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BIBLIOTECA

Un inedito profilo di Giovanni Paolo II e un viaggio alle antiche origini mesopotamiche degli anni giubilari. È quanto presentiamo nella nostra “biblioteca”, insieme con le riflessioni su Dio-Padre di due noti vescovi italiani e un’antologia di testi dei Padri della Chiesa.

Nello scorso ottobre Giovanni Paolo II ha raggiunto i vent’anni di pontificato. Celebrati, tra le altre cose, da molte pubblicazioni sul Papa. Ci sembra opportuno rendere omaggio all’instancabile ideatore e guida del Giubileo, presentandovene una delle più interessanti. Scritto da un collaboratore intimo e diretto di Papa Wojtyla, il cardinale Joseph Ratzinger, “Giovanni Paolo II. Vent’anni nella storia” (San Paolo, 1998, pp. 94, Lit. 32.000) è un volume agile dalla bella veste editoriale, arricchita da splendide fotografie di Giancarlo Giuliani, tratte dall’archivio del settimanale “Famiglia Cristiana”.

Il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede riassume da par suo il corposo magistero papale, individuando nella capacità di essere un uomo di preghiera, gestire con equilibrio il delicato rapporto tra l’alta funzione che riveste ed una personalità intellettualmente e caratterialmente vivace, e nel saper stupire il mondo, i punti di forza di Giovanni Paolo II.

Contrariamente a quanto alcuni continuano ad affermare, il Giubileo non è un’invenzione della Chiesa cattolica. Infatti, esso trae origine da precetti dell’Antico e del Nuovo Testamento. I quali, a loro volta, presentano singolari punti di contatto con tradizioni preesistenti. Tipo gli antichi editti mesopotamici di remissione dei debiti e liberazione degli schiavi. In realtà, tutte le civiltà del Medio e Vicino Oriente hanno contribuito all’intuizione prima, e all’elaborazione poi, di ciò che è diventato il nostro “giubileo”.

Questa affascinante vicenda storico-religiosa viene descritta nel libro “Le origini degli anni giubilari. Dalle tavolette in cuneiforme dei Sumeri ai manoscritti arabi del Mille d.C.” (Piemme, 1998, pp. 303, Lit. 38.000), opera di vari autori coordinati da Marco Zappella. Aperto nelle conclusioni, il volume raccoglie un buon numero di testi originali, spesso mai prima tradotti in italiano, preziosi per la storiografia dei giubilei.

“Per riconoscere, e prima ancora, porsi l’interrogativo di Dio e su Dio, bisogna saper cercare, vagliare le precomprensioni, verificare ad uno ad uno i pregiudizi, voler andare alla radice delle cose, non appagarsi risolvendo i bisogni primari, saper e voler contemplare”. Così ammonisce il vescovo di Mondovì Mons. Luciano Pacomio, che nel suo libro “Dio, il Padre. Desiderio dell’uomo, dono di rivelazione” (Piemme, 1998, pp. 135, Lit. 18.000) traccia una specie di itinerario verso il Signore accessibile all’uomo moderno. Riscoprendo, adattandone il linguaggio, tre tradizionali segni dell’esistenza di Dio: la creazione, l’esperienza del dolore, la storia rivoluzionata da Gesù. Un cammino per riconoscere in Dio il nostro Padre individuandone il volto attraverso esperienze concrete, trasformate in meditazioni.

Mons. Angelo Comastri, arcivescovo di Loreto, è il Presidente del Comitato nazionale italiano per il Giubileo del Duemila. Come tale, è certamente uno dei maggiori “esperti di anno santo” della Chiesa in Italia. In più, il grande pubblico lo apprezza da anni soprattutto come autore di opere di spiritualità e preghiera.

Il suo nuovo libro “Dio è Padre” (Paoline, 1998, pp. 120, Lit. 14.000) riflette tutte queste caratteristiche. Mons. Comastri descrive il volto di Dio nell’Antico Testamento (paragonato a una “foto in bianco e nero”) e nel Nuovo (la “foto a colori”) servendosi di brevi meditazioni dal tono fortemente esperienziale. Accompagnate, ciascuna, da una preghiera al Padre, antica o moderna. Per passare dalla lettura all’orazione, dalla riflessione all’amore.

L’Editrice Città Nuova pubblica da tempo la collana antologica “I Padri Vivi”. Traducendo le pagine più interessanti dei Padri della Chiesa su temi d’attualità di carattere teologico, sociale ed ecclesiale. Tra questi, non poteva mancare il cammino trinitario di preparazione al Giubileo, che si completa col libro “Dio il Padre. Testi dei Padri della Chiesa” a cura di Nello Cipriani (1998, pp. 127, Lit. 16.000).

Il curatore vi ha raccolto brani dei maggiori autori della letteratura cristiana antica, da Ireneo a Sant’Ambrogio, da Giustino a Sant’Agostino. Suddividendoli in capitoli sul problema della conoscenza di Dio, la fede della Chiesa, la paternità divina e la preghiera dei cristiani al Signore. Una breve ma dettagliata introduzione chiarisce il contesto storico-teologico in cui i padri della Chiesa maturarono la loro idea di Dio. Frutto, nota Cipriani, non solo di appassionato studio e meditazione, ma soprattutto di una forte esperienza del Signore. Maturata grazie alla loro vicinanza ai “testimoni oculari della vita di Gesù” e ad un intenso impegno missionario verso gli uomini e le culture del proprio mondo. Da prendere ad esempio anche per l’oggi.

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