Il Giubileo nel mondo
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IL GIUBILEO NEL MONDO

VITALITÀ NEL CAMMINO DI PREPARAZIONE DELLE CHIESE LOCALI VERSO IL GRANDE GIUBILEO DEL 2000

A distanza di poco meno di un anno dall'ultima riunione, il Comitato Centrale del Grande Giubileo dell'Anno 2000 ha tenuto, nella Sala Bologna in Vaticano, la sua terza assemblea plenaria. I lavori sono stati aperti, nella mattinata di Martedì 11 marzo, da un indirizzo di saluto del Cardinale Roger Etchegaray, presidente del Comitato Centrale, il quale ha sottolineato, in particolare, il clima di proficua collaborazione che anima gli organismi impegnati nella preparazione del grande Giubileo.

Pur chiamata a fare il punto sul cammino già percorso, l'assemblea ha costantemente mantenuto lo sguardo in avanti, puntando l'attenzione, nell'immediato, sulla preparazione del prossimo anno dedicato allo Spirito Santo, e - più oltre - al calendario dell'Anno Santo, di cui è stata presenteta e discussa una seconda bozza.

Un importante punto all'ordine del giorno riguardava la nuova riunione del Comitato centrale con i Presidenti dei Comitati Nazionali, fissata per la prima metà di febbraio del prossimo anno. Sarà questo un appuntamento decisivo per la celebrazione del Giubileo nelle diocesi di tutto il mondo. Dai Comitasti nazionali è venuta l'indicazione, molto chiara, di una grande vitalità nel cammino di preparazione verso il Giubileo.

Su tali punti si è sviluppata la relazione di base del Segretario generale del Comitato Centrale, l'arcivescovo Sergio Sebastiani, di cui pubblichiamo alcuni passaggi relativi all'ampia "panoramica" condotta attraverso i cinque continenti.

+ Sergio Sebastiani

AFRICA

In genere le Chiese del continente africano hanno saputo armonizzare il piano di evangelizzazione proposto dal documento sinodale "Ecclesia in Africa" con le intuizioni della TMA.

Tema ricorrente è quello della "riconciliazione nazionale": la celebrazione giubilare deve tendere alla conversione e al perdono reciproco.

- La Conferenza Episcopale dell'Angola si è attivata perché sorgessero ovunque Comitati Diocesani ed ha messo l'accento sulla conversione di vita per assicurare al Paese un risanamento morale e la vera riconciliazione nazionale.

Grande rilievo viene dato alla preparazione degli agenti pastorali attraverso una catechesi incentrata su Gesù Cristo, suddivisa in 12 temi, ossia un tema per ogni mese, che presenta Cristo Principe della Pace e Cristo Liberatore dalla violenza, dai falsi idoli, dal profitto e dall'egoismo, dalla miseria, dalle paure, dalle malattie, dall'ipocrisia.

- Nelle isole dell'Oceano Indiano, ogni Diocesi sta svolgendo attività pastorali in sintonia con il Giubileo. A Maurizio si prepara un sinodo diocesano nel 1997, in coincidenza con il 150º anniversario della fondazione della diocesi di Port-Louis.

Nelle isole Seychelles è stata elaborata una catechesi speciale dopo aver promosso un sondaggio fra i laici su Gesù di Nazaret.

Alla Réunion, la Diocesi di Saint-Denis celebrerà il suo 150º anniversario durante l'anno 2000. Il Vescovo ha indirizzato una Lettera Pastorale (Joie de croire, force d'aimer, avec le Grand Jubilé de l'An 2000) nella quale sottolinea l'importanza dell'adesione a Cristo, dell'approfondimento della fede ricevuta dagli apostoli, della meditazione della Parola di Dio, della vita eucaristica. Inoltre, a partire dalla nostra guida pastorale "Et pour vous qui suis-je?", è stato edito un "dossier" di animazione pastorale nelle parrocchie.

- In Costa d'Avorio, la Diocesi di Abidjan ha organizzato la fase di sensibilizzazione in tre tappe: di ringraziamento, di penitenza e di riconciliazione nazionale, con diverse celebrazioni nella cattedrale. Vi è inoltre un'emissione di Radio Espoir, che trasmette una catechesi su Cristo e sulla spiritualità del Giubileo.

- Nel Lesotho la preparazione al Giubileo ha coinciso con l'applicazione del programma pastorale ispirato al Sinodo africano. È stata organizzata una specie di "scuola cristologica" alla quale hanno partecipato sacerdoti, religiosi e laici. In questo contesto si è ravvisata da un lato la necessità della migliore formazione degli agenti evangelizzatori a tutti i livelli, e dall'altro, l'importanza di una sana inculturazione.

- In Sierra Leone la fase di sensibilizzazione al Giubileo è stata inaugurata con un pellegrinaggio dei giovani al Santuario mariano nazionale. I Vescovi hanno invitato i catechisti a formulare suggerimenti per elaborare un piano di attività. È stato tra l'altro auspicato un maggior coinvolgimento delle donne nella pastorale.

Sudan

"Il 1997, anno della nostra fede"

La preparazione al Grande Giubileo è già da anni al centro dell'attenzione della Chiesa che è in Sudan. La Conferenza Episcopale ha stimolato la creazione in ogni diocesi, di un comitato speciale per il Giubileo e la valorizzazione dei centri periferici di azione ecclesiale, le parrocchie, le missioni, per ovviare ad una delle principali difficoltà presenti nel Paese: la scarsa funzionalità delle vie e dei mezzi di comunicazione. Tutta la Chiesa nel Sudan è comunque unita nel cammino verso il terzo millennio, seguendo le indicazioni suggerite dalla TMA e dai lavori del sinodo "Ecclesia in Africa". Quest'anno, in particolare, fra i temi proposti dal sinodo, verranno approfonditi l'inculturazione nella liturgia ed il tema del dialogo. Gruppi di lavoro in tutte le diocesi e parrocchie daranno il loro contributo a sviluppare questi argomenti, scelti per la loro speciale vicinanza alla vita cristiana di tutti i giorni nel Paese. Un grande sforzo di catechesi, partito dalle Commissioni Centrali, si è esteso a tutti i coordinatori per la formazione nelle diocesi, tra i giovani, le donne, i seminari e le società religiose. La riflessione sul 1997 si è comunque avviata già dal dicembre dello scorso anno, in occasione del Congresso della gioventù cattolica, tenutosi a Khartoum, il cui tema centrale è stato "il 1997, anno della nostra fede", e, ancora prima, in concomitanza con la celebrazione della beatificazione di Daniele Comboni, il 10 ottobre, sentito come il "padre" della rinascita della fede in Sudan. Il 1997 è stato infatti proclamato "anno di Comboni", primo passo di un triennio che, accanto alle celebrazioni giubilari, vedrà festeggiare nel 1999-2000 il centenario dell'evangelizzazione del Paese. Ha assunto, di conseguenza, un significato ancora più particolare, la tradizionale celebrazione del battesimo che, come accade ogni anno da almeno 15 anni, centinaia e centinaia di catecumeni adulti hanno ricevuto durante la vigilia di Pasqua. In ogni parrocchia, nel giorno della resurrezione di Cristo, la Chiesa risorge attraverso i suoi figli, restituiti ad una nuova vita, seme di speranza per l'umanità del terzo millennio.

Zimbabwe

Il valore della catechesi per costruire una Chiesa famiglia

La Conferenza Episcopale dello Zimbabwe ha come progetto di implementare in questi tre anni, come preparazione al 2000, le conclusioni del sinodo africano, partendo da una testimonianza autenticamente cristiana dei credenti e vivendo la realtà della Chiesa come un'unica famiglia che sperimenta l'amore, la condivisione, la cooperazione ed il dialogo. La lettera pastorale e il programma di preparazione al Giubileo, preparato da Padre Kyran Murphy, Direttore del centro pastorale della Conferenza Episcopale, evidenzia e promuove due importanti aspetti: il battesimo degli adulti e la formazione di comunità cristiane di base.

In Zimbabwe infatti, per ogni bambino battezzato, sono tre gli adulti che richiedono il sacramento, risultato questo di un vigoroso cammino di catechesi, che dura almeno due anni. Il battesimo, conferito durante importanti ricorrenze liturgiche, specialmente alla vigilia di Pasqua, viene vissuto in una dimensione autenticamente comunitaria; la liturgia è particolarmente curata ed animata, con benefici durevoli non solo per i battezzati ma per tutti i credenti che danno nuovo vigore alle loro promesse di fede.

Numerose poi le piccole comunità cristiane non collegate a parrocchie o missioni, in cui i programmi pastorali vengono portati avanti dai laici. Intenzione della Conferenza Episcopale è quindi quello di porre l'accento per il 1997 sulla catechesi, e per il 1998 di promuovere una riflessione sulla vita del credente.

SUDAFRICA

Un anno di incontro con Cristo

Nella lettera pastorale che i vescovi del Sudafrica hanno indirizzato ai loro fedeli sul Giubileo dell'anno 2000, viene presentato il primo anno di preparazione come "anno di approfondimento del nostro rapporto con Cristo Salvatore".

"Un Giubileo è un evento molto importante nella vita del popolo e nella vita della nazione - scrivono i vescovi -. La gente celebra il proprio compleanno, le coppie commemorano il loro matrimonio con il giubileo d'argento e d'oro, sacerdoti e religiosi ricordano il giubileo della loro ordinazione o professione. Anche le nazioni celebrano le pietre miliari della loro storia. Un giubileo, nella tradizione biblica ed ecclesiale, è un momento di grazia. E' un'occasione per riflettere sul passato, per ringraziare Dio per tutti i meravigliosi doni che ci ha concesso durante i duemila anni trascorsi. E' anche un tempo per riconoscere che non abbiamo mostrato l'autentico volto di Dio, è un tempo di purificazione. Così il Giubileo dà inizio ad un nuovo Avvento, è un invito a riparare le nostre colpe come cristiani ed a rinnovare la nostra risposta a Dio che ci chiama alla santità ed alla missione di evangelizzazione".

Ricordando come il Santo Padre invita a rivolgere in quest'anno gli occhi e il cuore a Cristo, nostro Salvatore, i vescovi sudafricani invitano ognuno "a fare del 1997 un anno di incontro con Gesù". Anche se spesso parliamo di Gesù Cristo, conosciamo molto poco di Lui: Il 1997 sia dunque un anno per "meditare, studiare, pregare e contemplare le Scritture ed approfondire la nostra conoscenza di Gesù". Questo deve essere anche l'anno di riflessione sul nostro battesimo - proseguono i vescovi - e un periodo per rinnovare la nostra opzione a favore dei poveri, degli affamati, degli emarginati. Il 1997deve essere un tempo di più forte adesione allo spirito delle Beatitudini, affinché diventi un anno dedicato alla trasformazione della società, in modo che il Regno di Dio descritto da Cristo possa diventare realtà.

Un'altra dimensione di quest'anno cristologico sottolineata dai vescovi sudafricani è quella della missionarietà: molti non hanno ancora udito parlare di Gesù, molti altri non lo ritengono importante per la loro vita, per questo la chiamata ad essere, oggi, missionari di Gesù Cristo è urgente ed importante ed implica uno stile radicale di vita. "Significa mettersi più di prima al servizio dell'umanità, un servizio che abbraccia tutti i popoli, specialmente coloro che sono discriminati, come i bambini, le donne e i lavoratori; un servizio, proseguono i vescovi - che dia risalto ai valori specifici delle nostre tradizioni africane; un servizio che abbraccia la creazione stessa; un servizio che dia testimonianza alle Beatitudini: povertà di spirito, umiltà, purezza di cuore, fame e sete di giustizia; un servizio di pace, di partecipazione e di coraggio profetico di fronte ad ogni struttura che oltraggi chiunque".

I vescovi concludono la loro lettera esortando i fedeli ad offrire agli altri la possibilità di sperimentare la presenza di Cristo attraverso la propria testimonianza di carità e di amore. Il primo anno di preparazione al Giubileo ha preso l'avvio lo scorso 24 novembre, festa di Cristo Re dell'universo, in tutte le diocesi del Paese. Per sottolineare i temi dei prossimi due anni, rispettivamente dedicati allo Spirito Santo ed al Padre, sono già state indicate altrettante feste liturgiche che saranno particolarmente solennizzate: la Pentecoste del 1998 e la festa della Santissima Trinità nel 1999. Nella festa di Cristo Re, scelta come momento di avvio del primo anno di preparazione, sono stati individuati alcuni gesti liturgici per rendere concreto tale cammino. Nella cattedrale dello Spirito Santo, nella diocesi di Bethlehem, si sono riuniti i rappresentanti di tutte le parrocchie della diocesi, ed al termine della messa hanno ricevuto ognuno una grande stella per ognuna delle maggiori chiese con cui confinano le loro parrocchie: Ora queste stelle sono state collocate vicino all'altare di ogni chiesa, come ricordo costante di questo primo anno di preparazione. In tutte le parrocchie della diocesi di Bethlehm è stata letta e commentata le Lettera pastorale dei vescovi sul Giubileo, ed è stato esposto il poster con il tema di questo primo anno.

ANGOLA

Riconciliazione e risanamento morale

La preparazione al grande Giubileo per l'Angola ha significato fare i conti, prima di tutto, con la situazione di grande povertà in cui versa il paese. Reduce da una vera e propria guerra civile che, anche a causa degli interessi economici e quindi dell'ingerenza dei paesi stranieri, ha insanguinato la nazione per tutti gli anni '80, l'Angola è oggi alle prese con una ricostruzione che procede molto lentamente. Così, la Conferenza episcopale angolana e di Sao Tomé, quando ha iniziato la fase di preparazione del Giubileo, nel marzo '95,- un anno dopo la firma del trattato di Lusaka, che ha dato l'avvio al processo di pace, - ha deciso di procedere di pari passo con il cammino di riconciliazione nazionale e di risanamento morale del Paese.

L'anno centrato sulla figura di Gesù Cristo, ha visto la preparazione dei formatori per la pastorale del Giubileo provenienti da tutte le parrocchie delle diocesi. Non tutte le Chiese locali, come riferisce il segretario della Commissione nazionale, p. Manuel Goncalves, hanno potuto lavorare in maniera capillare, proprio a causa degli effetti della guerra civile e dell'urgenza di far fronte alle prime necessità. I dodici temi delle catechesi, comunque, uno per mese, sono stati centrati sulla figura del Cristo liberatore: liberatore dalla tentazione della violenza, dei falsi idoli, dalla miseria, dall'ipocrisia...l'ultimo tema trattato è stato quello del "Cristo, principe della pace". Sui dodici temi scelti, sotto la guida del parroco, le comunità, durante il mese, si sono ritrovate in preghiera e per incontri di approfondimento e di confronto.

Oltre alle catechesi, finalizzate alla preparazione degli animatori per la pastorale giubilare, durante il 1996 sono state realizzate altre attività. Durante la settimana santa le parrocchie hanno messo in scena una via Crucis sui temi della pace, della riconciliazione, del cambiamento di vita. E queste stesse linee tematiche sono state seguite per gli incontri mariani del mese di maggio e per la celebrazione del Corpus Domini.

La diocesi di Uije, in vista dell'anno Duemila, si è data un duplice obiettivo: riorganizzare la attività di catechesi in tutte le aree della diocesi che sono state interrotte o comunque rallentate laddove la minaccia e la violenza della guerra era più forte; e, inoltre, promuovere una pastorale matrimoniale e amministrare il sacramento a quanti finora non l'hanno potuto ricevere, proprio per permettere ai battezzati adulti di vivere adeguatamente la propria fede e di partecipare senza nessun ostacolo, in maniera regolare, alla celebrazione eucaristica.

La Conferenza episcopale ha inoltre deciso di promuovere un'iniziativa pastorale che ogni anno anticipi e prepari ai temi dell'anno successivo. Così, nel '96, si è realizzata una settimana biblica, in quattro città del paese, sull'anno della Bibbia e di Gesù Cristo. E per il prossimo ottobre è prevista una settimana di spiritualità dedicata allo Spirito santo, che ha come destinatari i sacerdoti e i responsabili della pastorale per il Giubileo.

Lesotho

Il valore comunitario della preparazione al Giubileo

Le quattro diocesi del Lesotho, coordinate dal Comitato nazionale del Grande Giubileo, si sono attivate già da anni in vista del 2000, coinvolgendo la piccola ma vivace comunità cattolica in una serie di iniziative "ad ampio raggio". Sacerdoti, religiosi, giovani, uomini e donne sposati hanno approfondito in ogni parrocchia i temi della nuova evangelizzazione e della vita liturgica, ponendo speciale enfasi sull'inculturazione, e, parallelamente al 46° Congresso Eucaristico nazionale, sul mistero dell'Eucaristia e sul tema della libertà. La riflessione sul valore della libertà, in particolare, si è accompagnata ad una serie di dimostrazioni pacifiche, a fronte di tentativi, poi rientrati, di soppressione delle istituzioni scolastiche cattoliche.

Per coinvolgere ulteriormente i fedeli nel cammino verso il terzo millennio, un delegato nazionale per il Giubileo ha tradotto nella lingua locale i testi fondamentali per la preparazione: la Tertio Millennio adveniente, prima di tutto, il documento del 46° Congresso Eucaristico "Eucaristia e libertà", ed il testo finale del sinodo africano "Ecclesia in Africa": su queste basi, dopo un periodo di approfondimento e di confronto all'interno di ogni parrocchia, i gruppi locali verranno chiamati a confrontare le considerazioni e le proposte emerse. Ad ulteriore incoraggiamento la Conferenza Episcopale cattolica del Lesotho ha diffuso una lettera pastorale congiunta, nella quale si sottolinea il valore comunitario della preparazione al Grande Giubileo, richiamandone anche gli slanci ecumenici. In proposito è opportuno ricordare che nel piccolo regno africano il 90% della popolazione è cristiano, e il 44% cattolico; con grande naturalezza i rapporti tra le comunità appartenenti alle diverse confessioni sono improntati al più aperto ecumenismo, che si sostanzia non solo in momenti importanti di preghiera congiunta, per solennità particolari, ma anche nella costruzione di realtà attive nella società civile, quali il Gruppo di Azione ecclesiale contro l'AIDS, e nell'istituzione di organismi di dialogo ecumenico stabili.

Per concludere, si segnala un'intensa attività preparatoria anche nel campo editoriale, attraverso il bollettino settimanale "Moeletsi oa Basotho", in cui vengono pubblicati frequentemente articoli di approfondimento sul Grande Giubileo del 2000.


AMERICA

Nel continente americano il Giubileo è visto come momento storico unico, sia per un forte richiamo di speranza e di solidarietà verso le popolazioni latino-americane immerse in condizioni socio-economiche difficili, sia per un rinnovamento spirituale nelle Chiese dell'America del Nord, impegnate a riproporre Gesù Cristo quale unico Salvatore per una società immersa nel più sfrenato consumismo e materialismo.

Merita particolare menzione il notevole lavoro intrapreso dal CELAM.

Per il primo anno di sensibilizzazione sono stati pubblicati 16 opuscoli della collana "Tercer Milenio", di buon livello teologico, mariologico, biblico, catechistico, liturgico, con argomenti di spiritualità, di morale, di dottrina sociale, di ecumenismo, ecc. Questi libri sono stati diffusi in tutto il continente latino-americano.

Il CELAM sta producendo 52 brevi programmi radiofonici per ogni anno del Triennio al fin di accompagnare e favorire la meditazione personale di gruppi di preghiera e gli incontri comunitari.

- I Vescovi del Panama, nella Lettera Pastorale del febbraio 1996 (Panamá se prepara para vivir y celebrar el Gran Jubileo), volendo attuare le linee della TMA nel proprio contesto locale, ricordano che il 2000 sarà anche per la Nazione un anno significativo della sua storia, giacché le verrà restituito il Canale. Per questo motivo auspicano che i "semina Verbi" germoglino nel cuore dei fedeli, perché sia la forza di Gesù Cristo a dare forma alle iniziative umane in vista della costruzione di una Nazione che vuole promuovere e difendere la verità e la solidarietà nello spirito di santità e di pace.

Sono previsti per il 1997 un congresso nazionale "Bibbia e catechesi" con prospettiva ecumenica, e per il 1998, un congresso sul tema "L'azione dello Spirito Santo nella Chiesa" ed un congresso dal titolo "Pastorale giovanile e preghiera", con particolare attenzione ai temi dell'educazione e della donna.

- La Conferenza Episcopale di Argentina ha pubblicato nell'aprile 1996 la Lettera Pastorale Caminando hacia el Tercer Milenio. Seguendo il suggerimento della TMA (nº 33ss.), i Vescovi hanno voluto promuovere un esame di coscienza a livello nazionale, per favorire la riconciliazione tra i figli della Chiesa e tra tutti gli argentini, dopo le tristi vicende degli anni '60-'70.

- I Vescovi del Cile hanno annunziato l'apertura del Triennio di preparazione al Giubileo con una Lettera Pastorale, diffusa da tutti i mezzi di comunicazione sociale, nella quale si raccomanda di rinvigorire l'ardore missionario e di proclamare la Buona Novella di Cristo in tutte le famiglie.

Va sottolineata una singolare iniziativa. I Vescovi hanno fatto pervenire a tutte le famiglie un messaggio ed augurio personale per il Natale 1996, sotto forma di trittico, allo scopo di recuperare il senso cristiano del Natale. Si tratta dell'invito ad effettuare una "para-liturgia" natalizia in ogni famiglia -Chiesa domestica- sotto la presidenza del capofamiglia (uomo o donna che sia) con lettura del brano evangelico della nascita di Gesù, con un canto natalizio e con la preghiera universale. La cerimonia familiare che si svolge davanti al presepio, si conclude con lo scambio di doni.

- La Conferenza Episcopale di Colombia ha lanciato un messaggio la prima Domenica d'Avvento 1996, in coincidenza con l'inizio del Triennio. Nel documento i Vescovi ravvisano nella preparazione al Giubileo una grande opportunità per annunziare Cristo in un contesto di vuoto spirituale e di una diffusa ondata di violenza ed aberrante smarrimento.

I Vescovi invitano inoltre alla riscoperta del battesimo, con una accurata pastorale sacramentale e con la celebrazione solenne della Pasqua per rinnovare le promesse battesimali con sincerità per una coerente testimonianza di vita cristiana.

- La Conferenza Episcopale del Messico, nell'aprile 1996, ha emanato un piano pastorale ispirato alla TMA (Jesucristo, vida y esperanza de México / Proyecto pastoral 1996-2000). Dinanzi alle sfide di secolarizzazione, la celebrazione assume un ruolo determinante per la preservazione dell'identità culturale e religiosa. L'annuncio di Gesù Cristo come unico Salvatore potrà frenare il fenomeno della disoccupazione, del narcotraffico e la violazione dei diritti umani.

I Vescovi intendono promuovere, durante il Triennio di preparazione giubilare, la compilazione di un martirologio a livello diocesano. Inoltre, hanno deciso di posporre al 2000 la celebrazione del Congresso Eucaristico Nazionale, previsto inizialmente per il 1997.

Anche negli Stati Uniti d'America l'Episcopato vede nella preparazione al Giubileo un'occasione propizia per annunziare Cristo e per approfondire la vita spirituale in una società materialista e consumistica.

Oltre ad un preciso progetto di armonizzazione tra etnie diverse, nel quale emerge uno spiccato senso ecumenico e di preghiera comune, il Comitato Nazionale ha organizzato un primo simposio (ce ne saranno altri tre) dal titolo: The Continuing Challenge of Jesus Christ to the World, con riflessioni teologiche sulla "continua provocazione di Gesù Cristo al mondo di oggi".

A Chicago si è svolto in questi giorni un convegno nazionale teologico-pastorale dei rappresentanti diocesani e dei movimenti laicali, al fine di approfondire riflessioni su Gesù Cristo e di coordinare le iniziative pastorali da prendere nel corso di quest'anno.

Nell'Assemblea Plenaria del luglio 1996, la Conferenza Episcopale di Santo Domingo ha deciso di inquadrare la preparazione al Grande Giubileo nella cornice della nuova evangelizzazione. Saranno tenuti, nel corso del Triennio, tre seminari di studio teologico-pastorale per sacerdoti, agenti pastorali, movimenti laicali e gruppi familiari.

Saranno predisposti anche programmi speciali per le sei emittenti radiofoniche del Paese e uno per il canale "Televida".

GUATEMALA

Catechesi sulla figura e il messaggio di Cristo

Il Guatemala rafforza il suo impegno nel cammino di preparazione verso il Grande Giubileo. Ricordando la visita che il Santo Padre ha effettuato lo scorso anno, come "pellegrino di pace e di speranza" nel Paese. L'Arcivescovo di Città del Guatemala ha presentato un sussidio per la formazione dei catechisti, dei giovani e delle comunità parrocchiali per l'anno in corso: "Credo in Gesù Cristo - Camminando verso il 2000".

Curato da Padre Ramón A. de Linaje, il libro si divide in due sezioni. Nella prima viene introdotto il tema del Giubileo e si evidenzia il cammino proposto dalla TMA per il triennio in generale e per il 1997 in particolare. Il messaggio di Giovanni Paolo II ai catechisti guatemaltechi fornisce l'occasione per insistere ancora una volta sulla spinta ad una nuova Evangelizzazione, che recuperi l'autenticità del simbolo degli Apostoli, e lo inserisca nello spirito della Chiesa del terzo millennio.

Nella sezione seguente il sussidio affronta 20 temi di catechesi sulla figura ed il messaggio di Gesù, e 5 sulla Vergine Maria, nella sua realtà di Madre di Gesù e della Chiesa. Ogni tema viene introdotto da una preghiera, da un brano tratto dalla Bibbia e da un breve richiamo alla liturgia connessa al tema trattato. Gli argomenti approfonditi ogni volta sono estrapolati dal Catechismo della Chiesa Cattolica ed arricchiti da contributi di famosi storici, scrittori, giornalisti e letterati. Terminata la lettura della pagina scelta, un breve questionario aiuta la riflessione personale o di gruppo dei lettori ed invita al confronto tra le diverse risposte.

VENEZUELA

Tracciato il percorso del 1997

«La speranza non tradisce» (Rom 5,5): è con queste parole che si apre l'esortazione della Conferenza Episcopale Venezuelana, riunita nella sua LXVII Assemblea ordinaria plenaria, la prima del triennio di preparazione al Grande Giubileo. Il coraggio della fede e la speranza nel rinnovamento sono le priorità individuate dai vescovi, affinché la Chiesa affronti i gravi problemi di un "paese in emergenza" materiale e spirituale. Il documento analizza in profondità la pesante situazione economica di cui è vittima il paese, ma questa emerge solo come il frutto più evidente di una serie più complessa di elementi di crisi, radicatisi nel tempo. Se otto venezuelani su dieci risultano vivere in stato di povertà, mali più gravi della difficoltà economica sono il senso di frustrazione e la perdita della speranza in un futuro migliore. Un "confuso sentimento di impotenza" che riduce la resistenza alla tentazione dell'illegalità e alla "cultura della morte". Le riforme proposte dai vescovi, nel campo della moralità pubblica, dello stato sociale, dell'insegnamento, della giustizia e dei programmi economici, non sono, quindi, che un riflesso, una conseguenza del processo di conversione personale che ogni singolo cristiano è chiamato a trasformare in realtà concrete, attraverso le virtù della comunione e della solidarietà.

Dopo oltre un anno dalla visita del Santo Padre nel paese, le sue parole conservano tutta la forza e la drammatica attualità di allora: "Parto con la speranza che il Venezuela, con l'aiuto di Dio e con lo sforzo instancabile dei suoi figli, abbia dinanzi a sè un futuro migliore... Vi incoraggio ad un rinnovato impegno per vivere e testimoniare la vostra fede, utilizzando quei valori cristiani ed etici, che vi hanno reso nazione, come fattori di coesione sociale, di progresso e di pace".

A suggello del documento una invocazione speciale alla Vergine, Nostra Signora di Coromoto, perché accompagni il Venezuela in pellegrinaggio verso il Duemila, che per il paese coincide con il quinto centenario della prima evangelizzazione. Nei prossimi anni, inoltre, saranno celebrati i cento anni dalla consacrazione della Repubblica del Venezuela al Santissimo Sacramento, si terrà il sinodo dei Vescovi d'America ed il Concilio Plenario nazionale.

Nelle singole diocesi, intanto, si individuano le linee guida per le attività di quest'anno. Mons. Mario Moronta Rodríguez, vescovo di Los Teques ha diffuso una Lettera pastorale per il 1997. La catechesi su Gesù Cristo per la preparazione al grande Giubileo, scrive il vescovo, sarà motivo di comunione con la Chiesa universale, ma anche continuazione del cammino percorso finora dalla diocesi, la quale, su invito del Pontefice e dei documenti della Chiesa latinoamericana, come quello di Puebla, ha scelto di vivere la nuova evangelizzazione attraverso una dimensione missionaria basata sulla "liberazione di tutto l'uomo nel servizio alla pace e alla giustizia".

Il documento richiama la figura del Cristo povero e sofferente, cui tanta gente si rivolge nelle manifestazioni di religiosità popolare, attraverso le quali passa l'annuncio del Vangelo, l'inculturazione della Parola, e l'espressione del sincero attaccamento della popolazione alla fede cristiana.

Esaminando le forme e i modi della testimonianza evangelica, mons. Moronta tratta la radice trinitaria del mistero dell'incarnazione, per giungere, poi, al tema della nuova evangelizzazione in vista del Terzo Millennio, citando le parole pronunciate dal Papa in occasione del discorso tenuto ai giovani durante l'ultima visita apostolica, l'11 febbraio 1996: «la forza del Vangelo penetri in tutti i settori della società e la trasformi dal di dentro».

Vengono infine segnalate le prossime attività diocesane: l'elaborazione di un piano pastorale organico, orientato a rinnovare le parrocchie secondo il modello "comunità di comunità"; corsi di formazione per laici e sacerdoti, in particolare nel campo della liturgia; pellegrinaggi e missioni diocesane.

CUBA

Impulso alla conoscenza e all'esperienza di Cristo

La Conferenza Episcopale Cubana ha dato l'avvio, con un messaggio indirizzato ai fedeli, al triennio di preparazione al Grande Giubileo del 2000. Il "Mensaje", che si ispira in gran parte alla Tertio Millennio Adveniente, è indirizzato all'intero Popolo di Dio in Cuba ma aspira "a offrire a tutto il nostro popolo l'annuncio di Cristo, unico Redentore dell'uomo". I Vescovi vogliono interpellare i credenti ad un rinnovamento della loro fede e spirito missionario nella consapevolezza che il Mistero di Cristo rivela il senso della vita ed "orienta" ogni sviluppo umano.

Il "grande obiettivo" dell'azione pastorale della Chiesa nei prossimi anni sarà quello di "dare un impulso alla conoscenza e la esperienza di Gesù Cristo Salvatore"; in concreto, ciò dovrà manifestarsi nella promozione della dignità umana, la riconciliazione e la civiltà della giustizia e dell'amore.

Oltre al grande obiettivo generale, si prospetta pure un "obiettivo specifico" per ogni singolo anno, seguendo le linee portanti della Tertio Millennio Adveniente, ed aggiungendovi altri opportuni spunti di azione e riflessione pastorale. Degna di nota e l'attenzione qui data alla figura della Santissima Vergine "della Carità del Cuore", Patrona esimia della Nazione cubana. Nella sua parte conclusiva, il Messaggio dei Vescovi fa un appello alla conversione personale ed all'unità dei cristiani.


ASIA

I rapporti pervenuti dal continente asiatico evidenziano innanzitutto che anche nelle chiese in cui i cristiani sono una piccola minoranza, è forte il coinvolgimento nella preparazione all'evento giubilare. I Vescovi hanno redatto lettere e piani pastorali e favorito la pubblicazione e diffusione di sussidi catechetico-pastorali.

- In particolare il Comitato Nazionale di Corea ha pubblicato 3 sussidi sul senso biblico del Giubileo, sul significato cristologico e sulle prospettive storiche. Viene curata una pubblicazione mensile (Samok) dedicata al Giubileo con un piano editoriale esteso a tutto il Triennio di preparazione.

Ogni singolo Vescovo ha indirizzato una Lettera Pastorale all'inizio del 1997, mentre è in preparazione una Lettera Pastorale congiunta per la fine del 1997.

- Nelle Filippine l'inizio della preparazione al Giubileo ha coinciso con il viaggio del Papa nel 1995 per la Giornata Mondiale della Gioventù.

L'Arcidiocesi di Manila ha pubblicato tre sussidi liturgico-omiletici: il primo, con 12 preghiere per l'adorazione eucaristica, il secondo, per le omelie di Avvento-Natale 1996; il terzo, per Quaresima-Pasqua 1997.

Per l'inaugurazione del Triennio un milione di fedeli ha assistito alla solenne celebrazione nella "Luneta Park", ossia nel luogo stesso in cui il Papa aveva tenuto l'oceanico incontro con i giovani.

In tutti gli incontri, simposi, assemblee nazionali e regionali, ampio spazio viene dato al ruolo dei laici nella Chiesa.

- Il piano pastorale elaborato dal Comitato Nazionale dell'India si articola secondo la TMA, ponendo peraltro particolare attenzione agli aspetti liturgici, catechistici ed ecumenici. Nel 1997 si vuol dare enfasi alla Parola di Dio, al rinnovamento personale alla luce della sequela Christi, alla dignità umana ed all'opzione per i poveri.

In questo primo anno di preparazione immediata al Giubileo viene dato speciale risalto al rito di iniziazione cristiana degli adulti in ogni parrocchia. Agli operatori pastorali si raccomanda di riprendere in mano i documenti conciliari ai quali occorre fare costante riferimento.

- In Giappone il Comitato Nazionale ha curato due pubblicazioni: una sul significato generale del martirio cristiano e l'altra sui martiri giapponesi, per stimolare la testimonianza dei cristiani d'oggi nel cammino verso il Giubileo. La preparazione al Giubileo ha assunto questa particolare connotazione. Infatti, nel 1996 si è tenuta una speciale celebrazione per ricordare i 26 martiri della diocesi di Kyoto, e nel 1997 sarà celebrato a Nagasaki il IV centenario dei propri martiri. Una grande celebrazione avrà luogo nel 1999 per il 450º anniversario dell'arrivo di S. Francesco Saverio.

- Nel Sri Lanka il Comitato Nazionale ha pubblicato una serie di 6 "depliants" con riflessioni sul senso del Giubileo, sull'importanza della Bibbia, sullo spirito di conversione, di preghiera e di santità in una società multi-religiosa. Inoltre, esso sta prendendo contatti con le autorità religiose del Buddismo, dell'Islam e dell'Induismo, per illustrare il significato del Grande Giubileo cristiano.

IRAQ

Il primario impegno della solidarietà

Da una terra che per millenni è stata culla di civiltà e spiritualità, il rapporto con il tempo e con il Grande Giubileo non può che essere radicato nel profondo. Espressione di tale ricchezza le iniziative che hanno visto tutte le Chiese consorelle dell'Iraq unirsi per la preparazione la terzo millennio della cristianità. Una lettera sul Giubileo, scritta dai capi religiosi delle Chiese del Paese è stata portata a conoscenza di tutti i fedeli in occasione delle celebrazioni per l'apertura del triennio di preparazione, culminate nell'incontro di preghiera che ha riunito a Baghdad gli estensori del testo. Questo, già per sua genesi improntato alla solidarietà e al dialogo, è un'esortazione a vivere l'avvicinamento alla gioia del Giubileo, con spirito ecumenico, arricchito dal contributo che ogni individuo, da solo e attraverso le numerose realtà comunitarie, potrà donare. I giovani soprattutto sono chiamati a farsi testimoni di speranza e di vita, pur nelle difficoltà di ordine materiale in cui si dibatte il Paese, traducendo in fatti concreti, al servizio dei poveri e degli emarginati, l'esortazione evangelica alla carità e alla condivisione. La Chiesa in Iraq invita l'intera popolazione, qualunque religione ciascuno professi, a vivere in unione e solidarietà con i fratelli cristiani la celebrazione del Giubileo, e di dare un contributo di gioia alle iniziative che i vescovi hanno già delineato nei loro caratteri generali.

Le attività proposte avranno contenuti spirituali, culturali, sociali ed artistici. Agli incontri di preghiera, ai ritiri spirituali ed ai pellegrinaggi verso i luoghi di particolare significato religioso, si affiancheranno dibattiti e conferenze di approfondimento biblico presso istituzioni grandi e piccole, nelle parrocchie, nelle scuole e nei teatri. Esposizioni e manifestazioni artistiche vitalizzeranno, con entusiasmo ecumenico, la vita culturale del Paese. Tra le iniziative già concretizzatesi, il patriarcato di Babilonia dei Caldei, attraverso il comitato cattolico per la preparazione del Grande Giubileo del 2000, riunitosi già molte volte, ha organizzato l'incontro di Baghdad per l'apertura del triennio, ed ha partecipato attivamente ad altre attività, quali il dibattito sul tema "Cristo, via, verità e vita", al centro di tre conferenze presiedute dai vescovi dell'Iraq. Approfondimenti su temi cristologici hanno scandito il periodo quaresimale, durante il quale ogni diocesi ha organizzato anche esposizioni di arte religiosa e serate musicali. La Chiesa irachena estende, inoltre, a tutto il mondo l'invito a visitare la patria di Abramo, Ur, predisponendo numerosi pellegrinaggi.

Da segnalare, infine, un'iniziativa editoriale: è in via di pubblicazione la rivista "Jubilé Bimillénaire".

SRI LANKA

Riconciliazione con Dio e con il prossimo

Il 2000° Anniversario della nascita di Gesù Cristo rappresenta - come ricordato dal Santo Padre uno "straordinario" Giubileo. Il migliore modo per prepararsi all'evento è dare priorità alla Riconciliazione con Dio e con il prossimo. Dall'ultimo incontro della Commissione Nazionale per il Grande Giubileo presieduto dal Vescovo Vianney Fernando, corrispondente Nazionale dello SRI Lanka per l'Anno Santo, è emersa l'importanza che gli ordinari di ogni diocesi, così come i sacerdoti delle parrocchie, devono evitare ogni fraintendimento circa la natura e la missione del Giubileo, con l'aiuto di programmi e riassunti della Lettera Apostolica "Tertio Millennio Adveniente" in tutte le lingue parlate nello Sri Lanka (Sinalese, Tamil, Inglese). Hanno fatto seguito riassunti e commenti che spiegano gli obiettivi ed un progetto di preparazione al Giubileo pubblicati nei settimanali Nazionali cattolici. Inoltre alcune diocesi hanno concluso l'anno 1996 come l'anno dedicato al Pentimento ed alla Riconciliazione. Manifesti e cartelloni relativi alla fase preparatoria, forniti ed ideati dal Segretario Nazionale, sono stati spediti a tutti i Vescovi per eseere usati nei loro programmi diocesani. Una lettera aperta ai tutti i genitori è stata affissa in ogni parrocchia. La lettera si propone di stimolare gli educatori ad un insegnamento responsabile della dottrina cattolica, consigliando di leggere anche ai propri figli la Lettera Apostolica del Santo Padre. Per un discorso ecumenico ques'anno sarà un anno molto importante per guardare a Cristo come unico " Signore ". Sono stati promossi contatti personali ed incontri informali con i capi delle religioni locali. I Pastori, difatti, delle altre confessioni cristiane saranno incontrati al più presto per realizzare servizi uniti per una visione illuminata sul significato del Giubileo per tutti i cristiani. Con l'inizio del 1997, anno dedicato secondo la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II a "Gesù Cristo, come unico Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre", la Commissione Nazionale ha delineato i temi Cristologici principali, insieme alle altre attività proposte dal Santo Padre. Tre i temi particolarmenti suggeriti dalla Commissione: una maggiore valorizzazione di Cristo, come Salvatore e Profeta; un più profondo esame del Mistero dell'incarnazione e della nascita attraverso Maria; la necessità di fede in Cristo per la salvezza. Solo un rinnovato ritorno al Battesimo, come base del vivere cristiano, insieme alla lettura del Catechismo della Chiesa cattolica può ispirare al fedele un desiderio di Santità , una conversione e un rinnovamento personale, ed uno sprono tangibile per una intensa preghiera.

FILIPPINE

La responsabilità del Paese perché Cristo "sia parte della nuova Asia"

Oltre un milione di persone, secondo le stime dei mass media locali che hanno dato ampio risalto all'evento, hanno partecipato alle solenni celebrazioni svoltesi al Luneta Park il 1° dicembre scorso, prima Domenica di Avvento, con cui l'Arcidiocesi di Manila ha dato ufficialmente inizio al Triennio di preparazione al grande Giubileo.

Nella sua omelia, il card. Sin ha sottolineato che l'avvento del terzo millennio offre una sfida di grande significato per la Chiesa filippina, ed ha invitato i fedeli ad impegnarsi cristianamente affinchè, nel contesto di un nuovo mondo asiatico che sta evolvendosi, "Gesù Cristo sia parte di questa nuova Asia, e la sua persona e il suo Vangelo incidano su questo dinamico Asian century". Alle Filippine, essendo l'unica nazione cristiana in Asia, spetta un ruolo di grande responsabilità: portare Gesù Cristo al nuovo mondo asiatico.

Il card. Sin ha concluso l'omelia chiedendo l'intercessione di Maria, invocata come "Arca del Nuovo Avvento", che preparerà una nuova venuta di Dio nel mondo, una nuova primavera per la storia della famiglia umana ed una nuova vittoria di Cristo sul mondo.

La celebrazione del 1° dicembre con cui ha avuto inizio il Triennio di preparazione al Giubileo era stata accuratamente preparata nei mesi precedenti, attraverso una serie di incontri che hanno coinvolto i vari settori religiosi e civili dell'Arcidiocesi di Manila: clero, superiori di istituti religiosi, rettori e direttori di seminari, collegi e scuole, senatori, deputati, imprenditori, professionisti, giovani, sono stati invitati a prendere parte ad un seminario che presentava i contenuti della Lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente e si concludeva con una agape fraterna insieme al Cardinale Arcivescovo.

Inoltre sono stati distribuiti in tutte le parrocchie e le comunità religiose depliant, schemi per le omelie, avvisi e manifesti, musicassette con alcuni canti composti appositamente per il Giubileo. L'Arcidicoesi di Manila ha inoltre provveduto alla traduzione in lingua tagalog della Tertio Millennio Adveniente, per diffondere ulteriormente tra i fedeli gli orientamenti del Papa e promuovere una partecipazione più attiva a questo Triennio. Tutti i sussidi preparati mettono in particolare risalto il rinnovamento spirituale come obiettivo del Giubileo.

Tra le iniziative che si sono già svolte in questo anno 1997 è da ricordare il "National Prayer Congress", nel mese di gennaio, che ha accentuato l'importanza della preghiera come chiave di tutto l'itinerario verso la soglia della Porta Santa. Inoltre sono state distribuite nelle parrocchie delle guide pastorali per il tempo di Quaresima e per la Pasqua.

Per il prossimo settembre è previsto un incontro per sacerdoti, religiosi e animatori laici, che ha lo scopo di mettere in evidenza la loro chiamata all'unica missione della Chiesa. Il primo anno di preparazione al Giubileo, Anno di Gesù Cristo, si concluderà per l'Arcidiocesi di Manila, con un simposio sul tema "Il Cuore Immacolato nel piano di salvezza", che si terrà alla fine dell'anno liturgico, in novembre.


EUROPA

Pur nelle differenti situazioni pastorali tra Paesi occidentali ed orientali e nelle diverse priorità pastorali delle regioni settentrionali e meridionali, è comune a tutte le Chiese la crescente presa di coscienza della rilevanza del Grande Giubileo di fronte alle sfide secolarizzanti delle società opulente, ma tristi, del vecchio continente. Ne sono prova le numerose Lettere, Esortazioni Pastorali e messaggi emanati negli ultimi mesi, come pure la diffusione di sussidi catechistici e liturgici.

- Il piano pastorale elaborato dalla Conferenza Episcopale di Germania nel settembre 1996, in vista del Giubileo, parte da un forte richiamo a potenziare il lavoro pastorale ordinario delle diocesi, parrocchie e istituzioni ecclesiali, secondo uno schema basato su testimonianza, diakonia e liturgia.

Nel gennaio 1997 è stato diffuso un sussidio liturgico che utilizza quello elaborato dal Comitato Centrale con l'aggiunta di preghiere proprie di quel Paese.

È prevista la pubblicazione del Manuale 2000, ossia di un testo teologico-pastorale che risponde agli interrogativi sulle nuove forme di religiosità, sulla Chiesa, sul rapporto tra fede-scienze-cultura, sui martiri di questo secolo.

È in preparazione il Calendario 2000, che include il programma delle celebrazioni liturgiche e di quelle culturali, con mostre, concerti e simposi.

La Chiesa tedesca intende inoltre partecipare alla EXPO 2000 di Hannover, per privilegiare la dimensione religiosa sul tema "Uomo-Natura-Tecnica".

- In Francia il Comitato Nazionale ha saputo cogliere l'occasione della doppia visita del Santo Padre per l'anniversario del Battesimo di Clodoveo e per la Giornata Mondiale della Gioventù, per lanciare la preparazione al Giubileo, alla quale viene data una marcata connotazione cristologica.

Grande diffusione ha avuto il documento "Les Avents de l'an 2000 / En vue du Jubilé", con spunti catechistici su Cristo e sul Battesimo, pubblicato nell'ottobre 1996 a cura del Centro Nazionale della Pastorale.

Per la celebrazione del Natale, i Vescovi hanno suggerito alle famiglie un momento di preghiera comune davanti al presepe oppure davanti ad un crocefisso o ad una icona.

Nel mese di agosto 1996 è stato pubblicato un numero speciale della rivista Fêtes et Saisons, sulla persona di Cristo, che ha avuto una larghissima diffusione.

- La Conferenza Episcopale del Belgio ha pubblicato nel novembre 1996 la Lettera Pastorale dal titolo "En route vers l'an 2000 / Un nouvel Avent".

Per la Quaresima e la Pasqua del 1997, la Conferenza Episcopale ha elaborato un "dossier" di alto spessore liturgico-pastorale, che contiene, tra l'altro, testi di adorazione eucaristica per il Giovedì Santo e suggerimenti pratici per valorizzare la professione di fede durante la Veglia Pasquale.

- Nella Chiesa di Polonia la fase antepreparatoria ha coinciso con la realizzazione del 6º anno del programma pastorale della Seconda Grande Novena (1990/91 - 1998/99), preparata in occasione del Millenario della morte di S. Adalberto, le cui reliquie sono state portate a tutte le parrocchie dell'Arcidiocesi di Gniezno, perché siano oggetto di particolare venerazione. Così pure il 2º Sinodo Plenario iniziato nel 1991 è inserito nel programma di preparazione all'evento giubilare.

In particolare l'Episcopato intende insistere, durante il Triennio, a rianimare la pratica del Sacramento della Penitenza.

- I Vescovi della Slovacchia, invece, hanno ritenuto doveroso di pubblicare una Lettera Pastorale congiunta sul Giubileo. I fedeli sono invitati a prepararsi alla "gioiosa e matura accoglienza di Gesù Unico Salvatore" perché solo nel suo messaggio si trovano le risposte agli interrogativi di fondo della vita terrena.

Viene presa in considerazione la situazione di tanti cristiani che inconsapevolmente vivono in modo del tutto "a-cristiano", a causa del lungo periodo trascorso sotto il regime comunista. Da qui l'iniziativa d'istituire a livello nazionale speciali corsi di catechesi per adulti -quale rinnovamento spirituale- accompagnati da buoni sussidi didattici a cadenza mensile.

Questa provvidenziale iniziativa non è ristretta solo alle parrocchie ma estesa anche alle fabbriche, alle caserme, alle scuole, così da raggiungere soprattutto i lontani.

Questi corsi dureranno per tutti e tre gli anni di preparazione al Giubileo, perché diventino una specie di "esercizi spirituali per tutta la Chiesa", come il Santo Padre aveva definito il Triennio 1997-1999. Tale iniziativa s'inserisce in quelle più spiccatamente pastorali, quali le missioni parrocchiali, i tempi di adorazione eucaristica, i pellegrinaggi. Il tutto intercalato da manifestazioni culturali.

Per l'anno 1997 la Conferenza Episcopale di Spagna indica i seguenti obiettivi:

a) promuovere non solo la conoscenza ma anche l'adesione personale a Gesù di Nazaret attraverso una rinnovata catechesi battesimale (ed a tale scopo vengono offerti alcuni "orientamenti pastorali sull'iniziazione cristiana", considerata un pilastro basilare della comunità ecclesiale);

b) cercare di ottenere allo stesso tempo l'evangelizzazione della cultura e l'inculturazione del Vangelo, promuovendo il dialogo con gli artisti, gli scienziati ed il mondo universitario.

Il piano pastorale comprende l'organizzazione a Madrid, nel mese di settembre p.v., di un Congresso Pastorale su "Gesù Cristo e la Buona Novella", per promuovere appropriati metodi di evangelizzazione atti a vincere l'indifferenza religiosa e l'agnosticismo. Contemporaneamente avrà luogo una grande esposizione di arte sacra sulla persona e sul messaggio di Gesù.

Per l'anno 1998, l'obiettivo principale è quello di suscitare, preparare e formare nuovi evangelizzatori docili all'azione dello Spirito Santo. Da qui l'importanza della preghiera comunitaria e personale, della pastorale giovanile a partire dai cresimati, dell'impegno dei genitori nella trasmissione della fede ai figli, della pastorale vocazionale verso il sacerdozio e la vita consacrata.

Per il 1999 i Vescovi auspicano il rinnovamento del Rituale della Penitenza, il rilancio del pellegrinaggio a Santiago de Compostela, essendo il 1999 l'anno compostelano, ed un incontro di giovani di tutte le chiese di Europa. Sul piano sociale, si vorrebbe incrementare l'insegnamento della Dottrina della Chiesa nei centri di formazione di sacerdoti, religiosi e laici. Verrà organizzata inoltre una colletta nazionale in favore delle chiese più bisognose.

Nell'anno 2000 la Conferenza Episcopale intende promuovere la spiritualità trinitaria incentrata sull'Eucarestia. Prima del Congresso Eucaristico Internazionale sarà organizzato un Congresso Nazionale. In programma c'è anche un Congresso Mariologico a Saragoza. Verrà sollecitata infine, presso le autorità civili, la proclamazione di un "anno di grazia" sia per i prigionieri, migranti e rifugiati, sia per il debito estero dei Paesi più poveri.

BELGIO

Lettera collettiva dei vescovi su "Un nuovo Avvento"

Una fitta serie di iniziative vivacizzerà questi anni di preparazione al Giubileo in Belgio. Le linee guida sono chiaramente delineate nella lettera collettiva dei Vescovi "In cammino verso l'anno 2000. Un nuovo Avvento".

Per quanto riguarda il tema del 1997, Gesù Cristo, esistono già numerose pubblicazioni: il libro di base "Chi sei tu, Gesù?", del prof. K. Depoorte dell'Università cattolica di Leuven si rivolge prevalentemente agli adulti che desiderano approfondire la loro fede, o che sono alla ricerca di essa. Per i giovani, invece, Padre C. Delhez propone un cammino di preghiera ed attività ispirate al Vangelo, con il suo "Se tu vuoi... 40 meditazioni al seguito di Gesù di Nazareth". Anche il settimanale "Dimanche" pubblicherà articoli sul Cristo, dedicando regolarmente a Gesù le sue pagine "Junior", dedicate ai bambini. Per la parte fiamminga del paese il libro "Weerbaren - Jezusboek voor jongeren" [...] dell'Abate N. Bonte si rivolge ai giovani ed a chiunque desideri attivarsi, singolarmente o in gruppo, per seguire l'esempio di Gesù.

Per la Quaresima ed il Triduo Pasquale sono stati preparati dei dossier di animazione, sotto la direzione della prof.ssa Ch. van der Planke, del Centro Lumen Vitae di Bruxelles. La Commissione Interdiocesana della Pastorale Liturgica e la Liturgische Commissie voor Liturgische Zielorg arricchiranno i bollettini diocesani con suggerimenti pratici per vivere meglio la preparazione al Giubileo.

In ogni Diocesi, poi, delle iniziative particolari si aggiungeranno ai contributi sul Giubileo contenuti nei bollettini diocesani. A Louvain-la-Neuve si terrà la sessione teologica intervicariale "Annunciare Gesù Cristo oggi", l'Arcidiocesi di Malines-Bruxelles ha organizzato un ritiro spirituale per l'Avvento: "Gesù Cristo, Maestro di preghiera nel Vangelo di Luca". A ciò si aggiunga una serie di conferenze, incontri, giornate di studio teologico sul Cristo (Gand) e, per il 16 marzo a Bruxelles, una Via Crucis interpastorale e multiculturale.

Dalla Diocesi di Namur, infine, delle opere di base per le iniziative di comunità: "Gesù Cristo, lo stesso ieri, oggi e domani - Dieci incontri in vista dell'anno 2000" di Mons. A.M. Léonard (Parigi, Emmanuel), ed "Inventare. Parlarsi. Marciare verso il Terzo Millennio" (Namur, Fidélité).

ITALIA

Convegno nazionale degli incaricati diocesani per il Grande Giubileo

Un Convegno Nazionale di tutti gli "Incaricati Diocesani per il Giubileo" per proporre una approfondita riflessione teologico-pastorale sullo "Spirito Santo e la Sua presenza santificatrice all'interno della Comunità dei discepoli di Cristo": è questa la prima proposta approvata nell'ultima assemblea del Comitato Nazionale per il Giubileo dell'Anno 2000, riunitosi per decidere su numerose iniziative pastorali di preparazione al Grande Giubileo. Il Convegno dovrà essere caratterizzato da un serio approccio biblico-teologico e da un clima intenso di preghiera, nel solco dell'annuncio cristiano: "per Cristo, nello Spirito, al Padre". Un ruolo importante sarà affidato anche alle Conferenza episcopali regionali, che, attraverso gli incaricati regionali, riproporranno il convegno in ciascuna regione ecclesiastica.

Facendo riferimento alla precisa direttiva del Papa sull'attenzione particolare che, nel secondo anno di preparazione, dovrà essere riservata al valore dell'unità all'interno della Chiesa (TMA, 47), la Chiesa italiana si prepara ad "un periodo intenso e corale di preghiera", che pervaderà di se' tutto il tempo di Pentecoste, ed "una Veglia di Pentecoste in ciascuna Diocesi, per invocare la perfetta unità dei Cristiani". Una veglia che potrà assumere carattere ecumenico, invitando, ove possibile, i rappresentanti delle altre Confessioni Cristiane. Per il 1998, il Santo Padre invita anche alla "riscoperta della presenza e dell'azione dello Spirito Santo" (TMA, 45), come "presenza santificatrice all'interno della Comunità dei discepoli di Cristo" (TMA, 44): a riguardo, il Comitato per il Grande Giubileo propone che sia predisposto, sotto la direzione dell'ufficio catechistico nazionale, un sussidio per la preparazione catechistica e per la celebrazione del sacramento della Cresima. In coerenza a questo profondo desiderio di comunione ecclesiale, nella convinzione che è lo Spirito "l'agente principale della nuova evangelizzazione" (TMA, 45), è stato deciso di proporre alle chiese locali di promuovere, accogliendo ed estendendo le diverse iniziative già in atto, un Incontro diocesano dei cresimandi o dei cresimati dell'anno in corso, alla presenza del Vescovo, dei catechisti, dei padrini e delle famiglie.

Il congresso Eucaristico di Bologna

Il XXIII Congresso Eucaristico Nazionale, in programma a Bologna dal 20 al 28 settembre rappresenta, "nel cammino di attuazione degli indirizzi del Convegno di Palermo" e di preparazione al Grande Giubileo del terzo millennio, una tappa privilegiata. In particolare, l'assise eucaristica bolognese farà proprie le tematiche cristologiche e le mete prposte dal Santo Padre a tutta la Chiesa, specialmente "il rinvigorimento della fede e della testimonianza dei cristiani, partendo dall'urgente bisogno di approfondire la verità su Gesù Cristo, unico Mediatore tra Dio e gli uomini e unico Redentore del mondo" che costituisce l'obiettivo primario del Giubileo.

«Vissuto con cura nella Diocesi che lo ospita e dall'intero popolo cristiano - ha ricordato Giovanni Paolo Ii all'Assemblea dei Vescovi italiani il 3 maggio 1996 - esso costituirà un invito a meditare sulla centralità di Cristo nella vita personale e comunitaria». In questa prospettiva, l'evento congressuale bolognese si pone come un momento eminente di preparazione al Congresso Eucaristico Internazionale di Roma, indetto dal Papa per l'anno 2000, quale apice delle celebrazioni giubilari.

L'impegno prioritario in vista del Giubileo del 2000 è, per l'arcivescovo di Bologna cardinale Giacomo Biffi, proprio quello di recuperare la centralità e l'attualità di Cristo. «A volte sembra che Cristo sia citato in modo convenzionale , come pretesto per parlare d'altro - ha avvertito il cardinale - invece è necessario ricentrare l'attenzione su di Lui, anche per la verifica della nostra attività pastorale». Per il Cardinale Biffi, «ogni cristiano deve avere l'ansia di portare ogni uomo alla conoscenza soggettiva ed esplicita di Cristo». Ed ancora, «i cristiani colti parlano solo di memoria e profezia - ha osservato l'arcivescovo di Bologna - dimenticando il primato del presente. Sono concetti indispensabili, ma diventano vuoti se non sono collegati al 'nunc' dell'esistenza ecclesiale».

Dalla Lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente trae spunto la Nota pastorale "Christus hodie" del 1995. Le prime sei riflessioni mirano ad arginare i guasti della disinformazione e del fraintendimento spesso causato dai mezzi di comunicazione, per salvaguardare l'autentico pensiero pontificio. Mentre la seconda serie di riflessioni presenta il tema congressuale "Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre" nell'ottica di un'esigenza oggi avvertita da molti: riportare al centro dell'attenzione dei Congressi Eucaristici "la verità primaria ed onnicomprensiva del Figlio di Dio fatto uomo".

Nell'ambito del Comitato preparatorio opera una Commissione dottrinale, che ha già approvato un documento per l'approfondimento del tema del Congresso nell'ottica dell'Eucaristia sacramento di ogni salvezza. In questa direzione si inserisce il lavoro di ricerca avviato da diverso tempo dalla Commissione per la cultura del Congresso, impegno che si prefigge, da una parte, di offrire un contributo originale al "Progetto culturale orientato in senso cristiano" e dall'altra, di riorientare il pensiero alla luce di "Cristo Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre". Nel corso del 1997 sono stati proposti alcuni momenti comuni, nel contesto dell'anno liturgico, l'ultimo dei quali sarà tra meno di un mese, esattamente il 1 giugno festa del Corpus Domini, in vista delle celebrazioni finali di settembre.

(Rita Salerno)

RUSSIA

Il Sinodo tappa verso il Grande Giubileo

La preparazione di un Enciclopedia russo-cattolica, un Sinodo nelle parrocchie, la stampa del Logo, l'introduzione di un nuovo stile di partecipazione alla vita della Chiesa; sono questi i punti essenziali del rinnovamento ecclesiale avviato dall'Amministratura Apostolica della Russia già nella fase antepreparatoria al Grande Giubileo, appena conclusasi.

L'Enciclopedia, afferma Padre Bernardo Antonini Incaricato della preparazione al Grande Giubileo dell'Anno Duemila, ha l'obiettivo di far conoscere ai fedeli e diffondere nel mondo la consistenza della presenza cattolica in Russia, nei secoli passati e sotto diverse forme.

Un altro punto importante riguarda la preparazione del Sinodo delle Parrocchie, che rappresenta il primo stadio verso il Sinodo zonale del 1998 e del 1999, il primo grande Sinodo dell'Amministratura dopo il Comunismo, che rappresenta un evento di grazia e un frutto anticipato del Giubileo. A buon punto anche il lavoro di sensibilizzazione dei fedeli verso un nuovo stile di partecipazione alla vita della Chiesa locale. Negli incontri pastorali e, in particolar modo, nel Consiglio Pastorale Diocesano, si stanno definendo le attività delle parrocchie e delle istituzioni (quali le congregazioni Religiose, il Seminario, il Collegio di Teologia per Laici, il settimanale cattolico "Sviet Evanghelia", la Radio Cristiana gestita insieme con gli Ortodossi e la Caritas) nel campo della catechesi, della Liturgia, della Carità e delle opere sociali. Il messaggio da trasmettere è quello di un Giubileo inteso come grande evento ecclesiale.

Tra le altre iniziative figurano anche la traduzione in lingua russa della Preghiera del Papa per l'Anno Cristologico e la pubblicazione del "LOGO" unitamente al commento ufficiale del Comitato Centrale, con il preciso obiettivo di sensibilizzare i credenti sul significato profondo del Giubileo.


OCEANIA

- La Conferenza Episcopale di Australia prima di prendere iniziative pastorali atte alla preparazione del Triennio, ha organizzato un grande incontro nazionale al quale hanno partecipato oltre 500 delegati. Il punto più rilevante del programma adottato dal Comitato Nazionale riguarda l'aspetto ecumenico.

D'intesa con il Consiglio Nazionale delle Chiese saranno organizzate durante l'anno 2000 celebrazioni ecumeniche che inizieranno nell'Avvento 1999, con momenti di preghiera e veglie notturne in tutte le chiese. Nel mese di maggio 2000 verrà data particolare solennità alla festa della Pentecoste, con una settimana di preghiera per l'unità dei cristiani e una settimana per la riconciliazione con gli aborigeni. Le chiese inizieranno un "pellegrinaggio verso il cuore dell'Australia", cioè verso il centro del continente, per coinvolgere tutti nella preghiera per l'unità. Nell'anno 2001, da Pasqua fino alla Pentecoste il "pellegrinaggio" assumerà un profilo più concreto con l'invito rivolto a tutti i cristiani di un impegno di aiuto vicendevole ad ogni livello. Il "pellegrinaggio" terminerà nella Pentecoste del 2001.

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