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Verso il convegno sullÂattuazione del Concilio
Massimo Tarantino
Il Concilio Vaticano II Âcostituisce un evento provvidenziale, attraverso il quale la Chiesa ha avviato la preparazione prossima al Giubileo del secondo millennioÂ
La miglior preparazione alla scadenza bimillenaria, pertanto, non potrà che esprimersi nel rinnovato impegno di applicazione, per quanto possibile fedele, dellÂinsegnamento del Vaticano II alla vita di ciascuno e di tutta la Chiesa (TMA n.18, 20). Lo stretto legame tra Concilio e Giubileo è stato indicato dal Santo Padre già nel 1994, nella lettera apostolica sulla preparazione allÂAnno Santo. E la vitalità del legame, come ha scritto il vicepresidente della Commissione teologico-pastorale del Giubileo, il Vescovo Rino Fisichella, è dimostrata dalla comune esigenza Âdi riproporre Cristo e la sua Chiesa in modo da non lasciare indifferente il nostro contemporaneoÂ. LÂinvito del Papa a riflettere sul Concilio troverà il più solenne com-pimento nellÂambito del convegno internazionale di studio sullÂattuazione del Concilio Ecumenico Va-ticano II, programmato nel calendario giubilare presso lÂAula Nuo-va del Sinodo nei giorni tra il 25 e 27 febbraio 2000. Il programma dei lavori prevede nel giorno dÂapertura unÂintroduzione del cardinale Roger Etchegaray e di monsignor Crescenzio Sepe, rispettivamente presidente e se-gretario generale del Comitato Centrale per il Grande Giubileo. Seguirà una relazione di Hermann J. Pottmeyer, docente allÂUniversità di Bochum, su ÂIl Concilio Vati-cano II: dal Sinodo del 1985 al Grande GiubileoÂ. La prima giornata si concluderà con una serie di comunicazioni riguardanti la ricerca teologica, i problemi dellÂinculturazione, la formazione e vita sa-cerdotale, la teologia e la spiritualità, la trasmissione della fede. Una relazione sulla costituzione conciliare Dei Verbum, proposta dal segretario della Pontificia Commissione Biblica, Albert Vanhoye, aprirà il programma della seconda giornata che prevede una relazione del vescovo ausiliare di Barcellona, monsignor Pere Tena Garriga, sulla Sacrosanctum Concilium, e unÂaltra serie di comunicazioni riguardanti la libertà religiosa, lÂecumenismo, il dialogo interreligioso, la Missio ad Gentes, il rinnovamento e la continuità della liturgia. Tra i relatori delle varie comunicazioni troviamo monsignor Eleuterio Fortino, monsignor Bruno Forte, monsignor Marcello Bordoni, il professor Angelo Amato. La sintesi di tutte le comunicazioni sarà tratta dal Vescovo Fisichella nella giornata conclusiva del convegno, domenica 27 febbraio. Una giornata particolarmente significativa, in quanto prevede anche una relazione sulla Lumen Gentium del cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della congregazione per la dottrina della fede, una relazione sulla Gaudium et spes del rettore della Pontificia Università Lateranense, monsignor Angelo Scola e, infine, la conclusione di Giovanni Paolo II: ÂLa Chiesa nel terzo millennio forte della profezia del Concilio Vaticano IIÂ. Il convegno non sarà solo unÂoccasione celebrativa ma un vero Âfat-to di ChiesaÂ, compiuto, secondo le parole di Monsignor Fisichella, Âper guardare al futuro e cercare di comprendere in che modo sia possibile comunicare a chi ci seguirà quei tesori di grazia e sapienza che hanno segnato questa nostra epocaÂ. Si tratterà quindi di uno degli eventi più significativi dellÂanno giubilare, nel ricordo delle parole del Papa nella Tertio Millennio Adve-niente: ÂLÂesame di coscienza non può non riguardare anche la ricezione del Concilio, questo grande dono dello Spirito alla Chiesa sul finire del secondo millennio (n. 36). |