Jubilee 2000 Search
back
riga

Dossier - Giubileo e cultura

La dimensione culturale del Giubileo dei docenti universitari

Paul Paupard
Presidente Pontificio Consiglio della Cultura

Nel 1994 il Pontificio Consiglio della Cultura, in collaborazione con la Congregazione per l'Educazione Cattolica e con il Pontificio Consiglio per i Laici, ha pubblicato un documento sul tema Presenza della Chiesa nell'Università e nella Cultura Universitaria, in cui si sottolinea come "esigenza pressante", quella di giungere ad una nuova sintesi tra cultura e fede, ad un nuovo umanesimo illuminato e promosso dal Vangelo. Esso si conclude con le significative parole di Giovanni Paolo II, tratte dalla esortazione apostolica Christifideles Laici: "La Chiesa…pienamente consapevole dell'urgenza pastorale che alla cultura venga riservata un'attenzione del tutto speciale… sollecita i fedeli laici ad essere presentati, all'insegna del coraggio e della creatività intellettuale, nei posti privilegiati della cultura, quali sono il mondo della scuola e dell'università, gli ambienti della ricerca scientifica e tecnica, i luoghi della creazione artistica e della riflessione umanistica". (N.44).

Tra i frutti di questa esortazione va inserito, ad esempio, l'Incontro Europeo dei Cappellani Universitari, svoltosi a Roma nel maggio 1997.

Ora il grande Giubileo del 2000 offre un'occasione provvidenziale per rilanciare la pastorale della cultura ed in particolare del mondo universitario, attraverso il Giubileo dei Docenti Universitari. Esso si presenta non solo, ovviamente come momento religioso, ma anche trattandosi di Docenti Universitari provenienti da tutto il mondo, come momento di eccezionale dialogo culturale in cui attraverso le persone e le comunità è la stessa cultura che si mette in dialogo con la parola di Dio mediante la comunità dei credenti, per cercare insieme le ragioni della fede che non può maturare al di fuori del cammino culturale dell'umanità, secondo il famoso detto di Sant’Agostino “Cerchiamo Dio per trovarlo e  troviamolo per cercarlo ancora".

"Conosci te stesso". E' il monito scolpito sul frontone di Delfi, ripreso all'inizio della recente Lettera Enciclica Fides et Ratio. L'uomo, infatti, vuol conoscere" se stesso e il modo in cui vive. Come ha affermato il Santo Padre, nell'incontro con i rettori delle università polacche del 4 gennaio 1996, "L'uomo vive di scienza! Di scienza, cioè di ricerca della verità su se stesso, sul mondo che lo circonda, sul cosmo ed infine su Dio. L'uomo non è soltanto creatore della cultura, ma vive della cultura e attraverso la cultura". L'università è soprattutto il luogo privilegiato di questa ricerca, che in essa può essere condotta  con metodo e serietà. Inoltre, l'Università è il luogo qualificato per l'insegnamento di tutte quelle discipline che interessano l'uomo. Ed infine, è il luogo in cui l'uomo, formando la sua personalità, si apre alle dimensioni della sua completezza. L'Università, in definitiva, è una comunità che, oltre a fare ricerca scientifica e a svolgere attività didattica, forma le persone ad una visione globale di se stesse, del sapere, del mondo.

L'Università dunque, con i suoi docenti in prima linea, è chiamata a divenire sempre più un laboratorio in cui si elabora e si sviluppa un umanesimo universale ed integrale, aperto alla dimensione spirituale dell'uomo, perché - secondo l'espressione del Padre, futuro Cardinale, Henri De Lubac, ripresa poi da Paolo VI e spesso citata dal suo successore - "l'umanesimo esclusivo è un umanesimo inumano" (Populorum Progressio, n. 42).

Nel Giubileo dei docenti Universitari sia i convegni preparatori, organizzati dalle diverse Università, sia i momenti più propriamente religiosi punteranno pertanto a far crescere e maturare nei Docenti la coscienza e la responsabilità di essere chiamati ad edificare, con coraggio ed entusiasmo, tale umanesimo, in cui le culture, illuminate da Cristo e dalla sua parola di verità, siano sempre più a servizio dell'uomo e del suo sviluppo integrale, siano terreno di dialogo e di collaborazione, diventino la base della "civiltà dell'amore" a cui tutti miriamo Tertio Millennio adveniente.  

top