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Temi del Giubileo

Una nuova guida  per informare  i pellegrini più bisognosi

David Murgia

“Dove mangiare, dormire, lavarsi”. Una nuova guida contenente informazioni utili è stata presentata ed illustrata dalla Comunità di Sant’Egidio, che continua il proprio impegno accanto a mendicanti e bisognosi. Una sorta di “pagine gialle dei poveri” in cui sono inseriti notizie, numeri di telefono, indirizzi utili per chi cerca accoglienza ed aiuto. Una “bussola” per orientarsi nella città.

L’opuscolo segue altre precedenti edizioni, con la differenza che quest’anno proprio in occasione del Grande Giubileo, la Comunità di Sant’Egidio ha potenziato strutture e servizi. Infatti per poter rispondere anche alle esigenze dei numerosi pellegrini che giungeranno nella capitale, nella guida è possibile trovare circa 600 indirizzi, 40 indicazioni in più rispetto allo scorso anno, con altri 7 centri in più dove trovare alloggio, 3 in più dove poter mangiare ed 8 centri dove potersi lavare. Inoltre sono aumentati anche i Centri parrocchiali che mettono a disposizione locali e risorse umane per l’accoglienza. 144 pagine per informare ed indirizzare distribuite in 13 mila copie e diffuse in maniera capillare.

Durante il 1999 la Comunità di Sant’Egidio ha distribuito circa 107mila pasti caldi, offrendo assistenza a 1468 senza fissa dimora. Il 26 dicembre è stato consumato il consueto pranzo di Natale a Santa Maria in Trastevere e lo stesso giorno, in alcuni istituti e quartieri di Roma persone anziane e famiglie in difficoltà sono state accolte a pranzo in case amiche. Il cenone della notte di fine anno è stato organizzato presso il Policlinico.

Per la festa dell’Epifania, il 6 gennaio, sarà allestita una gigantesca tombola con i poveri alla mensa di Trastevere.

Insieme alla guida sono stati anche presentati gli ultimi dati su anziani, barboni ed immigrati che vivono in Italia. A Roma gli anziani con oltre 65 anni sono 489 mila. Di questi - è evidenziato nel dossier - ben 12 mila non hanno il telefono ed in 60 mila hanno bisogno di aiuto.

Le persone senza fissa dimora, invece, il cui censimento risulta difficile, solo nella capitale, sono ben 1468, in gran parte stranieri. Secondo i dati, i cittadini presenti in Italia con regolare permesso di soggiorno sono 806 mila. Di questi circa il 26% sono irregolari. La Comunità di Sant’Egidio nasce a Roma nel 1968, per iniziativa di Andrea Riccardi e raccoglie più di 20 mila membri. Tra la caratteristiche della Comunità va ricordato il primato del servizio ai poveri, il dialogo ecumenico ed interreligioso, varie attività umanitarie e a favore della pace. Tra queste vanno rammentate la pace in Mozambico nel 1992, ottenuta con la mediazione ufficiale della comunità, assieme ad altri contributi come nelle crisi in Albania, Kossovo, Burundi e Guatemala. La Comunità di Sant’ Egidio è diffusa in varie città italiane e all’estero. E’ presente in più di trenta paesi europei ed extraeuropei. Dalla seconda metà degli anni novanta è candidata al Premio Nobel per la pace.

Una nuova strada nel segno della carità

E’ stato di recente attivato, grazie ai Volontari del Circolo San Pietro, un Centro di accoglienza per malati terminali, presso una clinica romana. Si tratta di una nuova struttura, l’unica esistente nel centro-sud d’Italia, dove operano volontari preparati con adeguati corsi di formazione. L’assistenza spirituale, non necessariamente religiosa, è caratterizzata dall’atmosfera e dalla semplicità dei rapporti interpersonali che si vengono ad istaurare tra i sofferenti e tutte le altre realtà coinvolte nell’iniziativa, nel profondo convincimento che le cure palliative siano la strada giusta da percorrere per aiutare il prossimo che necessita di una particolare dimostrazione  di affetto e di carità. Alla cura del dolore si accompagna la cura della persona anche nei suoi aspetti apparentemente  meno fondamentali come il mantenimento del decoro personale, quale espressione dell’amore per la vita. Le cure ed il sostegno poi sono estese ai familiari che desiderano essere vicini al congiunto morente, ricevere assicurazioni, informazioni sulle reali condizioni, esprimere liberamente le proprie emozioni, ricevere conforto e sostegno dall’équipe curante.

La carità del Papa per il Giubileo

Fornire a 500 persone bisognose un pasto caldo al giorno: è questo il nuovo progetto inserito nel programma “La Carità del Papa per il Giubileo”, che si propone di creare a Roma, presso le quattro basiliche patriarcali, dei posti per il vitto e l’alloggio dei pellegrini poveri. Il servizio, attivo per tutto l’Anno Santo, sarà gestito dai volontari del Circolo S. Pietro, presente a Roma dal 1869, che assicura con le sue opere un pasto ai poveri nelle tradizionali storiche “cucine economiche”, conosciute come “la minestra del Papa”. Sono oggi circa 150.000 all’anno i pasti che il Circolo distribuisce a poveri e immigrati. 

Una mappa  che si estende 

Le iniziative concrete di carità promosse di recente verso i più bisognosi si vanno moltiplicando ed arricchendo sempre più. Eccone un primo se pur parziale quadro:

Iniziative del Comitato Centrale

• Ospitalità - 26 mila posti letto a prezzi ridotti o  completamente gratuiti

• 500 pasti caldi al giorno per i pellegrini bisognosi in appositi chioschi presso le basiliche patriarcali Caritas di Roma

• Potenziamento servizi mensa

• Realizzazione progetto accoglienza per pellegrini malati di AIDS a Villa Glori

• Poliambulatorio Stazione Termini per immigrati, Rom, poveri.

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