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La giornata tipo di un diacono

“Viviamo in un villaggio vicino a Posterholt. Qualche volta mi dispiace di vivere in un’altra parrocchia, poiché le piccole cose della nostra vita  quotidiana sono le migliori testimonianze  di ciò che crediamo e di ciò che speriamo. Anche senza parole potremmo mostrare  la felicità della nostra  vita quotidiana, il nostro condividere tra noi  e con  ognuno che intenda partecipare il nostro stile di vita” Sveglia alle 8 con i bambini. Quindi colazione tutti insieme e poi a scuola. A parlare è Gerard Sars, musicista, coniugato con 8 figli, diacono dal 1994, della diocesi di Roermond nei Paesi Bassi, in una piccola comunità con cinquemila abitanti e due sacerdoti. “Dalle 10 alle 17 sono in Diocesi per il mio lavoro. Torno a casa e rimango con mia moglie e i bambini, che tornano alle 16 dalla scuola, fino alle 18. Poi la maggior parte delle volte esco nuovamente per gli incontri in parrocchia o le riunioni di formazione dei vari gruppi e rientro per le 22. Sto cercando di raggruppare gli incontri in due o tre sere alle settimana per dedicare più tempo ai miei figli più grandi, alle prese con il liceo. Mia moglie è un’insegnante di matematica e suona il violino: all’inizio insegnava in Germania poi ha preferito prendersi cura dei bambini. Ora che sono più grandi ha ripreso ad insegnare e segue il coro della parrocchia. Tutta la mia famiglia sostiene il diaconato e vi partecipa: avverto la sua presenza quando offro il mio tempo libero per visitare i malati, battezzare i bambini, predicare, assistere nella liturgia domenicale e visitare le persone a casa loro , nei circoli e nelle associazioni, parlando della Parola vivente di Dio e ascoltando il Vangelo”

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