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  Il Mistero cattolico

Pubblichiamo il brano tratto dagli scritti del prete ortodosso russo Georges Florovsky letto durante la celebrazione ecumenica di San Paolo fuori le mura

“La Chiesa è una. Vi è una sola Chiesa di Cristo, poiché la Chiesa è il suo corpo. E Cristo non è mai diviso. In Cristo, Signore incarnato e glorificato, l’unità del genere umano, che era stata compromessa dalla caduta e lacerata dal peccato, è stata restaurata. Mediante la creazione della Chiesa cristiana è stato inaugurato un regime di esistenza totalmente nuovo. Un regime cattolico, si potrebbe dire, contrapponendolo allo stato funesto di dislocazione e di frammentazione nel quale tutta l’umanità era stata relegata dal peccato originale. La salvezza esigeva un’autentica reintegrazione, una totale rica-pitolazione. La Chiesa una non è una semplice e specifica nota ecclesiae in mezzo ad altre, ma è piuttosto la natura stessa della Chiesa. E la funzione principale della Chiesa nel mondo è proprio quella di radunare gli individui separati e dispersi e di incorporarli in un’unità organica e viva, in Cristo. L’unità della Chiesa è al tempo stesso l’i-nizio e la fine della sua esistenza, il fondamento stesso nonché il fine, il dato primordiale e il problema da risolvere. L’unità è un principio dinamico, un principio di vita e di crescita. “L’unità dello Spirito” è sta-ta data fin da principio. Essa, però, va mantenuta e perpetuata median-te il “vincolo della pace” (Ef 4,3), tramite la fatica incessante della fede e della carità. Ci deve essere sempre una sinergia tra la grazia e la fedeltà dell’uomo. Affinché “pro-fessando la verità nella carità, noi cresciamo in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo” (Ef 4, 15). “U-na” e “cattolica” sono due aspetti di una medesima realtà vivente.”

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