Biblioteca del Giubileo- Letture sullo Spirito Santo
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La Biblioteca del Giubileo - Letture sullo Spirito Santo

Lo Spirito Santo è accessibile da tanti punti di vista, senza mai ripetersi o esaurire un argomento così vasto. Ecco quattro libri che portano allo Spirito seguendo le strade indicate da Maria, dai Padri della Chiesa, dalla teologia e dalla catechesi. Cominciamo, però, con un’originale guida ai luoghi di pellegrinaggio...

Il Giubileo è soprattutto un evento spirituale, che si può vivere con pienezza ovunque, senza bisogno di compiere per forza il tradizionale pellegrinaggio a Roma. Il che non significa, però, che questo pellegrinaggio sia poco importante: L’anno santo è nato proprio per rispondere ai bisogni e alle speranze dei pellegrini, che non venivano a Roma solo per vedere il Papa o le bellezze della città, ma per vivificare la loro fede a contatto con i ricordi cristiani degli apostoli e dei martiri.

Un esperienza del genere continua ad essere alla portata dei pellegrini contemporanei, che a Roma, dopo aver varcato le porte sante, hanno a disposizione un’infinità di basiliche, catacombe e memorie dei primi cristiani. Non sempre, però, sono preparati a coglierne il valore storico-religioso, oltreché artistico. Per questo suggeriamo "Pellegrini a Roma. Dalle origini al primo Giubileo del 1300", di Basema Hamarneh e Simona Manacorda ( Ed. S. Paolo, 1997, pp. 128, Lit. 12.000 ). Una guida alle memorie storiche dei primi cristiani esistenti nella Roma moderna, che in poche pagine scientificamente, archeologicamente e spiritualmente valide permette al lettore di vedere le basiliche antiche, le catacombe e i luoghi dei martiri, così come apparivano dall’inizio dell’era cristiana al tempo del primo Giubileo. Il libro è diviso in due sezioni, dedicate rispettivamente alle località di pellegrinaggio situate all’interno della cerchia delle mura aureliane (soprattutto chiese) e all’esterno di esse (le catacombe e alcune grandi basiliche). Per scelta editoriale, la basilica di S. Pietro, forse per la sua enorme importanza che avrebbe richiesto una trattazione a parte, non viene citata nel libro. Che costituisce comunque uno strumento importante: infatti, se tante reliquie cristiane hanno attraversato immutate i secoli, altrettante sono state coperte da rifacimenti architettonici ed opere d’arte, e potrebbero sfuggire all’occhio del pellegrino o del turista non bene informato su dove debba guardare con un po’ più d’attenzione.

Dal passato, andiamo al presente in compagnia di Maria. "Sulle vie dello Spirito con Maria" del mariologo Stefano De Fiores ( Ed. S. Paolo, 1997, pp. 170, Lit. 16.000 ) è un gradevole volume redatto per aiutare gli uomini e le donne di oggi a pregare e meditare la parola di Dio, cercando di uniformare la propria vita all’esempio della Vergine.

Lo schema adottato dall’autore è molto semplice ed alla portata di tutti: in una trentina di brevi capitoletti, vengono presi in esame alcuni atteggiamenti tipici della nostra epoca. Dalla difficoltà ad orizzontarsi nell’intricato mondo contemporaneo,alla chiusura in sé stessi, al bisogno di amare veramente, alla tristezza di tanti cristiani che non riescono a vivere la bellezza della loro fede… e problemi della vita sociale, come il rapporto uomo-donna, la diffusa corruzione e le tentazioni di razzismo. A tutti questi "dubbi", che servono a mettere il lettore in un atteggiamento di riflessione, De Fiores risponde con un opportuno esempio concreto tratto dall’esperienza di Maria. E dopo aver incoraggiato e stimolato l’interlocutore, gli propone alcuni impegni (meditazione della Bibbia e gesti di carità) per aiutarlo ad imitare il comportamento della Vergine, qualche domanda per verificarne la serietà e, infine, un momento di orazione. Con delle preghiere composte da lui o da noti autori.

Lo Spirito Santo è il protagonista indiretto di questo libro. Chi lo usa, infatti, non lo nota subito, ma solo verso la fine. Quando si accorgerà che, grazie a Maria, avrà compiuto una piccola ma profonda revisione della sua esistenza. che scoprirà essere diventata più vicina alla comunione con Dio attraverso lo Spirito Santo.

Dopo aver meditato l’esempio di Maria, possiamo approfondire la nostra conoscenza dello Spirito Santo con l’insegnamento dei Padri della Chiesa. Il cui lavoro di sistemazione e spiegazione teologica della fede cristiana (e in particolare proprio di quanto attiene allo Spirito Santo), per renderla comprensibile al mondo greco-romano, forma ancora oggi la base del nostro cristianesimo.

L’Editrice Città Nuova pubblica da tempo un’apprezzata collana di testi patristici, cui si è aggiunta da poco un’altra di antologie - significativamente intitolata "i Padri vivi" - per avvicinare questi maestri dello Spirito ad un pubblico più vasto. E a tale ultima collana appartiene il libro "Il dono dello Spirito Santo. testi dei Padri della Chiesa", a cura di Marina Plasmati (1998, pp. 144, Lit.16.000). Contiene importanti pagine sullo Spirito santo nella Trinità, nella storia della salvezza e nella Chiesa, tratte dalle opere dei maggiori e più conosciuti Padri d’oriente e d’occidente, da S. Agostino, a S. Ambrogio, a S. Giovanni Crisostomo. Ma troviamo anche documenti rari, come la professione di fede nello Spirito Santo di S. Policarpo, uno dei più antichi testi dedicati alla Terza Persona della Trinità.

L’accurata introduzione della curatrice chiarisce il contesto di riferimento dei brani scelti, e sintetizza i lineamenti fondamentali del pensiero dei Padri della Chiesa sullo Spirito Santo.

Come sanno molti nostri lettori, la pneumatologia è quella parte della teologia che studia appunto lo Spirito Santo. Una materia niente affatto facile, essendo la Terza Persona della Trinità indicibile ed ineffabile per definizione. Non c’è da stupirsi, quindi, che i testi di pneumatologia siano generalmente voluminosi e complessi.

Il libro di don Giordano Frosini "lo Spirito che dà la Vita. Una sintesi di pneumatologia" (Ed. Dehoniane, 1997, pp. 232, Lit. 25.000) è invece tanto agile nel formato, quanto completo nei contenuti e di accessibile lettura. Seguendo lo schema già adottato nel suo libro su Cristo dello scorso anno, l’autore (che è tra i più attenti divulgatori dei temi preparatori del Giubileo) parte da una radiografia dello stato dello Spirito Santo nella Chiesa di oggi, risale poi alle radici storiche di questa e quindi ne espone sistematicamente i punti fondamentali. Nel mondo cattolico, nota Frosini, sono fortunatamente finiti i tempi in cui tanti fedeli non sapevano nemmeno cosa fosse lo Spirito Santo. Tuttavia questa conoscenza ha ora bisogno di una diffusione ancora maggiore, e soprattutto di diventare esperienza e vissuto di tutte le componenti della Chiesa. Affinché ritrovino quel "supplemento di Spirito", necessario per leggere i segni dei tempi del nuovo millennio.

Infine, concludiamo questa nostra "biblioteca" sullo Spirito Santo, con un volume dal taglio più biblico e catechetico: "Lo Spirito Santo, la confermazione, la speranza" del cappuccino Samuele Duranti (Ed. Porziuncola, 1997, pp. 173, Lit. 15.000).

Rifacendosi all’antica tradizione predicatoria del suo ordine, padre Duranti non ha voluto "scrivere un libro" sullo Spirito, ma spiegarlo attraverso una catechesi (che potrebbe essere adoperata a sua volta anche dal lettore), come farebbe un buon predicatore di fronte ad un’assemblea. Infatti comincia (e finisce) invocando Lo Spirito Santo con la preghiera, quindi fa vedere dove e come si parla dello Spirito nel Nuovo Testamento, nell’Antico, nella Bibbia e nella professione di fede che recitiamo ogni Domenica. E una volta chiariti i fondamenti scritturistici della fede nella Terza Persona della Trinità, ne spiega l’opera nella creazione, rivelazione, incarnazione, redenzione e santificazione degli uomini.

L’aspetto catechetico di questo libro si vede anche nello spazio opportunamente riservato agli altri due argomenti che accompagnano la trattazione sullo Spirito Santo: il sacramento della confermazione e la virtù teologale della speranza. L’autore ha ragione: difficilmente un credente potrà comprendere cosa sia questo Spirito di cui tanto si discute, se non riscopre il senso e il valore di un sacramento che, come dice il nome, completa e perfeziona il suo battesimo, ungendo di Spirito Santo il battezzato. Allo stesso modo, non potremo mai essere testimoni convincenti dello Spirito, se non coltiviamo nel nostro cuore la speranza nel cielo che ci attende. Le numerose citazioni di esempi tratti dalla vita di S. Francesco, rendono ancor più convincente questa catechesi cappuccina di Franco Duranti.

 

 

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