Un piano di rinnovamento spirituale del Continente
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IL GIUBILEO NEL MONDO
Oceania

UN PIANO DI RINNOVAMENTO SPIRITUALE DEL CONTINENTE

Molto intenso il lavoro svolto negli ultimi quattro anni dalle conferenze episcopali Australiana e Neozelandese in preparazione al Grande Giubileo. Dal '95, anno di costituzione del Comitato australiano, i Vescovi hanno avviato un piano di rinnovamento spirituale dei fedeli che ha avuto l'obiettivo di far riscoprire i valori del Vangelo e degli insegnamenti della Chiesa. È stato distribuito un libro di preghiere, dirette a stimolare un processo di rinnovamento in ogni cristiano nel cammino verso il 2000. Ogni diocesi ed arcidiocesi del Paese è stata altresì invitata ad organizzare programmi parrocchiali di discussione e convegni sui temi del triennio di preparazione immediata indicata dalla Lettera apostolica del Santo Padre Tertio Millennio Adveniente. In vista dell'imminente appuntamento del Sinodo dei Vescovi per l'Oceania, previsto per l'anno in corso, le Pontificie Opere Missionarie in Australia hanno organizzato una conferenza sul tema: «Preparare il Giubileo - ispirare la Missione» con lo scopo di approfondire il collegamento tra l'evento giubilare e la missione evangelizzatrice della Chiesa. I vescovi cattolici di Australia hanno inoltre redatto una Lettera pastorale dal titolo: «La venuta del Terzo Millennio» nella quale è stato illustrato il senso e la preparazione dell'Anno Santo, ribadendo la necessità di un maggiore spazio per le espressioni della dimensione cristiana della vita australiana. Nella lettera, i vescovi hanno richiamato l'importanza di fare dell'anno giubilare un'occasione di gioia e di ringraziamento per il bimillenario del cristianesimo, unita però alla forte volontà di pentimento e conversione da quegli atteggiamenti che, nella storia, possono aver tradito la testimonianza della fede. Il programma per l'Avvento del 1999 esorta i fedeli e le Chiese locali ad organizzare messe notturne e veglie di preghiera, e a compiere atti di autentica e concreta testimonianza.

Per il mese di maggio del 2000, approfondendo i temi proposti dalla Pentecoste i fedeli saranno chiamati ad impegnarsi per un «pellegrinaggio verso il cuore», organizzando, tra l'altro, una settimana di preghiera per l'unità dei cristiani ed una settimana per la riconciliazione con gli aborigeni. Il «pellegrinaggio» raggiungerà la sua massima intensità spirituale nel periodo compreso tra la Pasqua e la Pentecoste del 2001, in cui ogni cristiano sarà esortato a consacrarsi interamente alla solidarietà con i fratelli in Cristo. La Conferenza Episcopale della Nuova Zelanda, dal canto suo, ha redatto un rapporto su sei punti sulla preparazione al Giubileo da parte delle diocesi. Sono state distribuite ai sacerdoti e ai cappellani copie della Lettera apostolica del Papa Tertio Millennio Adveniente sulle quali sono stati avviati programmi ed iniziative da parte dei Consigli Pastorali diocesani per tutto il quadriennio di preparazione all'Anno Santo. Ampio risalto è stato dedicato all'aspetto ecumenico dell'evento giubilare e, per questo motivo, fin dai primi mesi dall'inizio della fase preparatoria immediata, i vescovi cattolici hanno discusso con quelli anglicani le possibilità di realizzare eventi comunitari di preghiera. Tema dominante di tutti i programmi è stato tuttavia quello inerente alla Nuova Evangelizzazione sollecitata con forza e vigore dal Santo Padre quale imprescindibile necessità per i cristiani del mondo intero alle soglie del terzo millennio. Attraverso una Lettera pastorale intitolata The Church in Jubilee i vescovi della Nuova Zelanda hanno ribadito i motivi per cui i cattolici sono chiamati a celebrare, con particolare solennità, i duemila anni dalla nascita di Cristo. La Lettera si articola in nove brevi capitoli preceduti da un'introduzione in cui viene ricordato come, fin dall'inizio del suo Pontificato, Giovanni Paolo II abbia costantemente guardato alla celebrazione del Giubileo, considerando quest'ultimo scorcio del millennio come un periodo di preparazione a tale evento. Nella Lettera, dopo aver presentato il mistero dell'Incarnazione del Signore alla luce delle Scritture, i vescovi hanno sottolineato alcuni aspetti relativi alla giustizia sociale, ribadendo come sia inaccettabile il principio secondo il quale ogni popolo non abbia responsabilità nei confronti degli altri popoli, specialmente di quelli più poveri e che si trovano in uno stato di necessità. Le risorse della terra hanno la loro origine in Dio, come intendeva sottolineare anche il Giubileo dell'antico Israele, che le ha donate all'uomo perché da esse tragga alimento e beneficio l'intera umanità. È su questi presupposti che i vescovi neozelandesi si augurano che il Giubileo diventi un tempo per tornare indietro, per pentirsi, per cambiare e per creare la volontà necessaria per fare cose nuove.

Per quanto riguarda infine la Conferenza Episcopale di Papua Nuova Guinea i vescovi hanno avviato fin dal 90 un'intensa preparazione a largo raggio sui temi legati all'evento di fine millennio con la consapevolezza che «la nuova evangelizzazione sfida i cristiani a dare nuova priorità alla vita delle parrocchie, a sviluppare metodi creativi, a rendere consapevoli i battezzati delle loro responsabilità evangeliche e ad incoraggiarli a testimoniare la loro fede nei diversi ambienti culturali in cui essi stessi vivono». Dall'ormai lontano 1991 si sono così succedute pubblicazioni di lettere pastorali, per la maggior parte orientate su temi relativi alla necessità di una nuova evangelizzazione, piani programmatici ed iniziative anche a livello culturale. In questo ultimo periodo le diocesi hanno promosso diverse iniziative come la realizzazione di sussidi contenenti riflessioni e preghiere basate sul Vangelo di Marco ed hanno sviluppato programmi e corsi di formazione per gli operatori pastorali sui temi relativi al nuovo anno appena cominciato, il 1998, incentrato sullo Spirito Santo, ripercorrendo le linee guida seguite già nel corso dell'anno precedente, dedicato alla figura di Gesù Cristo.

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