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In cammino verso il Padre

Lasciatevi riconciliare con Dio
Crescenzio Sepe

«Â…Sono passati quasi venti secoli da quando S. Paolo, che aveva dato origine alla Comunità cristiana di Corinto, le rivolgeva questa accorata esortazione: “Lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,20). Si tratta di un’ammonizione il cui denso significato si coglie se la si rapporta al suo contesto: quello di una comunità lacerata da tensioni e divisioni interne, pur nel suo fervore cristiano iniziale. Anche se in circostanze e in contesti diversi, l’esortazione dell’Apostolo mantiene tutta la sua importanza per la comunità ecclesiale e l’umanità intera soprattutto oggi, quando si è in cammino per varcare la Porta Santa del Terzo Millennio…

…Le filosofie poi che si aprono alla trascendenza sostengono ulteriormente che, oltre al rapporto interpersonale con dei “tu” umani, all’uomo è indispensabile quello con il “Tu” divino.

In questo contesto, è da prendere in grande considerazione il diffuso bisogno di ritorno a Dio dell’uomo contemporaneo, dopo il lungo inverno dell’ateismo, che ha caratterizzato gran parte del nostro secolo e che, con l’allontanamento da Dio, ha menomato la stessa realtà dell’uomo. Si assiste così ad un forte e spesso confuso risveglio del sacro, anche in quei paesi caratterizzati dall’ateismo di stato. Ciò conferma il bisogno imprescindibile di Dio dell’essere umano, e quindi l’urgenza di ristabilire il rapporto con Lui.

Ma a questo anelito umano verso Dio, la rivelazione cristiana aggiunge una nota di straordinaria importanza: la relazione con Dio, a cui l’uomo è chiamato, è di natura filiale. L’uomo è “capax Dei” in un senso del tutto nuovo ed originale.

Egli è figlio. La sua vocazione è quella di vivere in relazione filiale con Lui…

…Nell’amministrare il sacramento della riconciliazione, i sacerdoti, chini come Cristo sulla miseria umana, esercitano l’opera della misericordia divina, compiendo i gesti paterni di accoglienza e di perdono. Per questo nella tradizione orientale greca, ad esempio, i confessori vengono chiamati “padri spirituali”.

Carità, conversione e penitenza come scrive il Santo Padre nella T.M.A. e nella Bolla “Incarnationis Mysterium”, sono il contesto adatto per la riscoperta e la celebrazione adeguata del sacramento della riconciliazione. La penitenza, come l’Eucaristia costituisce l’esperienza ininterrotta della Chiesa nella sua storia bimillenaria: la continua conversione al bene è il vero filo d’oro che congiunge la prima comunità cristiana a noi oggi...»  

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