Bologna: itinerario nazionale del Congresso Eucaristico del 2000
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BOLOGNA: ITINERARIO NAZIONALE DEL CONGRESSO EUCARISTICO DEL 2000

Mons. Ernesto Vecchi
Pro Vicario Generale e Presidente del Comitato preparatorio

Conclusa la ricca e preziosa esperienza di Siena nel 1994, il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso di celebrare il 23· Congresso Eucaristico Nazionale (CEN a Bologna da 20 al 28 settembre 1997. In questo anno, secondo le indicazioni della Lettera Apostolica Tertio Millennio Adveniente (TMA), si è aperta la «seconda fase» di programmazione immediata - triennale e trinitaria - al Giubileo, alla luce del tema generale suggerito da Giovanni Paolo II: «Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre» (Cfr Eb 13,8), tema assegnato anche al Congresso di Bologna (Cf TMA, n.40).

L'assise eucaristica bolognese, dunque, fa proprie le tematiche cristologiche e le mete proposte dal Santo Padre a tutta la Chiesa, soprattutto l'obiettivo primario del Giubileo: «Il rinvigorimento della fede e della testimonianza dei cristiani» (TMA, n.42), nella fedeltà al tema generale, anzi partendo proprio dall'«urgente bisogno» di approfondire la verità su Gesù Cristo, «unico Mediatore tra Dio e gli uomini e unico Redentore del mondo» (TMA, n.38), verità che alimenta i tratti caratteristici della spiritualità cristiana: «l'anelito alla santità, il desiderio di conversione, una più intensa preghiera e una solidale accoglienza del prossimo» (TMA, 42).

«Tale obiettivo - così si esprime il comunicato finale del Consiglio permanente della CEI del 2 aprile 1996 - raccoglie l'eredità del Convegno di Palermo e, nello stesso tempo, si fonde con gli scopi del prossimo Congresso Eucaristico Nazionale di Bologna, il quale diventa provvidenzialmente la prima tappa della Chiesa italiana verso il Giubileo».

Giovanni Paolo II ha ribadito questa circostanza nel discorso del 9 maggio 1996 ai Vescovi italiani riuniti in assemblea generale:

«Nel cammino di attuazione degli indirizzi del Convegno di Palermo e di preparazione al Grande Giubileo del terzo millennio, una tappa privilegiata sarà il Congresso Eucaristico Nazionale che verrà celebrato a Bologna nel settembre del prossimo anno... Vissuto con cura nella Diocesi che lo ospita e dall'intero popolo cristiano, esso costituirà un invito a meditare sulla centralità di Cristo nella vita personale e comunitaria e a sviscerare le implicazioni di questo immenso dono per la vita culturale e sociale. L'Eucaristia racchiude infatti in sé tutta la straordinaria potenzialità rinnovatrice e santificatrice della resurrezione del Signore Gesù».

Pertanto, grazie alla sperimentata sintonia tra il Consiglio Episcopale Permanente della CEI, il Comitato Nazionale per il Giubileo, il Comitato Italiano per i Congressi Eucaristici e il Comitato preparatorio del 23° CEN, nell'ultimo triennio del secolo XX, il Convegno Ecclesiale di Palermo (l'antefatto), il 23° CEN (l'inizio) e il Grande Giubileo (l'approdo) appaiono come referenti sicuri per gli itinerari pastorali delle comunità cristiane del nostro paese, chiamate, alle soglie del terzo millennio, a rinnovare se stesse per «rifare ovunque il tessuto cristiano della società» nell'ora, ormai scoccata, della nuova evangelizzazione (Cf Christifideles laici, n. 34).

UNA «SOSTA NAZIONALE» IN VISTA DEL CONGRESSO EUCARISTICO INTERNAZIONALE DI ROMA

Il 23° CEN, dunque, si configura come una manifestazione tutta particolare del culto eucaristico, una vera «Statio Nationis», cioè una sosta di preghiera, di riflessione e di impegno a tutto campo, che la Chiesa di Bologna promuove, attorno all'Eucaristia, come polo aggregante per tutte le Chiese che vivono in Italia, nel vincolo della carità e dell'unità.

L'obiettivo di fondo sarà quello di attivare un percorso di preparazione al Congresso Eucaristico Internazionale di Roma attraverso l'offerta di un consistente contributo, perché le Chiese in Italia entrino in sintonia con le tematiche, i percorsi e gli obiettivi indicati dalla Tertio Millennio Adveniente: un rinnovato interesse per la Bibbia (TMA, 40); la riscoperta della catechesi circa la persona di Gesù e il suo mistero di salvezza (TMA, 42); la riscoperta del Battesimo come fondamento dell'esistenza cristiana e della comunione tra tutti i cristiani (TMA, 41); la necessità di illuminare la coscienza dei fedeli sugli errori riguardanti la persona di Cristo e di porre in luce le opposizioni contro di Lui e contro la Chiesa (TMA, 42); la presenza trasversale di Maria, come Madre di Dio e modello di fede vissuta (TMA, 43).

L'ultimo CEN del secolo, inoltre, cercherà di porsi in sintonia con gli itinerari della Conferenza Episcopale Italiana, nell'intento di coinvolgere le aggregazioni ecclesiali nella riscoperta dello spessore trinitario e cristologico dell'Eucaristia, per avvalorare pastoralmente la sua inesauribile riserva di energie spirituali (Cfr PO, 5), al fine di ravvivare le comunità cristiane (Cfr PO, 8) e incrementare la loro valenza simbolica e sacramentale (Cf SC, 42). In quest'ottica, ogni battezzato verrà sollecitato ad accogliere l'invito del Papa «a fare quanto è in suo potere, perché non venga trascurata la grande sfida dell'Anno 2000» e non venga dispersa la «particolare grazia» che vi è connessa, proprio a sostegno della Chiesa e dell'intera umanità (CfTMA, 55).

CINQUE APPUNTAMENTI E TRAGUARDI

In questa prospettiva, nell'anno pastorale 1996-'97, la Conferenza Episcopale Italiana ha proposto alle Chiese in Italia cinque momenti comuni in sintonia con i percorsi ordinari della pastorale e nel contesto dell'anno liturgico:

1. la Solennità di Cristo Re 1996. Ogni Chiesa locale è stata invitata a sottolineare, con qualche iniziativa a livello diocesano, l'apertura del cammino giubilare e dell'«Anno del 23° Congresso Eucaristico Nazionale»;

2. la I Domenica d'Avvento. L'apertura ufficiale dell'itinerario giubilare e congressuale è avvenuta in tutte le parrocchie;

3. la Settimana Santa 1997, durante la quale si auspica che nelle Diocesi e nelle Parrocchie il Triduo Pasquale sia riproposto all'attenzione dei fedeli e della società civile con rinnovata determinazione e qualche strumento persuasivo in più;

4. la Solennità del SS. Corpo e Sangue del Signore 1997, viene segnalata alle Diocesi e alle Parrocchie come occasione propizia per imprimere al convenire ecclesiale attorno all'Eucaristia il carattere di momento «pre-congressuale»;

5. leCelebrazioni finali del 23° CEN, a Bologna, dal 20 al 28 settembre 1997: si propone alle Chiese pellegrine in Italia di prendere in seria considerazione la possibilità di inviare a Bologna una larga rappresentanza di fedeli, per conferire al 23° CEN, l'ultimo del secolo, il carattere di celebrazione preparatoria dell'Italia al Congresso Eucaristico Internazionale di Roma, nell'anno 2000.

Nel contesto delle iniziative promosse per raggiungere l'obiettivo primario del Giubileo, cioè il «rinvigorimento della fede e della testimonianza dei cristiani» (TMA, 42), il Comitato preparatorio del 23° CEN, con la consulenza dell'Ufficio Liturgico Nazionale, ha individuato una melodia da proporre alle Chiese d'Italia che recuperi l'uso liturgico del simbolo apostolico. Il Congresso di Bologna si presenta dunque, come una felice occasione per il rilancio di questo simbolo «che è patrimonio del popolo di Dio e appartiene alla veneranda tradizione della Chiesa» (PMNR, p. XLIX).

Inoltre, tutte le aggregazioni ecclesiali sono invitate a recitare la preghiera del 23° CEN e ad assimilarne l'inno ufficiale, «Gesù Signore», composto dal Mà Leonida Paterlini, su un testo dettato dal Card. Giacomo Biffi.

IL PROGETTO DI CULTURA DEL 23° CEN

La complessità e l'ambiguità del mondo d'oggi richiedono un forte impegno di approfondimento culturale per dare un apporto costruttivo all'autentico progresso della società. Con il "Progetto cultura" il 23° CEN vuole inviare un messaggio forte al mondo cattolico, perché si prepari in modo adeguato ad affrontare le sfide di fine secolo con un bagaglio di conoscenze e di proposte operative coerenti con la propria fede. Sono state individuate quattro aree fra le più controverse e cruciali della vita dell'uomo contemporaneo e su tali aree sono stati chiamati circa ottanta fra i migliori studiosi cattolici, al fine di preparare una sintesi chiara delle elaborazioni culturali e delle proposte operative che i cattolici oggi potrebbero porre alla base del loro impegno. I risultati di questo lavoro confluiranno in quattro volumi e verranno presentati, discussi e integrati dagli apporti di quattro Convegni programmati secondo l'articolazione seguente.

1. " A sua immagine e somiglianza"? Il volto dell'uomo alle soglie del 2000: un approccio bioetico, coordinatore il Professor Aldo Mazzoni. Sarà tenuto il 19 aprile 1997 a Bologna, nell'Aula Magna dell'Università a Santa Lucia. Il volume sarà pubblicato dalla casa editrice Città Nuova.

2. Ragione e Salvezza. La Sapienza cristiana di fronte alla sfida della complessità: coordinatore il Professor Maurizio Malaguti. Sarà tenuto a Bologna nell'aula universitaria «Giorgio Prodi», il 15 maggio 1997. Il volume verrà anch'esso dalla casa editrice Città Nuova.

3. Evento Cristiano e società italiana. Per una rilettura della Dottrina sociale della Chiesa: coordinatore il Professor Stefano Zamagni, si terrà il 7 giugno 1997 a Bologna, nell'Aula Magna dell'Università a S. Lucia. Il volume verrà pubblicato dalla casa editrice Il Mulino.

4. «I giovani tra speranza cristiana e cambiamenti generazionali»: coordinatore il Professor Pierpaolo Donati. Sarà tenuto il 24 settembre 1997 a Bologna, nell'Aula Magna dell'Università a S.Lucia.

Inoltre sarà presentato nel corso di un seminario, il 19 giugno 1997 a Bologna presso la Biblioteca dell'Archiginnasio, il volume che contiene i frutti di una ricerca sociologica a base nazionale e che verrà pubblicato dalla casa editrice Il Mulino: "Giovani e generazioni", quando si cresce in una società eticamente neutra.

LE CELEBRAZIONI FINALI: 20-28 SETTEMBRE 1997

Il vertice delle manifestazioni congressuali è stato elaborato in una triplice prospettiva:

a) L'icona della Pasqua come festa primordiale.

Poiché la morte di Cristo in Croce e la sua risurrezione costituiscono il contenuto della vita quotidiana della Chiesa e il pegno della sua Pasqua eterna, le Celebrazioni finali del 23° CEN vogliono richiamare in qualche modo il primo compito della liturgia e in particolare dell'Eucaristia: «ricondurre instancabilmente l'uomo sul cammino pasquale aperto da Cristo, in cui si accetta di morire per entrare nella vita».

Pertanto,l'articolazione delle Celebrazioni finali, dal 20 al 28 settembre 1997, tenterà di avvalorare la Pasqua come «festa primordiale» nella triplice espressione della Pasqua annuale: La Settimana Santa, della Pasqua settimanale: la Domenica, della Pasqua quotidiana: L'Eucaristia feriale, contro la persistente erosione in atto, alimentata da una secolarizzazione sempre più miope, che rischia di indebolire ulteriormente il tessuto connettivo della Nazione italiana.

b) Una visione integrale dell'Eucaristia.

La celebrazione, l'adorazione e tutti gli atti del culto eucaristico fuori della Messa, lo stesso sacrificio di lode si presentano come aspetti essenziali, diversi e complementari del rapporto con l'unico «dono». Questo rapporto in certo modo mette in evidenza la pienezza del dono stesso ( Cf Col 1,19), il suo essere in permanenza occasione favorevole, energia primordiale di salvezza, e, perciò, potenzialità straordinaria, che fa dell'Eucaristia, la fonte di ogni energia, il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e il sostegno primario di tutta l'evangelizzazione.

La periodica riscoperta dell'Integralità dell'Eucaristia, oltre al recupero della sua preziosità - contro ogni banalizzazione e a favore di una autentica maturazione cristiana - porta a riavvalorare il rapporto costitutivo esistente tra il dono straordinario e il compito pastorale ordinario, perché riceva «nuovo impulso e un più deciso orientamento».

c) Le attenzioni preminenti

La famiglia ; le nuove generazioni; le vocazioni sacerdotali e di speciale consacrazione; le missioni « ad gentes», i poveri e i sofferenti; le aggregazioni ecclesiali; la cultura e la comunicazione.

- Sabato 20 settembre 1997
Inizio ufficiale delle Celebrazioni finali. Ingresso festoso nella città di Bologna dalle dodici antiche porte; solenne Adorazione Eucaristica in Piazza Maggiore. Nella Cattedrale restaurata inizio della Adorazione continua.

- Domenica 21 settembre 1997
Giornata dei Ragazzi in festa attorno a Cristo. Questa giornata è dedicata ai preadolescenti dei gruppi parrocchiali e delle aggregazioni ecclesiali.

- Lunedì 22 settembre 1997
Giornata dello Sport per la vita. Lo scopo è quello di prendere in attenta considerazione, alla luce dell'antropologia cristiana, uno dei fenomeni che più attraggono e condizionano la vita dei giovani: lo sport.

- Martedì 23 settembre 1997
Giornata del Buon Samaritano. Il programma della giornata mette in evidenza il rapporto tra l'Eucaristia e la testimonianza del Vangelo della carità e del Vangelo della sofferenza.

- Mercoledì 24 settembre 1997
Giornata dell'Educazione alla piena maturità. Le varie iniziative tendono alla riscoperta dell'Eucaristia come radice e cardine di ogni autentica educazione.

- Giovedì 25 settembre 1997
Giornata delle Vocazioni sacerdotali, di speciale consacrazione e della "missione ad gentes". L'attenzione è rivolta all'Eucaristia come fonte di ogni energia spirituale e culmine di ogni azione pastorale (Cf SC,10) e , perciò, fonte e culmine di tutta l'evangelizzazione (Cf PO, 5).

- Venerdì 26 settembre 1997
Giornata delle Aggregazioni ecclesiali e della penitenza sacramentale. Volgendo lo sguardo al costato squarciato di Cristo (Cf Gv 19,34-37) ogni aggregazione ecclesiale riscopre l'identità del proprio carisma in un rapporto rinnovato col Battesimo, fondamento dell'esistenza cristiana e della comunione tra tutti i cristiani (Cf TMA,41).

- Sabato 27 settembre 1997
Giornata della famiglia, della santità e dei giovani in festa. In mattinata arriva Giovanni Paolo II: saluto al Forum delle famiglie; Beatificazione del Venerabile Bartolomeo Maria dal Monte, l'apostolo delle Missioni al popolo; « Festa dell'attesa»: nel contesto di una grande convocazione giovanile, va in onda in mondovisione il confronto tra Cristo e i giovani, soprattutto attraverso la testimonianza del mondo della musica.

- Domenica 28 settembre 1997
Giornata conclusiva. È il momento più solenne alla Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Santo Padre partecipano le rappresentanze di tutte le Chiese che vivono in Italia. Il convenire solenne e straordinario delle comunità cristiane di tutto il paese attorno all'Eucaristia testimonia la volontà dei cristiani italiani di rispondere con generosità e determinazione alle istanze del Grande Giubileo del 2000.

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