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COMITATO CENTRALE DEL GRANDE GIUBILEO DELL’ANNO 2000

Ufficio Liturgico 

Vietata ogni riproduzione a scopo commerciale. 

Celebrazione per la riconciliazione di più penitenti
con la confessione e l’assoluzione individuale
 

Basiliche Patriarcali
Martedì Santo, 18 aprile 2000
 

Riti iniziali 

I fedeli si riuniscono nell’atrio della basilica e attendono in silenzio l’arrivo del presidente, accompagnato dai presbiteri, dal diacono che porta l’Evangeliario e dai ministri con i ceri. La celebrazione inizia con un canto o col seguente invitatorio: 

Invitatorio  (cf 1Pt 2,21-23-24) 

Il cantore (o il lettore) invita a ripetere: 

R. Venite, torniamo al Signore:
dalle sue piaghe siamo stati guariti.

Cristo patì per noi,
lasciandoci un esempio,
perché ne seguiamo le orme.  R.

Oltraggiato non rispondeva con oltraggi,
e soffrendo non minacciava vendetta,
ma rimetteva la sua causa
a colui che giudica con giustizia.  R. 

Egli portò i nostri peccati nel suo corpo
sul legno della croce,
perché non vivendo più per il peccato,
 
vivessimo per la giustizia.  R. 

Saluto 

Il presidente saluta i presenti:           

Fratelli, eletti secondo la prescienza di Dio Padre
mediante la santificazione dello Spirito
per obbedire a Gesù Cristo
e per essere aspersi del suo sangue,
grazia e pace in abbondanza a tutti voi.

R. E con il tuo spirito.
 

Monizione iniziale 

Il presidente introduce con queste o altre  parole: 

Fratelli e sorelle, in prossimità delle feste pasquali la voce di Cristo chiama tutti a ricevere l’abbraccio misericordioso del Padre celeste. La luce dello Spirito ci guidi a riconoscere i nostri peccati e ad accogliere con cuore penitente la grazia della riconciliazione con Dio e con il prossimo.

Orazione 

Dopo l’invito Preghiamo, seguito da breve silenzio orante, il presidente  prega l’orazione:

Dio misericordioso,
che doni agli uomini
un tempo favorevole alla riconciliazione,
perché ti riconoscano creatore e Padre,
fa’ che, accogliendo la tua offerta di pace,
collaboriamo al disegno della tua volontà,
per ricondurre tutto a Cristo unico Signore.

Egli vive e regna nei secoli dei secoli. 

(MR, messa per la riconciliazione) 

Processione attraverso la Porta Santa 

Il diacono: 

Confidando nell’intercessione della Madre del Redentore [dei santi apostoli Pietro e Paolo / di san Giovanni Battista e di san Giovanni Evangelista] camminiamo incontro a Cristo, Porta della riconciliazione con Dio nella santa Chiesa. (Se si fa l’aspersione al passaggio della Porta Santa, continua: L’aspersione con l’acqua ravvivi in noi il desiderio di attingere purificazione alle sorgenti della salvezza).  

Si intonano le Litanie dei Santi e si avvia la processione: apre il diacono che porta l’Evangeliario, accompagnato dai ministri con i ceri, quindi il presidente, i sacerdoti penitenzieri ed i fedeli. Un sacerdote penitenziere, sulla soglia della Porta Santa, asperge coloro che la varcano.

L’Evangeliario viene deposto sull’altare; i sacerdoti e i ministri si recano ai loro posti, il presidente alla sede. 

Terminato il canto, dopo l’invito Preghiamo, seguito da un breve spazio di preghiera silenziosa, il presidente prega la seguente orazione:

Orazione 

O Dio, nostro Padre,
che non ti lasci vincere dalle nostre colpe,
ma accogli con amore chi ritorna a te,
guarda i tuoi figli che si riconoscono peccatori
e fa’ che riconciliati
nella celebrazione di questo sacramento
sperimentino la gioia della tua misericordia.

Per Cristo nostro Signore.  (Rito Penitenza p. 56)

Ascolto della parola di Dio

Per le letture in altre lingue: vedi volume «Messe con letture»

Prima lettura

Venite all’acqua: ascoltate e vivrete

Dal libro del profeta Isaia  55, 1-11

Così dice il Signore:
«Voi tutti assetati, venite all’acqua...

Vedi volume «Messe con letture», p. 105-106.

Salmo responsoriale Cf Is 12

R. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.

Vedi volume «Messe con letture», p. 106.

Seconda lettura

E’ apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito  2,11-14

Carissimo, è apparsa…

Vedi volume «Messe con letture», p. 107.

Oppure

Lasciatevi riconciliare con Dio

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi  5, 17- 6, 2

Fratelli, se uno è in Cristo...

Vedi volume «Messe con letture», p. 136.

Canto al Vangelo  Gv 15, 4.5

Vedi volume «Messe con letture», p. 131.

Lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.

Lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Durante il canto al Vangelo, il sacerdote infonde l’incenso; il diacono chiede la benedizione, quindi prende l’Evangeliario dall’altare e accompagnato dai ceri e dall’incenso si reca all’ambone.

Vangelo                                                                                             

Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto.

Il Signore sia con voi.

R/. E con il tuo spirito.

Dal Vangelo secondo Giovanni  Gv 15,1-8

R. Gloria a te, o Signore. 

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite…

Vedi volume «Messe con letture», p. 131.

Omelia

Alla luce dei testi biblici ascoltati e dei temi propri del Giubileo, l’omelia conduce i penitenti a porsi dinanzi all’amore di Dio, al pentimento per il male compiuto, alla rinunzia al peccato e alla conversione della vita.

L’omelia è seguita da congruo tempo di silenzio, per consentire ai penitenti di raccogliersi nell’esame di coscienza e formulare propositi di vita riconciliata. 

Rito della Riconciliazione

Atto penitenziale comunitario 

Il presidente invita a riconoscersi peccatori davanti a Dio e ai fratelli: 

Fratelli e sorelle, confessiamo di essere peccatori e preghiamo gli uni per gli altri per ottenere il perdono del Signore. 

Il diacono:

Mettevi in ginocchio. 

Tutti insieme dicono: 

Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli,
che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni,
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
E supplico la beata e sempre vergine Maria,
gli angeli, i santi e voi fratelli,
di pregare per me il Signore Dio nostro.

Tutti si alzano in piedi.

Professione di fede

Il presidente invita a rinnovare la propria adesione di fede  con il canto del Credo.

Se non si sono cantate le Litanie nella processione iniziale, invece della professione di fede si cantano le invocazioni a Cristo delle Litanie.

Preghiera del Signore

Il presidente introduce con queste o simili parole:

Uniti a Cristo come tralci alle vite, rivolgiamo al Padre celeste la nostra preghiera perché la grazia del Giubileo conceda a tutti gli uomini di attingere con abbondanza alle sorgenti della redenzione:

Canto del “Padre nostro”.

Gesto di riconciliazione fraterna

Il diacono o il presidente:

Confermiamo la preghiera rivolta al Padre che sta nei cieli scambiandoci un segno di riconciliazione fraterna.

Tutti si scambiano un gesto di pace.

Orazione

Quindi il presidente conclude con l’orazione:

Padre santo e misericordioso,
che ci hai creati e redenti,
tu che nel sangue del tuo Figlio
hai ridonato all’uomo la vita eterna
perduta per le insidie del maligno,
santifica con il tuo Spirito
coloro che non vuoi lasciare
in potere della morte.

Tu che non abbandoni gli erranti,
accogli, o Signore, i penitenti che ritornano a te.
Ti commuova, o Signore,
l’umile e fiduciosa confessione dei tuoi figli,
la tua mano guarisca le loro ferite,
li sollevi e li salvi,
perché il corpo della Chiesa
non resti privo di nessuno dei suoi membri;
il tuo gregge, Signore, non sia disperso,
il nemico non goda della rovina della tua famiglia,
e la morte eterna non abbia mai il sopravvento
sui nati a vita nuova nel Battesimo.

A te salga, Signore, la nostra supplica,
a te il pianto del nostro cuore:
perdona i peccatori pentiti,
perché dai sentieri dell’errore
ritornino alle vie della giustizia
e guariti dalle ferite del peccato
custodiscano integra e perfetta
la grazia della nuova nascita nel Battesimo
e della riconciliazione nella Penitenza.

Per il nostro Signore, Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

R. Amen.    (Rito della Penitenza, p. 121-122)

Confessione e assoluzione individuale

I sacerdoti penitenzieri si recano alle sedi predisposte.
Seguono le confessioni sacramentali individuali.

Intanto si conserva il raccoglimento, favorito dalla preghiera di alcuni salmi.

Ringraziamento comune

Terminate le confessioni dei singoli penitenti, il presidente, attorniato dai sacerdoti penitenzieri, invita al rendimento di grazie e all’impegno di vivere in novità di vita.

Cantico della beata Vergine

Il presidente infonde l’incenso in un incensiere posto davanti all’altare, e quindi dice:

In comunione con Maria, Madre del Redentore e dei redenti, eleviamo il nostro canto di ringraziamento a Dio che stende la sua misericordia di generazione in generazione:

Canto: L’anima mia magnifica il Signore...

Orazione

Dopo il canto il presidente conclude con la seguente orazione:

Padre santo,
che nella tua bontà ci hai rinnovati
a immagine del tuo Figlio,
per intercessione della Vergine Maria
e dei santi apostoli Pietro e Paolo,
fa’ che tutta la nostra vita
diventi segno e testimonianza
del tuo amore misericordioso

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen. (cf Rito della Penitenza, p. 92)

Conclusione 

Prima della benedizione e del congedo, si  può suggerire di fare un’elemosina all’uscita della Basilica come segno concreto di conversione e di carità, che sarà devoluta per…

Benedizione

Il diacono:

Inchinatevi per la benedizione.

Il presidente:

Dio, che nella Passione del suo Figlio
ci ha manifestato la grandezza del suo amore,
vi faccia gustare la gioia dello Spirito
nell’umile servizio dei fratelli.

R. Amen. 

Cristo Signore,
che ci ha salvato con la sua croce dalla morte eterna,
vi conceda la vita senza fine.

R. Amen. 

Voi, che seguite Cristo umiliato e sofferente,
possiate aver parte alla sua risurrezione.

R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. 

R. Amen.  (MR)

Congedo

Il diacono congeda l’assemblea:

Nel none del Signore andate in pace.

R. Rendiamo grazie a Dio. 

L’assemblea si scioglie in silenzio.

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