Jubilee 2000 Search
back
riga

LÂÂ’Approfondimento

Le Università cattoliche: presenza cristiana nel mondo accademico
Giuseppe Dalla Torre

C'è una ragione peculiare, per le Università cattoliche, di preparare l'evento giubilare? C'è un modo loro proprio di partecipare ad una fruttuosa celebrazione dell'"anno di misericordia del Signore" (Is 61,2)?

Le domande, tutt'altro che retoriche, impongono di riandare alle radici dell'identità istituzionale dell'Università cattolica, come delineata nella costituzione apostolica Ex corde Ecclesiae del 1990. Difatti in questo documento pontificio si precisa che tale identità dipende dalla realizzazione congiunta delle sue caratteristiche come "Università" e come "cattolica".

In quanto Università, infatti, essa è chiamata ad allargare scientificamente gli orizzonti del sapere: un sapere non solo sapiente ma anche utile, un sapere non tesaurizzato ma partecipato agli altri, all'intera comunità umana; anzi più precisamente un sapere che si acquisisce in dulcedine societatis, cioè nella solidale esperienza di comunità fra docenti e discenti. In quanto cattolica, poi, essa è chiamata a testimoniare che fides et ratio non sono separabili né necessariamente alternative; che compiutamente solo Cristo "svela pienamente l'uomo all'uomo" (cost. past. Gaudium et spes §22), per  cui la conoscenza piena dell'uomo, della società, del creato in cui egli è inserito non può essere ostacolata - anzi! - dalla conoscenza di Cristo; più in generale che l'Università, come luogo dell'"università" dei saperi, non può ignorare l'esistenza dei saperi religiosi e teologici, senza negare sé stessa.

Insomma: per il fatto stesso di esistere l'Università cattolica garantisce in forma istituzionale una presenza cristiana nel mondo universitario; costituisce cioè una peculiare ed insostituibile forma associata di animazione cristiana dell'ordine temporale, nel campo della scienza, della cultura, della formazione. Si è quindi giustamente affermato che "per adempiere al suo ruolo nei confronti della Chiesa e della società, l'Università cattolica ha il compito di studiare i gravi problemi contemporanei e di elaborare progetto di soluzione che concretizzino i valori religiosi ed etici propri ad una visione cristiana dell'uomo (cfr. il documento interdicasteriale Presenza della Chiesa nell'Università e nella cultura universitaria, del 22 maggio 1994).

Dunque se tale è l'identità istituzionale delle Università cattoliche, in siffatto contesto deve iscriversi il modo loro proprio di partecipare alla preparazione ed alla realizzazione del Giubileo. Una partecipazione che, a ben vedere, deve svilupparsi in due diversi ambiti: uno interno ed uno esterno alle istituzioni universitarie cattoliche.

Difatti esse sono chiamate innanzitutto ad essere, nelle differenti situazioni culturali e locali in cui si trovano, laboratori avanzati di sperimentazione del dialogo fra scienze profane e scienze sacre; di speculazione cristianamente orientata sui problemi di frontiera che si pongono in più ambiti nella società contemporanea; di progettazione, nei diversi settori dell'esperienza, di soluzioni capaci di favorire la crescita della città terrena secondo il "progetto di Dio". Che è, poi, niente altro che la sollecitazione rivolta alla società umana, perché si sviluppi in coerenza con la verità dell'uomo e secondo la dignità che è sua propria.

In altre parole le Università cattoliche debbono dimostrare, in maniera forte e credibile, di essere in grado di produrre un sapere sapiente ed utile al tempo stesso, sorretto ed animato dai valori etici e religiosi propri alla visione cristiana dell'uomo.

Ma le Università cattoliche sono anche chiamate, in ragione della loro naturale vocazione ad essere ponte con l'universo dell'accademia, a porsi come segni di sana provocazione intellettuale; a costituirsi come realtà di ricerca e di insegnamento talmente qualificate, da non poter essere ignorate dall'insieme del mondo universitario. Nella misura in cui questo obiettivo si realizzerà, l'intero sistema universitario sarà inevitabilmente costretto a confrontarsi con orientamenti valoriali e con progetti concreti segnati da una visione cristiana del mondo.

Si tratta di un compito di non poco conto; anzi, assai arduo e rischioso. Ma è un compito ineludibile, nella prospettiva della animazione cristiana dell'ordine temporale secondo le responsabilità proprie di istituzioni universitarie.

Un compito nel quale i convegni scientifici in programma per il Giubileo possono costituire un utile e significativo banco di prova.

top