Un'antologia sui pronunciamenti di Giovanni Paolo II sul martirio
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ATTIVITÀ DI COMMISSIONI E COMITATI
Commissione Nuovi Martiri

UN'ANTOLOGIA SUI PRONUNCIAMENTI DI GIOVANNI PAOLO II SUL MARTIRIO

Dopo aver avviato durante tutto l'anno scorso, la fase di raccolta documentale, la Commissione ha iniziato la fase di elaborazione operativa dei dati.

Don Marco Gnavi, segretario della Commissione, insieme ad alcuni collaboratori, ha lavorato in questi mesi allo studio e ad una analisi preliminare delle circa 3600 schede e nominativi pervenuti a seguito delle prime richieste inoltrate alle Conferenze episcopali (giugno 1995), ed UISG e USG, inizio '96.

Si tratta di un paziente e faticoso lavoro di "validazione" dei documenti pervenuti, secondo i criteri già acquisiti in merito al martirio, ma anche di catalogazione delle non meno interessanti e eloquenti testimonianze di fede, correlate all'esercizio delle virttù cristiane, sino al dono della vita. Martiri in senso stretto, confessori, cristiani perseguitati, sono infatti categorie, che nel secolo XX sono spesso prossime l'una all'altra.

Sulla cifra totale dei documenti, sono stati specificatamente presi in esame 904 nominativi, le cui notizie biografiche (circa 3000 pagine), sono state vagliate, sintetizzate, tradotte, scomposte e informatizzate. Rappresentano il 26% dei documenti. Entro giugno si spera di poter completare questa prima fase, analizzando il restante materiale.

Relativamente al solo dato parziale in oggetto (908), la ricerca ha richiesto una specificazione dei contesti storici, che hanno prodotto - o all'interno dei quali - si è prodotta la testimonianza di fede. I contesti comunque non esplicano in sé, ciò che la purezza della testimonianza è stata invece capace di offrire.

Da un punto del dato globale e della provenienza geografica, appare evidente la preponderanza dei documenti provenienti dall'Europa, nella misura del 76%, seguiti da Africa, 9%, Asia 9%, America Latina 5%, Oceania 1%. E' chiara la differente velocità di raccolta dati, a seconda delle nazioni.

Inoltre il dato globale registra il 97% di testimonianze relative ai religiosi, e solo il 3% relative ai laici. Non si tratta di una "tendenza" statistica, ma di un problema relativo ai "custodi della memoria": occorrerà chiedere alle diocesi di attivarsi perché anche la documentazione sui laici possa giungere alla Commissione. Quanto ad altre iniziative va segnalato che il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha avviato contatti con diverse Chiese Ortodosse, e prossimamente con i segretari delle comunioni cristiane mondiali, nella prospettiva di esporre il progetto della Commissione; P.Jozsef Maj, rappresentante del Pontificio Consiglio presso la Commissione, ha riferito circa la già riscontrata positiva volontà di fondo, delle Chiese sorelle contattate. Si spera che ciò conduca ad una possibile commemorazione comune dei martiri e testimoni della fede più recenti, anche attraverso l'inserzione di nominativi da loro prposti nel - o nei - cataloghi in oggetto.

E' in esame un ipotesi circa la preparazione di un'antologia dei pronunciamenti di Giovanni Paolo II sul martirio; Mons. Vincente Carcel Ortì ha iniziato in questo senso una prima fase di indagine.

Pia Vincenti Guzzi, ha condotto una ricerca su stampa laica e cattolica, con riferimento a temi di interesse specifico per la Commissione.

La Commissione ha stabilito primi contatti con il mondo accademico, nella speranza che lo sforzo comune in atto, possa produrre suggerimenti e ispirazione per tesi o dissertazioni, sul tema del martirio, nelle sue possibili dimensioni teologica, canonica, storica, spirituale, missionaria.

La commissione intende infine dotarsi di "e" Mail e di un sito Internet, per poter comunicare e assumere informazioni in tempi rapidi.

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