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Una riflessione approfondita

Massimo Tarantino

L’invito formulato dal Santo Padre nella Tertio Millennio Adveniente a riflettere sul Concilio e sul suo stretto legame con il Grande Giubileo è stato accolto dal convegno internazionale di studio sull’attuazione del Concilio Ecumenico Vaticano II, che si è svolto presso l’Aula Nuova del Sinodo tra il 25 e il 27 febbraio. In queste e nelle pagine seguenti pubblichiamo stralci delle relazioni principali. Introdotti dal Card. Roger Etchegaray e da Mons. Crescenzio Sepe, rispettivamente Presidente e Segretario Generale del Comitato Centrale per il Grande Giubileo del 2000, i lavori sono stati aperti da una relazione su “Il Concilio Vaticano II: dal Sinodo del 1985 al Grande Giubileo dell’anno 2000” tenuta dal Reverendo Hermann J. Pottmeyer, docente all’Università di Bochum.  Nell’arco delle tre giornate sono state proposte quattro distinte relazioni sull’attuazione delle quattro costituzioni fondamentali del Concilio: “L’ecclesiologia di comunione” sulla Lumen Gentium, “Dialogo e discernimento nella testimonianza della verità” sulla Gaudium et spes, “La Parola di Dio anima nella teologia e vita dei credenti” sulla Dei Verbum, e “La liturgia fonte e culmine della vita ecclesiale” sulla Sacrosanctum Concilium. Le hanno presentate, rispettivamente, il Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il Vescovo Angelo Scola, Rettore della Pontificia Università Lateranense, Padre Albert Vanhoye, Segretario della Pontificia Commissione Biblica, e il Vescovo ausiliare di Barcellona, Mons. Pere Tena Garriga. Un’altra parte del programma dei lavori comprendeva le singole comunicazioni, una sintesi delle quali è stata tratta nella giornata conclusiva dal Vicepresidente della Commissione teologico-pastorale del Giubileo e Vescovo ausiliare di Roma, mons. Rino Fisichella. La prima comunicazione, su “La vocazione alla santità”, è stata proposta da Jean Vanier. Altre ne sono seguite, proposte da un gruppo di esperti nelle diverse materie, riguardanti la ricerca teologica, i problemi e le prospettive dell’inculturazione, la formazione e vita sacerdotale, la teologia e spiritualità, la trasmissione della fede, la libertà religiosa, l’ecumenismo, il dialogo interreligioso, la Missio ad Gentes, il rinnovamento e la continuità della liturgia. I lavori sono stati conclusi dal Santo Padre, che ha parlato della “Chiesa nel terzo millennio forte della profezia del Vaticano II”

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