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Il pellegrinaggio

Il Giubileo in Turchia, sulle orme dell'Apostolo delle Genti
Yücel Guçlü

In Turchia, i cristiani possono riscoprire le radici profonde della loro fede. Qui, l’antica terra d’Anatolia, conserva la memoria del peregrinare evangelizzatore degli Apostoli Pietro e Paolo, della Casa della Vergine Maria come delle prime comunità cristiane e delle fondamentali assemblee conciliari. E’ per questa preziosa eredità spirituale e culturale che la Turchia, cerniera tra Asia e Europa,  si propone ai pellegrini del 2000 come “un’estensione della Terra Santa” e il governo turco ha avviato molteplici iniziative in vista del Giubileo, come ad esempio la serie di “Viaggi della Fede” organizzati dal Ministero del Turismo fin dal 1995 alla scoperta di itinerari religiosi delle tre grandi religioni monoteistiche e il progetto “Anatolia 2000” per preparare l’accoglienza di migliaia di pellegrini cristiani.

Per questo stesso motivo la Turchia è stata scelta come sede del quinto Congresso mondiale della pastorale del turismo, che si è tenuto  in una località tra la baia di Kusadasi e l’antica città di Efeso nel maggio dello scorso anno. E’ stata l’occasione per la Chiesa di chiedere alle autorità locali di completare il restauro dei luoghi santi nella regione, come la Casa della Vergine Maria ad Efeso e le chiese di San Paolo e San Pietro a Tarso e Antiochia (Antakia in turco) e di aprirle al culto. Il restauro di molti di questi luoghi sta procedendo con la supervisione del Ministero del Turismo e della Cultura.

Contemporaneamente il Presidente della Repubblica Turca rivolgeva al Santo Padre l’invito ad una visita ufficiale in Turchia nel 2000, nella speranza di aprire una nuova pagina di amichevoli relazioni con la Santa Sede alla vigilia del Giubileo. Il Papa ha espresso la sua gratitudine ed assicurato che terrà in grande considerazione l’invito. Allo stesso tempo ha manifestato la speranza che i pellegrini e i turisti che si recheranno in Turchia nel 2000 possano avere l’oppurtunità, non solo di ammirare i luoghi legati alle origini del cristianesimo, ma anche di celebrare la propria fede.

Come avviene, ad esempio nella “grotta di Pietro” ad Antiochia, considerata una delle prime chiese cristiane, e dove ancora oggi si celebra la Messa. Qui Pietro e Paolo alla guida della comunità fondata da Barnaba pregarono spesso insieme. Ma Antiochia è davvero un luogo cruciale nei primi tempi della Cristianità. Gli Atti degli Apostoli narrano che  Pietro e Paolo “rimasero insieme un anno intero in quella comunità e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani” (11,26). E’ stata la “città santa” dove Paolo e Barnaba convinsero la Chiesa appena formata a diffondere la Buona Novella ai Gentili e non solo agli Ebrei.

Gran parte degli itinerari religiosi che attraversano l’Anatolia si ispirano ai viaggi di San Paolo. Nato a Tarso, l’Apostolo delle genti infatti visse ad Antiochia per pochi anni, predicò a Göreme, Konya, Yalvac ed Efeso, tutti luoghi molto amati dai cristiani. Anche i prime sette Concilii ecumenici ebbero luogo in Anatolia. La riflessione sui grandi misteri delle fede è avvenuta nelle città che oggi portano il nome di lznik, Instabul, Efeso e Kadikoy.

La Casa della Vergine Maria, ad Efeso, situata pochi chilometri dalla città di Selcuk, è uno di questi luoghi conciliari e santi. Oltre ad essere l'ultima dimora di Maria, l'area ospita il boschetto di S. Giovanni così come una chiesa che porta il suo nome, e la prigione dove fu confinato San Paolo. E’ un luogo ecumenico. In vista del Giubileo, già sono state organizzate le celebrazioni in diversi riti e confessione cristiane.

Calendario delle celebrazioni nell’Anno Santo in Turchia

Domenica 2 gennaio 2000, ad Avanos in Turchia, si celebra la festa dei Santi Padri Cappadoci: Basilio il Grande, Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo. Già all’inizio del Calendario delle celebrazioni nell’Anno Santo in Turchia si incontrano i nomi gloriosi di questi tre Padri della Chiesa. Essi ci ricordano che la penisola dell’Anatolia, in cui oggi i cristiani sono veramente un “piccolo gregge” di fronte a oltre 60 milioni di musulmani, al tempo degli Apostoli e nei primi secoli dell’era cristiana diede personalità illustri alla Chiesa. A cominciare da Paolo, l’Apostolo delle genti, che nacque a Tarso, e da Pietro, Vicario di Cristo, la cui prima Sede fu Antiochia, città nella quale per la prima volta i seguaci di Gesù furono chiamati “cristiani”.

Scorrendo il Calendario, tralasciando gli eventi in comune con il resto del mondo, e notando solo le particolarità delle celebrazioni giubilari in Turchia, vediamo che il 25 gennaio il Vicariato Apostolico dell’Anatolia celebra a Tarso il suo Patrono San Paolo, nel giorno della conversione sulla via di Damasco. Il 22 febbraio solenne celebrazione della  prima Cattedra di Pietro ad Antiochia (oggi Antakya). Il giorno seguente a Smirne (oggi Izmir) la Chiesa in Turchia celebra San Policarpo, vescovo e martire, in quella che fu la sua diocesi. Dalla stessa città, il 25 marzo, solennità dell’Annunciazione del Signore, parte il pellegrinaggio per la Casa della Madonna, a Efeso. Nella stessa data, Giornata della famiglia per tutto il Vicariato Apostolico dell’Anatolia. La solenne Via Crucis del Venerdì Santo (21 aprile), che a Roma il Papa compie al Colosseo, in Turchia si svolge a Efeso (oggi Selçük), nella Basilica di San Giovanni, edificata attorno alla tomba dell’Apostolo, che - secondo la tradizione - sarebbe morto a Efeso di ritorno dall’esilio nell’isola di Patmos. Il lunedì di Pasqua i cattolici di rito armeno compiono un pellegrinaggio per venerare l’immagine della Beata Vergine nella chiesa del Santissimo Salvatore, nel quartiere di Galata, a Istànbul. Sempre in questa città, domenica 11 giugno, solennità di Pentecoste, i cattolici di rito armeno tengono una Giornata per l’unità dei cristiani, nella chiesa di San Leone Magno a Kadiköy, e il 25 il Vicariato Apostolico dell’Anatolia celebra la Giornata della famiglia, a cui partecipano le Comunità caldea e siro-cattolica. Ovviamente il 29 giugno ad Antiochia (Antakya) la festa dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli così legati alla città, è celebrata con grande solennità.

Il 6 agosto, Trasfigurazione del Signore, la Chiesa cattolica partecipa alla grande Veglia indetta dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I. Il 15 solenne celebrazione della Dormizione e Assunzione in Cielo della Madonna, a Efeso. Ancora in questa città, l’8 ottobre, celebrazione della Theotokos (Madre di Dio), titolo riconosciuto alla Madonna dal Concilio di Efeso del 431. In novembre, il 18 i cattolici di rito armeno celebrano il loro Patrono, San Giovanni Crisostomo, vescovo, Patriarca di Costantinopoli; il 30, festa dell’Apostolo Andrea, fratello di Pietro, la Chiesa cattolica dei quattro riti presenti in Turchia (romano, armeno, caldeo, siriaco) si unisce al Patriarcato Ecumenico, che celebra il suo Protettore. Infine, una curiosità: la Chiesa in Turchia celebra l’inizio del terzo millennio dell’era cristiana dal 25 dicembre 2000, Natività di Gesù, e non dal 1° gennaio 2001.

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