Dossier - Un minimo di organizzazione al servizio di un massimo slancio spirituale

SETTE TAPPE PER UN SOLO CAMMINO

Roger Etchegaray
Presidente del Comitato Centrale del Grande Giubileo dell’Anno 2000

Già da quattro anni, il Comitato Centrale del Giubileo ha spesso beneficiato dell’ospitalità di questa Sala Stampa per informarvi del suo lavoro, sottolineando sempre (non lo si ripeterà mai abbastanza) la finalità propriamente spirituale di questo grande Evento. Questa mattina, ho la gioia di trarre dall’ombra un gruppo di esperti, incaricati dell’organizzazione materiale del Giubileo, poiché su questa terra non vi è spirito senza corpo.

Di cosa si tratta? Di informarvi su alcuni aspetti logistici quali si profilano ormai a meno di un anno dall’apertura della Porta Santa. Ciò che vi sarà presentato è già il frutto di un lungo cammino, poiché la marcia di avvicinamento è tanto più delicata in quanto questo Giubileo, così come è stato voluto dal Papa di un nuovo millennio, è un massiccio inesplorato e al tempo stesso affascinante.

Desidero rendere omaggio a coloro che interverranno tra breve e ai loro collaboratori, perché lavorano molto di giorno e talvolta di notte. Questo incontro è il primo del genere e sarà seguito da altri a un ritmo che ci auguriamo periodico. Questo primo incontro ha un carattere piuttosto generale ed, in ogni caso, non esaustivo, poiché il cantiere è vario e ancora ...in cantiere, quindi, in costante movimento e sarà oggetto, in seguito, di altre informazioni più particolareggiate e precise. Ma penso che quello che vi viene presentato oggi vi dia qualche idea circa la complessità di una preparazione che vuole essere all’altezza delle esigenze e aspirazioni della nostra epoca. Farò solo un’osservazione. Anche la tecnica porta qui, per certi aspetti, il marchio originale di un avvenimento religioso: non si tratta un giubileo come un puro fatto di società , di un semplice cambiamento di millennio. Ciò che ci auguriamo è un minimo di organizzazione materiale al servizio di un massimo di slancio spirituale. Ma è evidente che, da un lato, questo minimo materiale non potrà essere microscopico e che , dall’altro, questo massimo spirituale non potrebbe essere visibile a occhio nudo: ogni rinnovamento evangelico é prima interiore che sociale , ma l’uno non va senza l’altro.