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La lettera

Il cardinale Etchegaray ai carcerati, ai magistrati e agli operatori giudiziari

« BEATO TE DETENUTO PERCHE DIO HA REVOCATO LA TUA  CONDANNA» 

Si avvicina a grandi passi il Giubileo dell’Anno 2000, un tempo per i credenti dedicato in modo speciale a Dio, Signore della Storia, un richiamo per tutti circa la radicale dipendenza della creatura dal Creatore.

Nella tradizione della Bibbia esso era anche il tempo della liberazione degli schiavi, della restituzione della terra al legittimo proprietario, del condono dei debiti e della conseguente restaurazione di forme di uguaglianza tra tutti i membri del popolo.

E’ pertanto un tempo privilegiato per perseguire quella giustizia di ciascuno che conduce alla liberazione di tutti.

Gesù è la pace, è  la giustizia, è la libertà. Egli può divenire nostra pace e nostra giustizia, la nostra libertà. 

Beato te, uomo, donna e giovane detenuto, perché il Signore ha revocato la tua condanna. Alzati e rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Coraggio non lasciarti  cadere le braccia; il Signore è in mezzo a te, tu non vedrai più la sventura. Egli esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia come nei giorni di festa.

Beato te che operi nelle carceri, se vivrai il tuo impegno di servizio all’uomo nel rispetto della dignità di ognuno. Prepara anche tu la via al Signore, colma la valle delle solitudini, appiana i monti e coli delle tensioni e della violenza. Allora si rivelerà la gloria del signore ed ogni uomo la vedrà.

Beato te che amministri la giustizia se, in una missione così delicata, non giudicherai secondo le apparenze e non prenderai decisioni per sentito dire, ma giudicherai con giustizia i poveri e prenderai decisioni eque.

Beato te, credente e discepolo di Gesù se, nonostante tutto, cercherai le vie della misericordia e del perdono.

Beata te, Chiesa di Dio, se allargherai lo spazio della tua tenda e stenderai i teli della tua dimora senza risparmio.

Il giubileo è l’anno di grazia del Signore Gesù che viene a visitarci per dimostrarci la sua eterna fedeltà. E’ tempo che si decida di intraprendere insieme e con animo risoluto un vero pellegrinaggio di pace, ciascuno a partire dalla concreta situazione in cui si trova. Le difficoltà sono grandi, ma nessun cammino di pace potrà mai essere avviato, se non maturiamo in noi un atteggiamento di sincero perdono. Senza di esso le ferite continueranno a sanguinare, alimentando nelle generazioni che seguiranno un astio interminabile, che è fonte di vendetta a causa di sempre nuove rovine.

Per incontrare il Signore Gesù dobbiamo essere pronti a respingere le tentazioni di scorciatoie illegali verso facili miraggi di successo e di ricchezza. Ritroviamo invece il gusto di ciò che è giusto e vero, anche quando attenersi a questa linea richiede sacrificio ed impegna ad andare controcorrente.

Gesù Cristo libera da tutte le prigioni...

In questo cammino di preparazione il Signore vi benedica e vi protegga, faccia risplendere il Suo volto su voi e vi doni la sua misericordia; rivolga su di voi il Suo sguardo e vi doni la Sua pace.

Roger Card. Etchegaray

Presidente del Comitato Centrale del Grande Giubileo dell’Anno 2000

  

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