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Giubileo nel mondo
America
Stati Uniti
Pace, giustizia difesa della vita Nicola Nicoletti Varie sono le iniziative in corso negli USA: dalle piccole parrocchie alle grandi Diocesi si intensificano le attività che coinvolgono singoli e gruppi di persone della variegata società americana. I campi di lavoro della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti non trascurano condizioni e realtà differenti tra di loro, servendosi anche degli strumenti di co-municazione dellultima generazione. Come tema iniziale si è voluto dare la priorità alla pace ed alla giustizia. La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha proposto ai fedeli la Promessa del Giubileo, un documento in cui i firmatari si dichiarano discepoli di Gesù nel nuovo millennio. Limpegno che ne deriva è quello di pregare per la pace nel mondo, approfondire la dottrina sociale cattolica, superare i confini di razza e di genere che ancora dividono il Paese, aiutare i poveri, sostenere le politiche a favore della vita. E in difesa della vita, il Segretariato per le attività pro vita della Conferenza Episcopale, ha fatto sì che laborto, leutanasia e le gravidanze adolescenziali fossero le emergenze sociali da tenere in risalto soprattutto nel tempo dellAnno Santo. Il Segretariato ha pubblicato lopuscolo Neppure io ti condanno. Rispetta la vita un libro con esempi semplici e chiari che ha lo scopo di aiutare le persone che hanno agito contro la vita. Messe per i non nati e progetti per le madri in difficoltà sono stati realizzati in numerose parrocchie americane. Nel Massachusetts è stato evidenziato limportante impegno contro la pena di mor-te che tuttora divide lopinione pubblica del Paese. A Los Angeles è stata realizzata l8 aprile la Giornata Nazionale del Perdono, un intenso momento di ri-conciliazione e di preghiera. In California la conclusione del Giubileo verrà celebrata con una settimana di evangelizzazione, non mancheranno anche spazi per larte e storia cristiana nel periodo di Pentecoste. In gran parte delle Diocesi e della parrocchie, in particolare a Jackson e Seattle e nella diocesi di St. Paul Minneapolis, è stata organizzata una giornata per la donna. Donne che dicono sì a Dio è il tema scelto dal Comitato sulle Donne nella Società e nella Chiesa per riflettere con le donne sui cambiamenti del prossimo secolo alla luce del Vangelo. Anche i non sposati, i single, sono stati interpellati dallevento giubilare. Dedicare più tempo alla preghiera, alle attività parrocchiali ed alla carità sono infatti alcune delle proposte formulate dalla Chiesa americana ricordando loro Gesù, forse il più famoso single della Bibbia.
Arcidiocesi di Philadelphia
Un anno intensamente eucaristico, secondo il desiderio del Santo Padre, caratterizzato da molteplici iniziative ispirate ai temi dellAnno Santo, con un occhio di riguardo alle possibilità fornite dalle nuove tecnologie. LArcidiocesi statunitense di Philadelphia vive così il suo Giubileo, diventato sin dallinizio il motore di tutta lattività pastorale. Il culto dellEucarestia che a Philadelphia possiede radici secolari, segna profondamente le giornate del calendario giubilare. LAnno Santo si è aperto con l esposizione del Santissimo Sacramento in tutte le parrocchie, a turno, che si prolungherà fino al 7 gennaio 2001, facendo da corona allevento principale: il Congresso Eucaristico Arcidiocesano realizzato dal 7 al 9 aprile che lArci-vescovo Cardinale Anthony Bevilacqua ha voluto dedicare, oltreché alla meditazione dellEucarestia, alla divulgazione dellEsortazione Apostolica di Giovanni Paolo II Ecclesia in America e ad un confronto con la Lettera Apostolica Ter-tio Millennio Adveniente.
Nuova Zelanda
Linvito ad una più convinta testimonianza di fede attraverso le opere e la vita cristiana, la ricerca dellunità tra le diverse Chiese dellarcipelago e la riproposizione dellopzione per i poveri e gli emarginati sono gli impegni assunti attraverso Faith Alive! (fede viva), la dichiarazione comune della Conferenza Episcopale cattolica della Nuova Zelanda diffusa in occasione dellinizio del Grande Giubileo dellAnno 2000. Durante lAnno Santo, affermano i vescovi neozelandesi, il Vangelo ci chiama a condividere la nostra fede con gli altri, ma la nostra testimonianza deve essere autentica. La riscoperta della nostra stessa fede è perciò la precondizione per far sì che Cristo sia conosciuto, perché una fede viva è lunica testimonianza comprensibile ad una società che non ha capito la storia cristiana o non lha neppure mai ascoltata.
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