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Giubileo nel mondo

Asia

Singapore

Un Anno Santo interreligioso

Quattromila fedeli di Singapore, riuniti nella nuova chiesa della Sacra Famiglia, hanno partecipato alla cerimonia di a-pertura del Giubileo, presieduta dall’arcivescovo Mons. Gregory Yong Sooi Ngean. Al rito hanno preso parte anche alcuni rappresentanti dell’ “Organizza-zione interreligiosa di Singapore” ed una trentina di monaci buddisti, prova dei buoni rapporti esistenti tra le diverse religioni di questa città-stato asiatica.

Taiwan

In processione con i carri allegorici

Nell’isola di Taiwan (Repubblica di Cina) il Giubileo si è aperto con processioni alle cattedrali cattoliche caratterizzate da una spettacolarità tipica del folclore cinese. Particolarmente riuscita la cerimonia di apertura dell’Anno Santo nella città e diocesi di Taichung. Il 25 dicembre, alle 13, un migliaio di fedeli si sono riuniti nella chiesa stazionale dell’Immacolata concezione, dove li attendeva il vescovo Mons. Joseph Wang. Dopo la lettura integrale della bolla di indizione del Giubileo “Incarnationis Mysterium”, i presenti si sono diretti verso la cattedrale del SS. Salvatore. Della processione, aperta dalla croce e dal libro dei Vangeli, facevano parte bande musicali composte da alunni di due scuole cattoliche e carri allegorici raffiguranti scene bibliche e motivi ispirati al Giubileo del 2000. Il corteo ha attraversato le principali vie della città, attirando l’attenzione della popolazione locale, alla quale membri della “Legione di Maria” e del Movimento dei “Cursillos” hanno distribuito due opuscoli su Gesù e sulla Chiesa cattolica redatti dai Padri Aloysius Chang e Joseph Kung, docenti dell’Università cattolica di Fujen. La processione si è conclusa nella cattedrale, in cui il vescovo ha celebrato la Messa solenne per l’apertura del Giubileo secondo il rituale per le Chiese locali predisposto dal Comitato Centrale dell’Anno Santo. Nell’omelia, Mons. Wang ha spiegato il significato del Giubileo, invitando i cattolici di Taichung a mettere in pratica le proposte di Giovanni Paolo II.

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