perpetuata mediante «il vincolo della pace» (Ef 4, 3), tramite la fatica incessante della fede e della carità. Ci deve essere sempre una sinergia tra la grazia e la fedeltà dell'uomo. Affinché «professando la verità nella carità, noi cresciamo in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo» (Ef 4, 15). «Una» e «cattolica» sono due aspetti di una medesima realtà vivente.

Momento di silenzio.

Terza lettura

Aus den Schriften von Dietrich Bonhoeffer, evangelischer Theologe und Pfarrer (Ethik, München, 1966).

Die Kirche als Gestalt Jesu Christi

In Cristo la figura dell'uomo è stata creata di nuovo dinanzi a Dio. Riconoscere in Cristo la propria immagine e la propria speranza non era questione di luogo e di tempo, di clima, di razza, di singolo, di società, di religione o di inclinazione, era invece questione di vita o di morte per l'umanità. Ciò che è accaduto a Cristo è accaduto all'umanità intera. Il fatto che soltanto una parte dell'umanità riconosca la figura del suo redentore è un mistero inspiegabile. Il desiderio di colui che divenne uomo, di prender forma in ogni singolo uomo, è rimasto finora insoddisfatto. Egli, che portava la forma umana, può prender forma soltanto in una piccola schieradi uomini: nella sua Chiesa.

«Formazione» significa dunque in primo luogo che Cristo prende forma nella sua Chiesa. La persona stessa di Gesù Cristo prende forma in essa: per indicare in modo chiaro e profondo questa realtà il Nuovo Testamento chiama la Chiesa corpo di Cristo. Il corpo è la persona. La Chiesa dunque non è la comunità religiosa degli adoratori di Cristo, ma è il Cristo stesso che ha preso forma tra gli uomini. La Chiesa può legittimamente chiamarsi corpo di Cristo perché nel corpo di Gesù Cristo è veramente accolto l'uomo e quindi tutti gli uomini lo sono. La Chiesa ha dunque la forma che in realtà l'umanità intera dovrebbe avere. L'immagine sulla quale è modellata è l'immagine dell'umanità. Ciò che avviene in essa avviene in modo simbolico evicario per tutta l'umanità. Va detto però con la massima chiarezza che la Chiesa non possiede una sua figura propria e autonoma accanto a quella di Gesù Cristo, essa dunque non può mai arrogarsi un'esistenza, un diritto, un'autorità, una dignità proprie indipendentemente da Gesù Cristo. La Chiesa non è null'altro che la parte dell'umanità in cui Cristo ha preso forma. Si tratta soltanto e unicamente della persona di Gesù Cristo e di nessun'altra. La Chiesa è l'uomo divenuto uomo, giudicato e risorto a nuova vita in Cristo. Essa non riguarda dunque essenzialmente le cosiddette funzioni religiose dell'uomo, ma riguarda l'uomo tutto intero nella sua esistenza terrena e in tutti i suoi rapporti. La Chiesa non si occupa di religione ma della persona di Cristo e del come essa prenda forma in un gruppo di uomini. Se ci lasciamo distogliere sia pur di poco da questa prospettiva, ricadiamo inevitabilmente in quei programmi di ristrutturazione etica o religiosa del mondo, di cui abbiamo parlato all'inizio.

Omelia

Il Santo Padre tiene l'omelia.

Segno di pace

Ubi caritas

La schola:

Dove è la vera carità, là Dio è presente.

L'assemblea ripete: Ubi caritas est vera, Deus ibi est.

Il Diacono ortodosso:

Amiamoci gli uni gli altri, affinché in unità di spirito, professiamo la nostra fede nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo: Trinità consustanziale e indivisibile.

Il Diacono latino:

Prima di professare insieme la nostra fede, nella carità di Cristo che ci ha riuniti nel suo nome, scambiamoci un segno di pace.

E tutti si scambiano un gesto di pace, come segno di comunione fraterna.

La schola:

L'assemblea ripete: Ubi caritas est vera, Deus ibi est.

La schola:

Ci ha riuniti tutti insieme Cristo amore. 
Rallegriamoci, esultiamo nel Signore! 
Temiamo e amiamo il Dio vivente, e 
amiamoci tra noi con cuore sincero.

L'assemblea: Ubi caritas est vera, Deus ibi est.

Professione di fede

Il Santo Padre:

Lampada per i nostri passi è la Parola di Dio, luce sul nostro cammino. Alla sua luce confessiamo con fiducia che Dio è più grande del nostro peccato. Alla sua luce, nella speranza che non delude, riconosciamo la salvezza per la fede, quella fede che proclamiamo essere una, assieme ad un solo Signore e ad un unico Battesimo.

Il cantore:

Un Rappresentante delle altre Chiese e Comunità ecclesiali:

Noi crediamo in Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra.

Un Rappresentante delle altre Chiese e Comunità ecclesiali:

Noi crediamo in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre.

Un Rappresentante delle altre Chiese e Comunità ecclesiali:

Noi crediamo nello Spirito Santo, 
la Santa Chiesa cattolica, 
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati, 
la risurrezione della carne e la vita eterna.

Preghiera del Signore

Il Santo Padre:

Il Dio della pace e il Maestro della concordia, che ha insegnato l'unità, vuole che uno preghi per tutti così come in uno egli portò tutti. Obbedienti alla sua parola, osiamo dire:

L'assemblea:

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Tuo è il regno, tua la potenza
e la gloria nei secoli.

Benedizione

Il Santo Padre:

Dominus vobiscum.

L'assemblea:

Et cum spiritu tuo.

Il Diacono latino:

Inclinate vos ad benedictionem.

Il Santo Padre:
L'assemblea:

Il Signore vi benedica e vi protegga.
R. Amen.

V. Faccia risplendere il suo volto su di voi e vi doni la sua misericordia.
R. Amen.

V. Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace.
R. Amen.

V. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. 
R. Amen.

Il Diacono latino:

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

 

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