Il Vangelo in ogni casa è Cristo in ogni cuore
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L'ANNO DI GESÙ CRISTO
Comitato Romano

IL VANGELO IN OGNI CASA È CRISTO IN OGNI CUORE

Angelo Zema

«Carissimo fratello, carissima sorella, questo Libro che ti è stato consegnato è l'Evangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio». Comincia così la lettera del Santo Padre che accompagna il Vangelo di Marco, consegnato in queste settimane da migliaia di laici alle famiglie di Roma. È una comunicazione personale, diretta, dallo stile confidenziale, lo stesso cui Giovanni Paolo II ha abituato i suoi fedeli fin dalla sua elezione al pontificato. Attraverso questa lettera, il Papa intende guidare uomini e donne, giovani, adulti, anziani della sua diocesi alla scoperta della Parola di Gesù. «Apri con fiducia questo Evangelo - scrive - fanne oggetto di attenta lettura e meditazione, tu stesso personalmente o insieme ai tuoi cari, in famiglia. Troverai in esso pace interiore, e tanta speranza e forza per affrontare ogni giorno le diverse situazioni della vita, anche quelle più pesanti e difficili».

Si concretizza così l'iniziativa denominata "Il Vangelo in ogni casa", filo conduttore della Quaresima 1997 per la diocesi di Roma, accanto alla celebrazione degli esercizi spirituali nelle parrocchie e agli incontri di dialogo con autorevoli esponenti del mondo laico. E la Missione cittadina, l'iniziativa di preparazione al Grande Giubileo del 2000 voluta dal Santo Padre per la sua diocesi e nel cui quadro sono inserite queste iniziative, si "incarna" in tal modo nella Chiesa locale e nella stessa comunità civile.

Annunciata dal Papa l'8 dicembre 1995 - solennità dell'Immacolata Concezione - e aperta solennemente il 25 maggio 1996, durante la veglia di Pentecoste in piazza di San Pietro, davanti ad una nutrita rappresentanza della comunità diocesana, la Missione cittadina procede su tre piani: formazione, preghiera, dialogo con la città, primo annuncio. Guardando innanzitutto a quello che, nelle parole di Giovanni Paolo II, è l'obiettivo prioritario: «predisporre gli animi degli abitanti ad accogliere la grazia dell'Anno Santo e a ritrovare nella fede in Gesù Cristo e nella ricchezza di vita e di cultura che da essa scaturisce le ragioni del compito peculiare affidato alla città eterna nei confronti del mondo intero».

Durante l'anno pastorale 1996-97 la comunità diocesana è coinvolta in un intenso cammino di formazione sul tema: "Gesù Cristo, unico salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre". Dodicimila missionari, per lo più laici, indicati da parrocchie, comunità religiose, associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali, si stanno preparando attraverso incontri mensili, in programma fino al maggio prossimo, nelle 27 "zone missionarie" in cui è stata suddivisa la Diocesi. La formazione, sui temi indicati dal Santo Padre nella Lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente, è sostenuta dalla preghiera nei numerosi centri di spiritualità attivati in parrocchie, comunità religiose, monasteri. «Nel cammino della Missione cittadina - sottolinea infatti l'Arcivescovo Cesare Nosiglia, Vicegerente della diocesi - l'aspetto della spiritualità e della preghiera è centrale e fondante». A tale proposito è stato preparato un sussidio liturgico, che propone suggerimenti e schemi per le celebrazioni e per i vari momenti di preghiera che scandiscono questo primo anno di preparazione al Giubileo, illuminato dalla persona di Cristo.

Ma la Missione cittadina si svolge anche nel segno del dialogo. Ne sono testimonianza i tre appuntamenti promossi sul tema "La fede e la ricerca di Dio" nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, con gli interventi, da un lato, dei Cardinali Biffi, Martini e Lustiger; e dall'altro, di giornalisti e scrittori di prestigio, Levi, Zavoli e Magris, e dei due incontri di spiritualità organizzati, in Avvento e in Quaresima, rispettivamente con i Cardinali O'Connor e Ratzinger, per politici, pubblici amministratori, operatori sociali, della comunicazione, dell'arte, della cultura.

Il primo annuncio della Missione, e insieme il primo segno concreto dell'impegno di rievangelizzazione, è affidato alla consegna del Vangelo di Marco. Alla fine di gennaio, il Papa, ricevendo in udienza l'amministrazione comunale di Roma, ne ha consegnato una copia al sindaco, «nella convinzione che il "gioioso annuncio di Gesù Cristo" è sapienza di vita che giova anche alla civile convivenza di quanti risiedono» nella città. Il 16 febbraio - prima domenica di Quaresima - si è svolto un rito solenne in tutte le chiese di Roma per la consegna del Vangelo - definito dal Santo Padre «il Libro fondamentale della Missione» - ad una rappresentanza di fedeli. In tal modo, l'intera comunità diocesana e civile è ormai partecipe dell'iniziativa.

Ma lo sarà ancor di più quando sarà completata la consegna capillare, "porta a porta", del Vangelo: ne sono state stampate circa un milione di copie. Non si tratta di una semplice distribuzione del testo evangelico, perché i dodicimila missionari, e con loro migliaia di altre famiglie o persone indicate dalle parrocchie, sostano nelle case per spiegare l'iniziativa, con semplicità. In tal modo preparano il terreno allo svolgimento della missione nelle parrocchie, in programma nel prossimo anno pastorale (nel 1999 si sposterà negli ambienti territoriali).

La consegna del Vangelo, con la lettera del Papa che lo precede, afferma il Cardinale Vicario, Camillo Ruini, «è un momento forte e ricco di significato spirituale e simbolico, un invito ad ogni famiglia perché nella lettura del Vangelo ritrovi le radici della fede, accolga Gesù Cristo come buona notizia per la sua vita». Infatti, sottolinea Giovanni Paolo II nella sua lettera, «nessuna notizia è più sorprendente di questa: Dio stesso ci è venuto incontro personalmente, si è fatto uno di noi, è stato crocifisso, è risorto e chiama tutti a partecipare alla sua stessa vita per sempre».

È stato scelto il Vangelo di Marco perché è il testo base dell'anno liturgico in corso e anche perché fu scritto a Roma da colui che era fedele discepolo e interprete dell'apostolo Pietro. Il testo, tradotto nelle rispettive lingue nazionali, sarà offerto anche ai cattolici stranieri che vivono a Roma. La diocesi bussa alle porte di ogni casa per far entrare il "Vangelo della speranza". E l'augurio del Santo Padre «che questa iniziativa ed altre similari si moltiplichino nella Chiesa» sta già ricevendo un "sì" convinto da altre Chiese locali.

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