Cecil Saunders

Io Gesù ho imparato a conoscerlo da bambino. Mia madre mi insegnò a pregarlo la mattina quando mi alzavo, prima di ogni pasto e prima di mettermi a letto la sera. Per me Lui è sempre stato il Salvatore del mondo, l'unica persona che, in tutte le religioni del mondo, può salvare qualcuno. E lo può fare perché ha compiuto i desideri del Padre.

La sua nascita, la sua vita, i suoi miracoli, la sua Ultima Cena, la sua Passione, la sua morte e la sua Resurrezione sono eventi che sono impressi nella mia esistenza. Il Vangelo non lo leggo mai: per strada, lo capirete, è un po' difficile. La sera al luce dei lampioni non è molta, ed anche di giorno la mia vista non è granché. Però tutte le Domeniche lo ascolto in chiesa. Quando sono malato - e mi capita spesso - se poi guarisco sono sicuro che è anche perché lo ha voluto Gesù.

L'incontro con Lui è l'incontro del soprannaturale che mi dà la forza e l'energia per vivere. Io penso che gli uomini possono crederci o non crederci, ma non ci si deve mettere mai contro Gesù, perché Lui non si è mai messo contro nessuno. Gesù si può solo apprezzare, mai disprezzare. Chi disprezza Gesù non può essere amico mio.

Io sono povero, e anche Gesù ha fatto una vita da povero. Un monsignore che conosco una volta mi ha detto che nel volto dei poveri si può vedere quello di Gesù. E allora, quando e come posso, aiuto quelli che stanno con me. Io penso che Gesù è più misericordioso coi poveri che con i ricchi che sono un po' egoisti. Gesù vuole che stiamo bene. Forse è per questo che a Roma ci sono tanti posti dove quelli come me possono mangiare, scambiare quattro chiacchiere, trovare aiuto. Nella mensa di via Dandolo, a Trastevere, io ho molti amici. So che su di loro ci posso contare. E' per questo che quando incontro qualcuno che ha fame lo invito sempre lì. Si mangia bene tra quelli che apprezzano Gesù.

(CENNI BIOGRAFICI - Cecil John Saunders è nato a Londra 56 anni fa. Ha fatto molti mestieri; nel 1975 è venuto a Roma in occasione dell'Anno Santo. Non è più ripartito. Nel 1987 fu sfrattato e da allora vive per strada, raccogliendo cartoni)