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Con Giovanni Paolo II dal Monte Sinai al Concilio Vaticano II

Card. Roger Etchegaray

La provvidenziale coincidenza che mi ha portato ad accompagnare il Santo Padre nel suo pellegrinaggio al Sinai, alle origini della nostra fede, mi ha consentito di misurare quasi fisicamente quanto sia vicino, in questo inizio di terzo millennio, il Monte Santo della Bibbia alla collina romana del Vaticano. È la dinamica stessa del Grande Giubileo che accosta due luoghi geografici che altrimenti sembrerebbero lontani. Mentre il Santo Padre partiva da Roma per seguire le orme di Mosè, sulla collina del Vaticano si riunivano teologi giunti dai quattro capi del mondo per partecipare “ecumenicamente” al Congresso sul Concilio voluto da Giovanni Paolo II come un capitolo di quell’esame di coscienza” cui l’intera Chiesa è stata chiamata dalla Tertio Millennio Adveniente. Nell’ora in cui il Concilio sembra allontanarsi da un orizzonte che oggi è mutato, il solo cammino praticabile per la Chiesa è di entrare più profondamente e fedelmente nel Concilio per azzardare, a partire dalla sua lettera e dal suo spirito colti insieme, il balzo in avanti del terzo millennio della storia cristiana. Verificare dunque la ricezione del Concilio, di questo “grande dono dello Spirito Santo alla Chiesa” (TMA n. 36), ci pone su una linea di partenza più ancora che su una linea di arrivo.  È forse troppo ardito affermare che il primo Concilio sia avvenuto sul Sinai ... Ma non è sul “Monte Santo” che il popolo di Dio, attraverso la voce di Mosè, era presente al suo primo “consiglio” con Dio il quale gli  affidò le sue “dieci parole” e, più ancora, il suo nome ineffabile e inconsumabile? Dal monte Sinai alla collina del Vaticano, quali cammini percorsi dall’umanità, dalla Chiesa in transumanza attraverso un deserto costellato di pozzi abramitici da dove Cristo non cessa di far sgorgare l’acqua della vita eterna! Ed è nel tempo del Giubileo che avviene questo straordinario intreccio di storia ecclesiale, rendendo possibili accostamenti così audaci: dal Monte Sinai, cuore della storia di Dio per l’uomo, al Concilio Vaticano II evento centrale della storia ecclesiale, ora aperta sui vasti orizzonti del terzo millennio. Ho avuto la gioia di percorrere anch’io, sulla scia del Santo Padre, il percorso dal Monte di Mosè all’aula giubilare dove l’eco della grande assemblea del Concilio si prolungava attraverso l’approfondimento di un convegno internazionale, inserito come un capitolo di quell’esame di coscienza cui la Chiesa intera è stata chiamata dalla Tertio Millennio Adveniente. Con Giovanni Paolo II i traguardi sono sempre più pressanti e più avanzati rispetto ad un orizzonte ordinario.  In pochi giorni, millenni di storia sono stati la traccia di un itinerario che il piano della salvezza ha portato davanti a noi e che il Papa ha ricapitolato per l’umanità intera. Per farlo, non esisteva luogo più suggestivo del Monte dell’Alleanza, del Monte dei Comandamenti, dove la Legge ha preso le forme dell’Amore.

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