Jubilee 2000 Search
back
riga

IL VOLONTARIATO UNA RISORSA A DISPOSIZIONE DI TUTTI

Donato Mosella
Responsabile del Volontariato

L’impiego di un volontariato motivato, ben organizzato e coordinato è un fattore strategico per un felice svolgimento del Grande Giubileo dell’Anno 2000. L’utilizzo della “risorsa volontariato” va anche considerato come un modo per mettere preziose energie a disposizione delle città e dei luoghi interessati dal Giubileo, e per collaborare con le forze istituzionali alla realizzazione di servizi per l’accoglienza dei Pellegrini.

L’organizzazione che stiamo dando al volontariato per il Giubileo si sviluppa in base ad un Progetto Volontariato elaborato dal Comitato Centrale e dall’Agenzia Romana per il Giubileo, che è stato definito da tempo ed è orientato principalmente verso due indirizzi:

a) il coordinamento di tutte le esperienze di volontariato che le Conferenze Episcopali, le Diocesi, le Associazioni e i Movimenti Ecclesiali nazionali ed internazionali intendono svolgere nell’anno giubilare a Roma, nel Lazio ed in Italia;

b) la costituzione e il funzionamento, in collaborazione con l’Agenzia Romana, di un “Centro del Volontariato per l’Accoglienza Giubilare” cui spetta il compito di reclutare, formare e gestire diverse figure di volontari secondo le esigenze e i bisogni del programma dell’Anno Santo.

Il Progetto Volontariato affida al volontario quattro funzioni specifiche:

·            animazione pastorale del pellegrinaggio;

·            accoglienza nei luoghi di culto;

·            assistenza e informazione ai pellegrini;

·    tutela della città, dell’ambiente e dei beni culturali.

Sulla base di queste quattro funzioni, sono state identificate alcune precise figure di volontario: animatore della pastorale del pellegrinaggio; operatore dell’accoglienza nei luoghi di culto; addetto alle informazioni; operatore dell’accoglienza (assistenza ai poveri, ai disabili, agli anziani, ai bambini); operatore logistico; assistente ai servizi sanitari; sentinella ecologica e dei beni culturali.

Il “Centro del Volontariato per l’accoglienza giubilare” - cui spetta di reclutare i volontari, formarli alle funzioni dell’accoglienza, coordinarli e organizzarli nell’ambito dei programmi dell’anno 2000 - è già stato avviato. Esso dispone di un punto di informazione a Roma presso il Centro dell’Accoglienza, ed ha la propria sede operativa a largo S. Lucia dei Filippini, 20.

E’ stata già costituita anche la rete dei referenti per il volontariato in seno ai Comitati Nazionali per il Giubileo; referenti che svolgono funzioni di collegamento tra il Centro del Volontariato e le aree di reclutamento, oltre ad avere compiti di individuazione e prima attivazione dei volontari.

Secondo le stime effettuate, nel 2000 avremo bisogno di circa 54.000 volontari per il Giubileo “ordinario” e di 51.000 per i Grandi Eventi (anche se in parte i due gruppi di volontari coincidono).

Il Progetto Volontariato prevede che il 75% dei volontari arrivi dall’Italia, e in particolare da Roma, Lazio e regioni limitrofe; il 15% dall’Europa prossima; il 5% dal resto d’Europa; il 3% dal continente americano; l’1.5% da Asia e Africa.

É stata definita la figura del volontario-tipo, caratterizzata da alcuni requisiti preliminari: conoscenza della lingua italiana e, possibilmente, di altre lingue; maggiore età; disponibilità a prestare un periodo di servizio volontario non inferiore a 15 giorni, anche in più tranche (per gli stranieri un periodo di servizio non inferiore a 10 giorni consecutivi, da prestarsi in un’unica volta). Tutti i volontari saranno formati ai loro compiti specifici mediante brevi corsi, stage e seminari realizzati con strumenti e caratteristiche differenti secondo le aree di reclutamento.

La gestione di un così elevato numero di volontari non può prescindere dall’uso di tecnologie d’avanguardia. Perno del sistema è una banca dati, nella quale confluiscono le informazioni di base per il reclutamento e l’identificazione dei volontari.

La pianificazione degli impieghi delle forze disponibili avverrà incrociando le informazioni della banca dati relative alle forze disponibili con alcuni parametri, quali le necessità del Calendario dell’Anno Santo e le necessità individuate tramite la mappa delle potenziali aree di intervento dei volontari.

Per renderli immediatamente visibili da parte dei Pellegrini, delle Forze di Sicurezza e in generale di quanti saranno preposti all’Accoglienza i volontari saranno muniti di una divisa e di un badge di riconoscimento.

A partire dalla S. Pasqua 1999 il piano di gestione del volontariato sarà sottoposto ad ulteriori sperimentazioni e verifiche, anche mediante prove di simulazione sul campo.

top