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IL GIUBILEO NEL MONDO
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Un programma per attuare la Tertio Millennio Adveniente

La Conferenza episcopale degli Stati Uniti d’America ha pubblicato, in inglese e in spagnolo, un «manuale» per guidare gli operatori pastorali e i fedeli nell’attuazione della Tertio Millennio Adveniente e nella preparazione al Grande Giubileo del 2000. «Aprire le porte a Cristo», questo il titolo della pubblicazione, vuole fornire un «quadro di azione» alle diocesi, alle parrocchie e agli organismi e movimenti nazionali, offrendo loro principi pastorali, suggerimenti, obiettivi da proporsi in un’azione pastorale destinata a concludersi nel 2001e dando luogo ad un vero e proprio «nuovo inizio», che prenda le mosse dalla conversione dei cuori e dalla riconciliazione.

I Vescovi immaginano la preparazione al Giubileo come un pellegrinaggio della durata di tre anni, come un «tempo di Avvento prolungato» iniziato con il Concilio Vaticano II e destinato a portare l’umanità fino alla soglia del Terzo Millennio. La venuta di Cristo nel mondo, scrivono i Vescovi «dette alla storia un impulso nuovo, in una direzione irreversibile», e la celebrazione del Giubileo, che per la prima volta coincide con la svolta di un millennio «è un momento unico nella storia, che presuppone un messaggio di fede impegnativo». Il manuale, che come abbiamo detto è bilingue e riccamente illustrato, consta di quattro sezioni: una Introduzione, che reca il messaggio dei Vescovi ai fedeli americani; cui segue una sezione intitolata «Aprite le porte a Cristo», con le mete e gli obiettivi della fase preparatoria, lo schema annuale delle celebrazioni, le «strategie pastorali» su Conversione, riconciliazione, atteggiamento verso la Comunità, l’unità, la pace, la giustizia. La terza parte si occupa della pianificazione pastorale: enuncia otto principi pastorali, fra i quali lo studio delle scritture e del significato del Giubileo nella tradizione biblica, una visione positiva e fiduciosa nel cammino della Chiesa, l’apertura ecumenica e la disponibilità al dialogo interreligioso. Infine, la quarta parte offre suggerimenti a livello nazionale, diocesano e parrocchiale, per le celebrazioni nella fase preparatoria e nell’anno giubilare.

Nel corso dell’anno liturgico vengono identificate alcune giornate dedicate in particolare alla preghiera (ad esempio, la festa dell’Immacolata, la giornata della pace, l’Annunciazione, il Giovedì Santo, Tutti i Santi, ecc.), altre all’azione (la giornata della marcia per la vita, quella del malato, la festa delle famiglie, la giornata della terra), altre al digiuno. Si suggeriscono festival religiosi anche a livello ecumenico, una campagna nazionale per la giustizia ed una «alleanza con i poveri», celebrazioni particolari di riconciliazione e di perdono, infine Congressi eucaristici diocesani da tenersi durante l’anno giubilare o all’inizio del 2001. Per ogni settore dell’azione pastorale (liturgia, educazione e formazione, giustizia sociale, mezzi di comunicazione, vita familiare) si indicano i valori da sottolineare e schemi di attività specifiche. Infine in appendice, oltre ad una sintesi dei temi affrontati da Giovanni Paolo II nella Tma, si propone di collegare i temi giubilari con il calendario liturgico e quello civile, che nella tradizione americana pone in rilievo, con specifiche ricorrenze, temi quali la pace, l’integrazione razziale, la difesa della vita, il rinnovamento della società.

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